Il regista Edgar Wright porta in scena un film che si rifà ad una novella grafica nel migliore dei modi.

L’opera originale è piena di riferimenti al mondo video ludico ed a quello dei così detti “nerd”. Splendidi effetti speciali ed un ritmo forsennato restituiscono una chiara dimensione filmica all’originale novella grafica

Solo lui, probabilmente, poteva dirigere l’adattamento in film di una novella grafica così particolare come Scott Pilgrim.

Lui che fu regista de L’alba dei Morti Dementi e di Hot Fuzz, due film che ridefinivano il concetto di film “demenziale” associandolo ad una regia veloce e mai priva di  originalità, non poteva che trovarsi a suo agio con le tematiche di Scott Pilgrim.

Non me ne vogliano i lettori poco avvezzi al mondo dei videogiochi, ma Scott Pilgrim vs the World è pieno zeppo di citazioni inerenti proprio al mondo videoludico.

A partire dal logo della Universal Picture, volutamente “pixelloso” come poteva apparire se fosse girato su di un Commodore 64, fino alla grande presenza di effetti sonori che si rifanno al cult del videogioco giapponese come The Legend of Zelda.

Scott Pilgrim vs the World è un ricco contenitore di situazioni e di inneggiamenti alla pop art del videogioco e del computer.

Anche la trama del gioco ricorda il plot narrativo di un videogioco di nicchia, No More Heroes.

Roba per fanatici e cultori del videogioco moderno, oltre che per i film ben girati e che fanno uso di splendidi effetti sonori.

Scott Pilgrim vs the World riporta in maniera ottimale tutte le situazioni della graphic novel, anche facendo uso su schermo di scritte onomatopeiche che campeggiano sulle pagine dei fumetti.

Il richiamo alle situazioni da “comics” è assicurato, ma stavolta il film fa un uso spregiudicato di ottimi effetti speciali.

Il regista Wright finalmente può contare su budget maggiori, e riesce ad usare questo denaro per riportare in vita situazioni da fumetto, a tratti anche da manga giapponese.

Il nostro Scott Pilgrim deve affrontare sette avversarie per godere della compagnia della sua nuova fidanzata Ramona.

Sette combattimenti con avversari che rappresentano ex storie (o storielle) che hanno coinvolto Ramona diversi anni fa.

Il tutto condito anche dalla presenza della graziosa Knives Chau, aspirante fidanzata di Scott follemente innamorata di lui.

La regia del film non prevede tempi morti: le situazioni, i dialoghi e soprattutto i combattimenti di Scott riescono a rapire lo spettatore in una girandola di azione, non-sense e pura demenzialità.

Tutta la cultura popolare dei giovani del 2000, dal videogioco (il coinquilino di Scott non esce se non ha in mano il suo Nintendo DS) fino al PC con Windows, è rappresentata ora con un effetto sonoro immancabilmente rappresentativo oppure con immagini esplicite.

Dove vedere Scott Pilgrim vs. the World
COMMENTO
Lo spettatore amante dei videogiochi e dei film di azione non può che restare soddisfatto da questa rappresentazione così rifinita e curata della grahic novel di Bryan Lee O'Malley. Tutti gli altri che andranno a vedere questo film sappiano bene che, sebbene caratterizzato da un uso sapiente della macchina da presa, tutto il film è un inno a questi passatempi e ad una narrazione da cartone animato giapponese. Nonché anche della rivincita del “nerd”, nel film acclamato da due ragazze graziose, che oramai accettano di buon grado che il loro fidanzato giochi allegramente ai videogiochi mentre imbraccia la chitarra per suonare nel suo gruppo musicale.
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Dopo la visione di “Grosso Guaio a Chinatown” a 10 anni, la mia più grande passione è diventata il cinema. Poco dopo gli adorati schiacciapensieri vengono surclassati dall'arrivo di un computer di nome “ZX Spectrum”. Scatta così l’amore per i videogiochi e la tecnologia. E le serie TV? Quelle ci sono sempre state, da "Il mio amico Arnold" fino a "Happy Days".
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