Il terzo capitolo della saga di Transformers è riuscito a far dimenticare i brutti ricordi del secondo capitolo? Almeno in parte, si. Missione troppo semplice, a detta dei cinici, vista la qualità del secondo film.

Non c’è da aspettarsi troppe differenze dalla visione di Transformers 3 rispetto agli altri film della saga: sullo schermo balzeranno ancora allegramente i robot nella loro magnifica computer grafica e le loro confuse trasformazioni, e le innumerevoli esplosioni, dirette dal regista di blockbuster “tutto caos” Michael Bay, saranno le vere protagoniste.

La trama, stavolta, coinvolge addirittura lo sbarco lunare dell’uomo avvenuto durante gli anni ’60: il primo passo dell’uomo sul romantico pianeta fu progettato unicamente per andare a investigare su probabili presenze aliene.

Qui entrano in scena gli Autobots, ovvero i robot buoni: la presenza aliena sulla luna era il loro leader che ebbe un incidente cercando di trarre in salvo il suo pianeta di origine.

Questo incipit narrativo apre le porte alla trama del terzo capitolo di Transformers, che porterà su schermo uno scontro mondiale tra gli Autobots, che proteggono gli umani, contro gli acerrimi nemici Decepticons.

Il pretesto per continuare a narrare le gesta dei robot si rileva più coinvolgente rispetto agli altri film: vedere su schermo la figura del presidente Kennedy che incalza l’uomo ad andare sulla Luna, e pensare che tutto fu progettato perché fu rilevata una presenza non identificata sul pianeta è stuzzicante per la fantasia.

Osservare poi come anche gli scienziati spaziali russi ebbero a che fare, negli anni ’60, con segreti riguardo gli Autobots ed i loro nemici continua a far fantasticare gradevolmente lo spettatore.  Appare subito chiaro come il terzo film sia una spanna sopra rispetto al penultimo capitolo.

A cominciare dallo humour, fuori luogo e per niente divertente in Transformers 2, ora assente in gran parte del film e deputato unicamente ai piccoli robot più vivaci.

Insomma, se avete tremato al pensiero di guardare ancora il personaggio di John Turturro nelle sue gesta grezze, potete tirare un sospiro di sollievo: in questo film l’apprezzato attore appare molto più cauto nella sua verbosità.

Il canovaccio, presentando tematiche che coinvolgono battaglie su tutta la città di New York, può offrire diverse scene spettacolari di più ampio respiro. E vi assicuro che non mancheranno momenti che definire spettacolari è riduttivo.

Complice anche il buon 3D, che stavolta riesce a presentare una buona profondità degli ambienti grazie a riprese che elogiano la posizione avvicinata degli oggetti su schermo.

Non ci troviamo di fronte ad un nuovo Avatar, ma vale la pena spendere di più per godere di tutti gli innumerevoli effetti speciali che diventano eccezionali tramite le tre dimensioni.

Transformers 3 è un film gradevole nel suo genere, che però vuole strafare in alcuni momenti. Il regista Michael bay tiene fede alla durata degli altri due capitoli (150 minuti) e non vuole concedere nessun minuto in meno di esplosioni ed effetti speciali.

Sebbene sia positivo godere di uno spettacolo lungo visto il costo del biglietto del cinema, bisognerebbe però che il regista non tenti di “ubriacare” troppo lo spettatore con i colori accessi ed i forti effetti sonori che il film offre senza remore.

Tagliare almeno 20 minuti al film non avrebbe di certo stravolto la trama dell’opera, e avrebbe scongiurato l’effetto da overdose di azione che si crea sullo schermo.

Dove vedere Transformers 3
COMMENTO
Al di là dell’eccessivo zelo del regista, Transformers 3 è un film gradevole nel suo genere. Chi si avvicina a questo film sa cosa aspettarsi da una tematica del genere, e non mancheranno piccoli deja vu derivati da altre situazioni di film del genere (ad iniziare da “La Guerra dei Mondi” fino a “Terminator Salvation”), ma l’enorme spettacolarità di diverse scene, evidenziate dall’ottimo 3D, non deluderanno di certo lo spettatore avido di film del genere. Una buona chiusura della trilogia (se mai sarà così visti i soldi che incassa), orfana della “difficile” Megan Fox, che pare abbia avuto diversi contrasti con il regista. Ma questa è un’altra storia.
7
Articolo precedenteX-men – L’inizio – Recensione
Articolo successivoSuper 8 – Recensione
Dopo la visione di “Grosso Guaio a Chinatown” a 10 anni, la mia più grande passione è diventata il cinema. Poco dopo gli adorati schiacciapensieri vengono surclassati dall'arrivo di un computer di nome “ZX Spectrum”. Scatta così l’amore per i videogiochi e la tecnologia. E le serie TV? Quelle ci sono sempre state, da "Il mio amico Arnold" fino a "Happy Days".
transformers-3-recensioneIl terzo capitolo della saga di Transformers è riuscito a far dimenticare i brutti ricordi del secondo capitolo? Almeno in parte, si. Missione troppo semplice, a detta dei cinici, vista la qualità del secondo film. Non c’è da aspettarsi troppe differenze dalla visione di Transformers...