Nel 1973 il mondo del cinema horror venne sconvolto dall’uscita de L’esorcista, film diretto da William Friedkin che trattava il tema dell’esorcismo in modo inedito.

Con una messa in scena asciutta e realista, che riusciva a descrivere con inaudita efficacia come l’esistenza del maligno potesse essere un’ipotesi credibile, L’esorcista metteva al centro della vicenda le disavventure di Regan (Linda Blair), una bambina vittima delle odiose attenzioni di un demone che la rendono un essere spregevole ed estremamente maligno.

Sebbene bastasse vedere una ragazzina patire le conseguenze di una forza oscura che ospita il suo corpo per essere impressionati, L’esorcista aveva inoltre l’ardire di offrire agli spettatori efficaci effetti speciali che non lasciavano spazio all’immaginazione, mostrando emesi di colore verde che usciva dalla bocca di Linda Blair e raccapriccianti torsioni innaturali dei muscoli del suo corpo.

L’esorcista, forte di una caratterizzazione narrativa spaventosa e di un finale realmente scioccante e inaspettato, divenne in poco tempo un vero e proprio cult del genere cinematografico horror, nonché vittima di ogni tipo di censura, che resero il lungometraggio di Friedkin ancora più iconico e appetibile da parte del pubblico.

Con un successo del genere pochi anni dopo arrivano altri due film della saga, L’esorcista II – L’eretico (1977) in cui Linda Blair riprendeva la parte di Regan e L’esorcista III (1990), che offriva una storia in cui il cast era inedito.

DUE ANIME INNOCENTI VESSATE DAL MALE

Cinquant’anni dopo, nel 2023, si appresta a uscire nelle sale L’esorcista – Il credente, film diretto da David Gordon Green (già all’opera del reboot della serie Halloween) che si (auto)proclama come il seguito ufficiale della pellicola originale.

La prima cosa che cattura l’attenzione pensando a L’esorcista – Il credente è la presenza nel cast di Ellen Burstyn, che riprende per la prima volta dal 1973 il ruolo originale di Chris MacNeil, la sfortunata madre di Regan che visse la terribile esperienza di vedere la propria figlia soggiogata dal male.

La sceneggiatura del film di David Gordon Green vuole subito ripercorrere parte della trama del film originale, mettendo in scena ancora una volta una giovane vittima in balia delle forze oscure.

Ma stavolta il male non si accontenterà solo di un’anima da sottomettere, ma ne pretenderà ben due.

La storia segue Angela (Lidya Jewett) e Katherine (Olivia Marcum), due giovani amiche che per diletto si recano nel bosco per tentare di fare un rito soprannaturale servendosi di una banale candela.

Queste due adolescenti faranno ritorno soltanto tre giorni dopo, presentandosi agli occhi dei loro genitori, estremamente preoccupati dalla loro scomparsa, sconvolte e taciturne.

Dopo che numerosi accertamenti medici assicurano che Angela e Katherine stanno fisicamente bene, i loro atteggiamenti inusuali e violenti fanno pensare a cause che vanno al di là di comuni traumi psichici.

IL VERO SEGUITO UFFICIALE

Non è facile credere che la propria figlia è posseduta dal demonio, soprattutto se non si è credenti. Victor Fielding (interpretato da Leslie Odom Jr.), padre di Angela, è proprio il tipico uomo che non crede nell’esistenza del divino.

Un terribile incidente che ha tolto la vita alla moglie accaduto alcuni anni fa ha eroso ancora di più le flebili credenze dell’uomo in una ipotetica forza divina e, conseguentemente, nella controparte maligna.

Gli incredibili e drammatici eventi in cui sarà coinvolto Victor assieme a sua figlia Angela scuoteranno le sue granitiche convinzioni, soprattutto dopo che avrà incontrato Chris (Ellen Burstyn), una donna che da tanto tempo studia gli esorcismi dopo che la sua vita fu stravolta dalle vicende che coinvolsero la figlia.

