La serie TV Netflix Le terrificanti Avventure di Sabrina è tratta dal fumetto omonimo che ha come protagonista la strega teenager Sabrina, personaggio creato negli anni ’60 all’interno di una collana di fumetti.

La giovane strega, nelle sue prime apparizioni cartacee, era calata in un universo che non aveva un’impronta fortemente horror, ma più fantastica.

Di tutt’altra stoffa è invece la nostra Sabrina Spellman che appare nel palinsesto Netflix; essendo per metà strega e per metà un essere umano, la signorina Spellman vive una vita, di primo acchito, perfettamente normale. Le sue giornate trascorrono per lo più a scuola e tra le braccia di Harvey, ragazzo con cui è legata da un forte sentimento.

Certo, una volta che torna a casa dalle sue zie l’atmosfera non è proprio convenzionale, visto che Zelda e Hilda, tra un incantesimo e l’altro, si punzecchiano l’una con l’altra. Peccato che il carattere più fumino di Zelda porti spesso ad uccidere la sorella.

Una morte apparente, sia chiaro. Sebbene esca del vero sangue dalla sua gola squarciata, da brava strega Hilda in poco tempo può tornare in vita senza nessun grosso problema. Nemmeno la cicatrice resterà sul suo collo.

Screzi da streghe che, pur volendosi bene, ricorrono a certi scherzetti per allietare le loro giornate. Ma il tempo per ridere sembra terminato: Sabrina, al compimento dei 16 anni, dovrà giurare eterna fedeltà al capo supremo della Chiesa della Notte, quel Satana che ama presentarsi al cospetto degli umani con un corpo caprino e corna terrificanti.

Ma c’è un enorme problema da risolvere: Sabrina non ha alcuna voglia di prestare fede ad un essere che vive secondo la legge del sangue e dei sacrifici.

SABRINA FA PAURA

Le Terrificanti Avventura di Sabrina adotta uno stile decisamente horror nella sua sceneggiatura. Proprio come il fumetto, questa serie televisiva sceglie di spaventare il suo pubblico, non rinunciando di certo ad una forte impronta dark.

Le vicende di Sabrina, della sua famiglia e dei suoi amici, sono raccontate tramite la rappresentazione di scene in cui  non mancherà il gore e il sangue versato, con la presenza di pochissimi effetti speciali creati al computer ma con l’ausilio dell’abilità di truccatori e maschere terrorizzanti per quanto possano sembrare reali.

L’atmosfera generale dunque è prettamente da teen-horror, con giovani protagonisti che debbono lottare con forze maligne e con tutta la durezza della vita di un adolescente, dove anche a scuola bisogna combattere per non farsi soggiogare dai più  arroganti.

Il pregio migliore della sceneggiatura di questo telefilm è la rappresentazione della dualità descritta dal sangue umano e da quello di strega nella vita di Sabrina, che si spende per vincere lotte interne alla sua scuola per evitare bullismo e discriminazioni ma riesce anche a farsi valere per evitare inutili spargimenti di sangue e assecondare assurde leggi del credo delle streghe.

Sebbene il telefilm riesca anche a mostrare siparietti spassosi, la comparsa di mostruosità demoniache e la cattiveria di alcune streghe renderanno dura la vita allo spettatore che si lascia spaventare facilmente.

Sarà molto divertente notare come il culto adottato dalle streghe, non sia poi così difforme da quella del credo religioso degli esseri umani, con regole ferree ed imposizioni che compaiono proprio come in altre confessioni.

ANCHE LE STREGHE PIANGONO

La ribellione e la lotta per le ingiustizie costa caro a Sabrina Spelmann, che dovrà patire diverse sofferenze perpetrate dalle sue compagne streghe, che la reputano una mezzo sangue che per di più non vuole il caldo e sanguinolento abbraccio di Satana.

In questi momenti drammatici la nostra strega a metà non rinuncia a mostrare davanti alla cinepresa un atteggiamento assolutamente spontaneo; diverse lacrime spesso rigano il dolce viso di Sabrina, lacrime che sottolineano come il suo carattere forte di certo non le impone di nascondere i suoi veri sentimenti e le sue debolezze.

Questo atteggiamento restituisce al personaggio una forte dose di credibilità, e rende Sabrina un personaggio di spessore, che non mancherà di conquistare una larga fetta di utenti davanti al televisore.

Il suo percorso di crescita sarà costellato da innumerevoli momenti in cui il dubbio l’assalirà e la costringerà a prendere velocemente decisioni che saranno fondamentali per il suo processo di crescita.

L’HORROR COME SCELTA DI VITA

In Le Terrificanti Avventure di Sabrina l’atmosfera horror è assolutamente prioritaria. A partire dalla scenografia, che ambienta la puntata iniziale il giorno di Halloween, la filmografia horror è la principale protagonista del telefilm.

I personaggi della serie spesso si concederanno un meritato relax con la visione di vecchi film del terrore in bianco e nero, e le citazioni cinematografiche che potremo scorgere durante le 10 puntate della serie sono innumerevoli.

C’è Stephen King soprattutto a dettare legge, con momenti che richiamano alla mente opere come Pet Cimitery (Cimitero Vivente in Italia) oppure The Fog (La Nebbia). Ma anche Sam Raimi compare indirettamente con scene che ricordano The Evil Dead (La Casa), soprattutto quando Sabrina avrà a che fare con brutti incontri in mezzo ad un bosco stregato popolato da alberi fin troppo affettuosi.

E poi non manca nemmeno la tematica dei sogni e degli incubi in una spaventosa puntata, che non può non far venire in mente l’amato Freddy Krueger.  Una carrellata di citazioni, che sarà divertente cercare di cogliere puntata dopo puntata.

Dove vedere Le Terrificanti Avventure di Sabrina
COMMENTO
Le Terrificanti Avventure di Sabrina riesce ad essere una serie TV altamente consigliata, dove un nutrito cast di giovani protagonisti non deve assolutamente far desistere la visione ad un ipotetico pubblico di adulti. Sebbene ce ne siano di minorenni, la paura e la tensione non hanno età, e vi assicuro che ci saranno diversi momenti in cui la serie televisiva riuscirà a mettere paura anche al più navigato appassionato di orrore. Questo grazie ad una scenografia ed una sceneggiatura che funzionano a dovere, con la strega Sabrina che riesce ad essere credibile e quasi commovente nella sua fragilità momentanea, tipica di tutte le persone che decidono di imbattersi in importanti battaglie che possono cambiare il mondo degli esseri umani e quello delle streghe che adorano Satana.
8.3
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Dopo la visione di “Grosso Guaio a Chinatown” a 10 anni, la mia più grande passione è diventata il cinema. Poco dopo gli adorati schiacciapensieri vengono surclassati dall'arrivo di un computer di nome “ZX Spectrum”. Scatta così l’amore per i videogiochi e la tecnologia. E le serie TV? Quelle ci sono sempre state, da "Il mio amico Arnold" fino a "Happy Days".
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