Sono passati due anni dall’ultima stagione di The Boys, lo show Prime Video che più di ogni altro ha saputo tratteggiare in modo impeccabile il male che si cela dentro l’anima di un gruppo di supereroi capitanati da Vought, un’azienda miliardaria che gestisce la loro fama e li tratta come un vero e proprio prodotto di merchandising.

Per ingannare l’attesa, nel 2023 Prime Video ha reso disponibile Gen V, riuscito spin-off della serie che ha saputo, complice anche una linea narrativa coerente con la storia principale della serie, regalare altre storie emozionanti.

L’attesa è finita, perché il 13 giugno 2024 la quarta stagione di The Boys sarà disponibile con otto nuovissimi episodi. Abbiamo avuto il piacere di vederne sei in anteprima, un numero di puntate più che sufficienti per redigere un verdetto coerente.

UN GRUPPO SEMPRE MENO COESO

Le prime immagini della puntata iniziale della quarta stagione di The Boys regalano subito forti emozioni allo spettatore, mostrando scene dall’alto tasso di violenza che mostrano anche un discreto colpo di scena.

Tutte caratteristiche che ogni fan dello show Prime Video conosce bene dopo aver goduto di tre stagioni differenti: lo show Prime Video difatti è caratterizzato da una impostazione narrativa che non lesina nel mostrare una violenza esplicita, spesso svuotata della sua drammaticità grazie a una messa in scena piuttosto ironica.

Ironia che, anche in questa quarta stagione, non mancherà di certo, ma c’è dell’altro: la sceneggiatura stavolta vuole calcare sul lato introspettivo dei personaggi, mostrando ancora di più i fantasmi del loro passato e come questi non riescano a renderli, dopotutto, degli esseri umani migliori.

Gli irriverenti ragazzi dalla cattiva condotta di The Boys in queste nuove avventure faticano a restare uniti, dal momento che il loro leader Billy Butcher (Karl Urban), non ha più la possibilità di combattere assieme a loro a causa del suo stato di salute e di problemi personali che non lo rendono lucido nelle sue decisioni.

Un escamotage narrativo ideale per inserire il nuovo personaggio di Joe Monkey Kessler (Jeffrey Dean Morgan), un ex collega della CIA che vuole a tutti i costi eliminare Patriota (Anthony Starr).

Non se la passa bene nemmeno Hughie (Jack Quaid), alle prese con gravissimi problemi familiari che lo mettono di fronte a decisioni estremamente importanti.

Anche Frenchy (Tomer Capone) vive un periodo turbolento, perché è vittima di tutta la forza distruttiva dell’eco delle sue colpe del passato, che non gli permettono di vivere con serenità un nuovo sentimento che cova dentro di sé.

A capo dei The Boys non rimane che Mother’s Milk (Laz Alonso), che fatica molto a rendere il gruppo unito e, soprattutto, a far sì che nessuno perda la vita negli scontri con i cattivissimi super uomini.

IL BENE CONTRO IL MALE

Vi starete sicuramente chiedendo che fine abbia fatto Starlight (Erin Moriarty). La ragazza continua a combattere i suoi ex colleghi supereroi e la Vought attraverso un movimento pubblico, ma le cose sono sempre più difficili a causa dell’entrata in scena di Firecracker (Valorie Curry), un personaggio che si serve delle potenzialità della rete per veicolare messaggi negazionisti e complottisti.

Quest’ultima entrerà in contatto con Patriota grazie alle trame ordite da Sister Sage (Susan Heyward), una nuova supereroina che è in possesso di un potere che fa poco clamore ma che, come vedrete, è anche quello più pericoloso in assoluto.

La lotta tra Starlight e la Vought dunque si profila spesso come una vera e propria guerra fredda, in cui la Vought vuole demolire la figura di Starlight affinché l’opinione pubblica pensi che sia lei il nemico da combattere.

Un piano delicato e pericoloso quello della multinazionale che coinvolge anche il potere economico e politico, quest’ultimo rappresentato dalla figura di Victoria Neuman (Claudia Doumit), figura calcolatrice e senza scrupoli che anela a ricoprire il ruolo più ambito nella gerarchia istituzionale statunitense.

Un gioco al massacro che non risparmia nemmeno i bambini, pensando a Ryan (il bravissimo Cameron Crovetti), figliastro di Butcher che è soffocato dal distorto affetto di Patriota e dai goffi tentativi dello stesso Butcher di salvarlo da un destino fatto di violenza e anaffettività.

Un panorama narrativo ricchissimo di personaggi che si prestano a un’analisi introspettiva di qualità, durante scene prettamente verbose in cui si evince spesso come guardare dentro l’abisso di noi stessi sia molto più doloroso di un proiettile che lacera le carni.

Dove vedere The Boys
COMMENTO
La nuova stagione di The Boys non tradisce le alte aspettative che tutti i fan nutrono nei confronti del famoso show Prime Video. A fronte di una struttura narrativa che presenta spesso scene violente e splatter che per alcuni potrebbero instillare un parziale senso di déjà vu (sebbene risultino sempre divertenti), The Boys 4 affianca una sceneggiatura che riserva molto più spazio al lato emotivo e introspettivo dei ragazzi in lotta contro i perfidi supereroi, delineando in questo modo la loro personalità con maggiore efficacia. Le nuove entrate femminili Firecracker e Sister Sage risultano essere convincenti. Benché i due personaggi non mostrino capacità sovrumane spettacolari, le loro doti sapranno lo stesso mettere in seria difficoltà Butcher e i suoi amici. The Boys 4 inoltre offre una profonda disanima del concetto di cancel culture, delle fake news e del complottismo in generale. Sebbene questi importanti concetti vengano mostrati servendosi della proverbiale ironia (e superba creatività) della serie Prime Video, il messaggio di fondo appare chiaro e convincente: dobbiamo soprattutto temere, più che la cattiveria insita nell’uomo, coloro che dietro le quinte cercano di manipolare il nostro pensiero e orientare le nostre convinzioni. Tra combattimenti adrenalinici, drammi familiari e tanto gore, The Boys 4 anche questa volta offre uno spettacolo seriale magnifico, forte di una cifra stilistica unica che riesce, in questo turbinio emozionale, a mostrare senza alcun pudore tutti i lati oscuri di una società sempre più asservita al capitalismo e alla totale mancanza di giudizio.
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Dopo la visione di “Grosso Guaio a Chinatown” a 10 anni, la mia più grande passione è diventata il cinema. Poco dopo gli adorati schiacciapensieri vengono surclassati dall'arrivo di un computer di nome “ZX Spectrum”. Scatta così l’amore per i videogiochi e la tecnologia. E le serie TV? Quelle ci sono sempre state, da "Il mio amico Arnold" fino a "Happy Days".
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