Inaugurata con il film di Black Mirror intitolato Bandersnatch (qui la recensione), la linea Netflix Interactive permette di vedere un film oppure una serie televisiva interagendo con essa.

La spiegazione è semplice: il flusso video durante alcuni momenti specifici si interromperà e su schermo verranno mostrate due o più opzioni che lo spettatore potrà scegliere interagendo con il telecomando (oppure con altri mezzi, compreso il joypad di una console).

A seconda della scelta fatta, il video mostrerà la scena che svelerà le conseguenze della nostra specifica selezione, con il proseguo della trama che potrebbe essere differente e offrire così diverse diramazioni narrative.

Al di là della divertente possibilità di manipolare in qualche modo la sceneggiatura di uno show, la caratteristica più stimolante di questi particolari video Netflix è proprio quella di prevedere numerosi finali, a cui ci si arriva scoprendo nuovi avvenimenti che si susseguono secondo le nostre decisioni.

BEAR GRYLLS VS LA SELVAGGIA NATURA

Nel 2019 abbiamo potuto godere di una vera e propria serie TV con protagonista il tosto Bear Grylls, noto avventuriero che da anni rischia la vita in televisione affrontando luoghi selvaggi e animali pericolosi. Intitolata Scuola di sopravvivenza, questo format prevedeva diversi episodi della breve durata di un quarto d’ora.

Stavolta la nuova avventura di Bear Grylls in uscita su Netflix invece sceglie di offrire un vero e proprio film interattivo, che non preveda diversi episodi ma un solo racconto unico, sempre contraddistinto dalle gradevoli opzioni interattive.

Della durata complessiva di 45 minuti circa, Missione Safari vede Bear Grylls cercare di recuperare e salvare dalle grinfie di spietati bracconieri alcuni animali scappati da una riserva safari.

Il luogo, a causa di un blackout, ha il perimetro elettrizzato fuori uso; una situazione difficile, perché questa era l’unica cosa che non permetteva alle fiere di uscire dal posto.

La situazione è anche pericolosa, perché fra questi animali vi è anche un leone a piede libero, un animale non proprio gioviale che potrebbe mettere in serio pericolo la vita di molte persone.

Sarà proprio una adrenalinica fuga dal leone a scandire l’inizio della nostra avventura interattiva, che ci metterà di fronte alla prima decisione virtuale, fondamentale per segnare il destino delle nostre selvagge peripezie.

FILM E’ MEGLIO

Sebbene la durata totale dello spettacolo sia abbastanza esiguo (in totale passeremo meno di un’ora in compagnia di Bear Grylls), Scuola di sopravvivenza: Missione safari è sicuramente più divertente e strutturato meglio rispetto alla precedente  serie TV Scuola di sopravvivenza.

Quest’ultima, a causa dell’esigua durata di ogni episodio, risultava un’esperienza priva di grande mordente e in assoluto abbastanza noiosa, anche perché non presentava una sceneggiatura particolarmente entusiasmante.

Missione safari invece presenta un plot che riesce a calare lo spettatore all’interno di una storia che giustifica le diverse decisioni da prendere, soprattutto quelle che coinvolgono il salvataggio degli animali inermi di fronte alle barbarie umane.

Ovviamente anche stavolta ci saranno i soliti siparietti di Grylls che coinvolgono il suo sostentamento, approfittando di quello che la natura riesce a offrire in queste situazioni di emergenza.

Aspettatevi dunque scene che presentano improbabili snack a base di viscidi insetti, che sebbene appaiano tutto tranne che appetibili da gustare, risultano invece carichi di carboidrati e talvolta di zuccheri, come ci rassicura Bear “stomaco di ferro” Grylls.

Scene disgustose (e innegabilmente divertenti) che da sempre hanno caratterizzato il personaggio di successo in cui si cala da anni il conduttore televisivo nordirlandese, che sapranno poi sicuramente conquistare il pubblico più giovane, irrimediabilmente attratto da queste stravaganze alimentari.

Dove vedere Scuola di sopravvivenza: Missione safari
COMMENTO
Trovo la linea interactive di Netlix un’idea originale e divertente per permettere di fruire, alcune volte, di un film oppure di una serie televisiva in modo diverso e soprattutto meno passivo rispetto al solito. Ammetto di essere stato conquistato dalla trama surreale di Bandersnatch quando uscì, mentre ho provato meno entusiasmo vedendo la prima serie TV di Bear Grylls con questo format, fatta di episodi fin troppo brevi e privi di una reale storia che coinvolgesse. Con Missione Safari le cose vanno meglio, perché almeno possiamo vivere una storia che giustifichi tutte le nostre decisioni da prendere, che portano innegabilmente a finali differenti. La durata dell’esperienza è breve, inferiore ad un’ora, ma è ovvio che Missione Safari è uno show che va riguardato più volte, per godere dei diversi epiloghi e per curiosare tra le diverse biforcazioni della trama. Il prodotto è godibile anche da un pubblico più giovane, che sarà entusiasta di vedere il nostro avventuriero cibarsi di insetti e di interagire con il televisore come se fosse un particolare videogioco. Missione Safari risulta essere uno show godibile da tutta la famiglia, con un impianto narrativo semplice ma a tratti coinvolgente. Ci auguriamo di rivedere presto di nuovo Bear Grylls, magari protagonista di un prodotto che vanti una sceneggiatura ancora più complessa ed emozionante.
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Dopo la visione di “Grosso Guaio a Chinatown” a 10 anni, la mia più grande passione è diventata il cinema. Poco dopo gli adorati schiacciapensieri vengono surclassati dall'arrivo di un computer di nome “ZX Spectrum”. Scatta così l’amore per i videogiochi e la tecnologia. E le serie TV? Quelle ci sono sempre state, da "Il mio amico Arnold" fino a "Happy Days".
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