Dopo aver scioccato il pubblico mettendo a nudo tutti i vizi e le (poche) virtù dell’ambiente hollywoodiano degli anni sessanta nella miniserie Hollywood, il regista e produttore Ryan Murphy torna su Netflix con una serie televisiva nuova di zecca.
Intitolata Ratched, lo show di Netflix racconta dell’ambigua figura dell’infermiera Mildred Ratched (Sarah Paulson), ispirandosi all’indimenticabile personaggio che tutti gli appassionati di cinema ricorderanno nel cult movie Qualcuno volò sul nido del cuculo.
Siamo nel 1947. Mildred giunge nelle terre della California del Nord per cercare di prendere posto all’interno di un ospedale psichiatrico che sembra essere all’avanguardia per l’uso di nuovi esperimenti che hanno come oggetto la complessità della mente umana.
Il Dott. Richard Hanover (Jon Jon Briones), a capo dell’istituto psichiatrico, è mosso dalle migliori intenzioni per tentare di risolvere casi clinici che appaiono impossibili da curare.
Ma il suo sguardo vitreo e i suoi vizi poco salubri delineano chiaramente il suo fragile equilibrio psicofisico, fiaccato ancora di più da scheletri nell’armadio che potenzialmente possono rovinare per sempre la sua vita e la sua carriera.
UNA MALEFICA DONNA IN CARRIERA
Mildred è una donna dotata di una personalità granitica e sfaccettata. Il suo incredibile afflato infermieristico l’ha portata a vivere esperienze lavorative difficili, soprattutto quando stava accanto ai soldati in guerra che urlavano dal dolore mentre dovevano accettare l’idea di perdere un arto per non morire.
Il credo di Mildred è tutto rivolto all’assistenza del malato, costi quel che costi. Cercare di tenere in vita un uomo in nome dell’accanimento terapeutico è una pratica che non le compete; un atteggiamento professionale che risulta fin troppo moderno nell’America puritana del 1947, dove il concetto di eutanasia appare come una odiosa bestemmia.
Abbandonate le trincee di guerra in cui regna paura e morte, Mildred Ratched ora ha una nuova missione da portare a termine che coinvolge un uomo molto importante per lei, Edmund Tolleson (Finn Wittrock).
La sorte di Edmund è difficile da accettare per Mildred, e la donna farà di tutto per cercare di aiutare quest’uomo ora confinato proprio nell’ospedale psichiatrico del Dr. Hanover.
Osservando i sotterfugi che l’infermiera imbastisce per cercare di entrare come lavoratrice a tutti gli effetti all’interno della casa di cura, si capiscono perfettamente le doti da doppiogiochista della donna, doti che tratteggiano perfettamente il suo carattere.
UN THRILLER, UN HORROR E UN GIALLO
Il più grande pregio di Ratched è il suo plot, estremamente variegato nel mostrare atmosfere tipiche del filone thriller, ma non solo.
Assisteremo a intrecci narrativi che hanno il gusto delle sceneggiature di Alfred Hitchcock e ad alcune scene che sfoggiano siparietti pieni di sangue cari al genere horror.
Un collage di generi cinematografici ben orchestrata, che sicuramente non annoierà chi avrà l’ardire di seguire le peripezie psichiatriche dell’infermiera del film Qualcuno volò sul nido del cuculo.
Anche la fotografia di Ratched desta in qualche modo stupore. La resa visiva dello show Netflix è sicuramente particolare, mostrando scene dai colori accesi, che sottolineano la maestosità del profondo colore blu del mare che incornicia il promontorio a ridosso dell’hotel in cui soggiorna Mildred.
Gli ambienti dell’ospedale sono puliti e tirati a lucido e fuori splende quasi sempre un luminoso sole.
Ci pensano le disumane cure per i (poveri) malati di mente a cui sono sottoposti, oppure la vergognosa rappresentazione dell’ignoranza di chi pensa che una donna omosessuale sia una persona da curare a far sì che si instilli in chi vedrà la serie un profondo disagio interiore.
Disagio che troverà poi il suo culmine quando Ratched scatena tutta la sua verve horror durante momenti di puro splatter, in cui il copioso sangue versato potrebbe destabilizzare più di una persona.
MILDRED, EDMUND E IL DOTT. HANOVER
Ma torniamo a parlare di Mildred, una fascinosa donna che con il suo garbo e il sorriso dolce ma nello stesso tempo tagliente riesce a piegare ai suoi voleri uomini che potrebbero ucciderla facilmente a mani nude.
Mildred non sarà l’unica protagonista, perché nell’ecosistema narrativo della serie di Murphy assieme a lei sono altre due le stelle che scateneranno l’avvio di avvenimenti nefasti e inaspettati.
Sto parlando di Edmund, il giovane ragazzo che fin dalla prima, tesa, puntata della serie vediamo compiere atti deprecabili, e di Hanover, un uomo che purtroppo incrocia il suo destino con quello di Leonore Osgood, donna miliardaria interpretata da Sharon Stone che gli affida le cure di suo figlio.
Tre personaggi caratterizzati da un profilo emotivo pieno di sbavature morali, proprio come tutti i personaggi principali della serie American Horror Story, sempre ideata da Ryan Murphy, che condivide con Ratched la chiara rappresentazione di innumerevoli conflitti emotivi che inaspriscono la vita dei protagonisti.
In Ratched ognuno di loro convive con il fardello di essere allo stesso tempo cacciatore ma anche vittima, concetto realistico che poi delinea il ruolo di ognuno di noi mentre viviamo in questa landa di lacrime ma anche di gioie inaspettate.