Ammettiamolo senza vergogna: è difficile crescere. La vita da bambino è generalmente più facile, tutto sembra nuovo, ed ogni giorno può riservare la scoperta di una esperienza inedita.

Il bambino John invece, pur avendo una bella famiglia ed una vita agiata, ha un grosso problema: non ha amici.

Il suo più grande desiderio è quello di avere un vero amico, di quelli con cui condividi tutte le “prime volte” e da cui non ti separi mai.

Niente è più forte del desiderio di un bambino, come recita la voce narrante all’inizio del film.

Miracolosamente, durante la notte di Natale, un normalissimo orsacchiotto, che gli è stato donato per regalo, si trasforma in un peluche vivo e parlante. Nasce così Ted, il migliore amico di un bambino che prima era solo.

La sceneggiatura va avanti nel tempo. Ora John ha 35 anni (interpretato da Mark Wahlberg). Quello che era un tenero orsacchiotto che voleva solo abbracci e coccole, ha l’atteggiamento di un teenager che vive scolando birre, dicendo parolacce e fumando erba.

John non è da meno, e pur essendo un bravo ragazzo, dimostra una maturità che non stonerebbe con quella di un bambino di 12 anni.

Ma c’è un punto esclamativo nella sua vita, di sesso femminile e di nome Lori (Mila Kunis). Quest’ultima vuole che il suo fidanzato diventi un vero adulto e non accetta che abbia questo modus vivendi.

Inizia così la tipica bagarre che si crea fra due amici, di cui uno single e l’altro impegnato. L’orso Ted vuole continuare la sua vita come un ragazzino, mentre John tende ad avvicinarsi al suo amore e ad una condotta da uomo responsabile.

Ted è il primo film di Seth Mcfarlane, creatore del cartone animato, a dir poco dissacrante, dei Griffin.

Se pensate di trovare tutta l’irruenza del politicamente scorretto dei personaggi del suo telefilm animato, dovete (parzialmente) cambiare idea.

Stavolta si tratta del grande schermo, il target deve essere il più ampio possibile.
Vada pure il “politicamente scorretto”, ma senza esagerare, proprio come afferma in una scena l’orsacchiotto mentre mima scene sessuali esplicite.

La sceneggiatura quindi si focalizza principalmente sui due personaggi principali. L’idea del peluche che si anima è discretamente originale, ed è gradevole osservare la grande passione di John per tutto il materiale cinematografico degli anni ottanta.

A tutta birra quindi con i riferimenti a Indiana Jones, E.T. e soprattutto al vecchio telefilm di Flash Gordon. Durante il film comparirà il vero, biondo e muscoloso, attore che impersonò il super eroe spaziale in calzamaglia rossa.

Roba che scotta insomma, e che farà felici tutti gli spettatori che hanno vissuto quegli anni da bambini.

Il resto del film poteva essere più incisivo, soprattutto nel personaggio di Ted. Oramai non basta caratterizzare un soggetto mettendogli in mano una canna e farlo risultare scurrile, anche se appare come un orsacchiotto animato.

Anche Wahlberg  risulta poco adatto nella sua parte. L’attore ha più di 35 anni nella realtà, ma soprattutto ha un viso adulto e troppo “duro” che stona con la parte di eterno adolescente.

A parte questi nei, nel film trapela una irresistibile passione per i famosi anni di Michael Jackson e Stephen Spielberg che sarà difficile ignorare.

Dove vedere Ted
COMMENTO
Sebbene non risulti troppo brillante come commedia ed abbia alcuni momenti di lentezza, il messaggio che trapela dal film è incisivo e troppo attuale per far distogliere lo sguardo dello spettatore. La mancanza della voglia di crescere, aggravata anche dalla crisi economica mondiale, è un tema di grande importanza. Per ridere di gusto in venti minuti ci sono sempre I Griffin, dopotutto.
6.7
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Dopo la visione di “Grosso Guaio a Chinatown” a 10 anni, la mia più grande passione è diventata il cinema. Poco dopo gli adorati schiacciapensieri vengono surclassati dall'arrivo di un computer di nome “ZX Spectrum”. Scatta così l’amore per i videogiochi e la tecnologia. E le serie TV? Quelle ci sono sempre state, da "Il mio amico Arnold" fino a "Happy Days".
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