L’entrata in scena di Chris è utile non solo per omaggiare gli estimatori del film originale, che possono in questo modo rivedere la brava attrice Ellen Burstyn rivestire di nuovo i panni della coraggiosa madre di Regan, ma anche per conoscere le nuove esperienze che la donna ha vissuto dopo che la figlia è stata esorcizzata.

Al di là di eventuali e naturali entusiasmi che ogni cultore del film di Friedkin possa provare dopo aver rivisto Chris, è bene sottolineare come la sceneggiatura le abbia riservato il giusto spazio all’interno del plot, rendendola un personaggio indispensabile per il destino delle due nuove vittime del male.

NON VOGLIO SOLO SPAVENTARE, MA SOPRATTUTTO COINVOLGERE

Fin da quel lontano 1973 il mercato cinematografico ha proposto decine e decine di film che affrontavano storie di esorcismi, alcuni anche davvero validi.

Proprio per questo, L’esorcista – Il credente intelligentemente non punta a presentare solamente scene spettacolari e raccapriccianti, ma vuole soprattutto coinvolgere emotivamente lo spettatore.

Credo che non sia giusto catalogare L’esorcista – Il credente solo come un horror movie, perché la pellicola di David Gordon Green denota una forte impronta drammatica, che spesso sovrasta quella puramente paurosa.

Le dolorose vicende di Victor che ha provato nel passato riecheggeranno nel presente e creeranno un mosaico emozionale non indifferente, che sarà difficile che non riesca a scuotere gli spettatori.

Oltre all’anima fortemente drammatica che caratterizza L’esorcista – Il credente, è da sottolineare come il racconto cinematografico operi una velata (ma decisa) critica contro l’establishment vescovale, reo di perpetrare da secoli dettami religiosi che permettono solo a figure maschili di ricoprire determinati ruoli.

Con queste caratteristiche, L’esorcista – Il credente si rivela essere un seguito (ufficiale o no, poco importa) che onora il mito horror creato dal mai troppo lodato regista William Friedkin.

Dove vedere L’esorcista – Il credente
COMMENTO
Molti si chiederanno se L’esorcista – Il credente possa essere reputato un degno seguito del film originale diretto da William Friedkin. Questa è una domanda molto difficile a cui rispondere, ma di una cosa posso essere certo: il film di David Gordon Green sfoggia una sceneggiatura intelligente che riesce non solo a spaventare il pubblico, ma soprattutto a fargli provare forti emozioni. Come scrivevo nella recensione, il pregio de L’esorcista – Il credente risiede soprattutto nella sua anima da film drammatico, che riesce a delineare con grande efficacia il personaggio di Victor Fielding, padre di Angela non credente che ha dovuto compiere in passato una scelta tragica e difficile. Sarà proprio attraverso le vicende di Victor che vivremo momenti cinematografici pieni di pathos e colpi di scena che strazieranno l’anima degli spettatori. Se con Victor il plot si focalizza sulla figura di un uomo ateo, con i genitori di Katherine la situazione sarà inversa, dal momento che la famiglia della cara amica di Angela è fortemente religiosa. Questo dualismo sarà centrale per offrire anche profonde considerazioni filosofiche sulla religione e su cosa veramente significhi credere in qualcosa di superiore. Una caratterizzazione narrativa che rende L’esorcista – Il credente un film degno di nota e, soprattutto, profondamente coinvolgente.
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Dopo la visione di “Grosso Guaio a Chinatown” a 10 anni, la mia più grande passione è diventata il cinema. Poco dopo gli adorati schiacciapensieri vengono surclassati dall'arrivo di un computer di nome “ZX Spectrum”. Scatta così l’amore per i videogiochi e la tecnologia. E le serie TV? Quelle ci sono sempre state, da "Il mio amico Arnold" fino a "Happy Days".
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