Dopo aver esordito nei palinsesti Netflix nel 2021, Omar Sy è pronto per tornare a vestire i panni del brillante ladro Lupin con nuovissimi episodi.

Compiuta la sua vendetta contro il potente Hubert Pellegrini, Lupin è costretto a vivere una vita clandestina lontano dalla ex moglie Claire (Ludivine Sagnier) e da suo figlio Raoul (Etan Simon).

Non è facile per Assane passare intere giornate senza poter proferire parola con le due persone più importanti della sua vita, ma per il momento deve accettare il prezzo che l’agognata rivalsa contro Pellegrini gli ha imposto.

Il ladro gentiluomo è lontano da casa e intende far perdere le sue tracce, per assicurarsi che i suoi cari non rischino pericoli causati dalle sue azioni.

Parigi è oramai lontana e sembra solo un dolce ricordo, ma il destino sembra riservare all’uomo dai mille travestimenti un piano ben diverso, un piano che lo riporterà sui suoi passi per affrontare una nuova missione per difendere la vita di una persona che mai avrebbe immaginato di rivedere.

UNA STAGIONE DIVERSA

Dopo la visione delle primissime puntate, che intrattengono a dovere lo spettatore con scene movimentate che elogiano la spettacolarità delle avventure del ladro interpretato da Omar Sy, notiamo subito come l’assenza dell’arcigno Hubert nel plot di questa stagione cambi la caratterizzazione del racconto seriale.

Se nelle prime due stagioni siamo stati abituati a fremere ed emozionarci osservando la lotta tra Lupin e Pellegrini, questa nuova tranche di episodi vuole concentrarsi maggiormente su di una storia che possa soprattutto intrattenere.

I familiari di Assane, dopotutto, oramai non rischiano più di essere bersagli della furia di Pellegrini, e vivono una vita più tranquilla.

Sebbene non rischino più la vita, Claire e Raoul devono però fare i conti con la scomparsa di Assane, che non può contattarli per non coinvolgerli in nuovi pericoli.

La terza stagione si basa soprattutto sul rammarico che prova Lupin quando pensa alla sua famiglia, “condannato” a vivere vicino ai suoi cari ma impossibilitato a intrattenere con loro rapporti affettivi.

LE MERAVIGLIOSE PERIPEZIE TRUFFALDINE DEL FAMOSO LADRO

Sebbene il profondo disagio di Assane serva per coinvolgere emotivamente lo spettatore, molto presto la trama della terza stagione della serie Netflix, attraverso un abile pretesto narrativo, dà inizio a nuove avventure del brillante ladro, rendendolo protagonista di nuovi e rocamboleschi furti.

Attraverso questi nuovi colpi, alcuni decisamente complessi da portare a compimento, la sceneggiatura svelerà nuove e incredibili capacità del ladro dai modi gentili, coinvolto in innumerevoli (di cui alcuni spassosi) travestimenti.

Sarà piuttosto divertente osservare Assane impegnato ad architettare complessi e geniali piani per rubare merce dal valore inestimabile.

Il lavoro degli sceneggiatori risulta sempre efficace nel trovare intelligenti escamotage per mostrare come Lupin riesca sempre a dileguarsi e a risolvere situazioni apparentemente senza via di uscita, riservando spesso piccoli e gustosi colpi di scena che reinterpretano avvenimenti che, pochi attimi prima, sembravano riservare ad Assane un epilogo completamente differente.

Durante questi episodi notiamo inoltre come la figura di Lupin diventi famosa e riscontri il favore di gran parte della popolazione francese, che lo vede come un novello Robin Hood che ama rubare ai ricchi per pareggiare così le ingiustizie che la classe meno agiata patisce. Una novità che avvolge la figura di Lupin in una patina di (inaspettato) eroismo che riesce a coinvolgere.

CONOSCERE IL PASSATO PER AFFRONTARE MEGLIO IL PRESENTE

Anche durante questa nuova tranche di episodi la sceneggiatura dedica molto spazio ai flashback di Assane, non solo per scoprire ancora meglio come sono nati i rapporti amicali (e sentimentali) più importanti nella vita del protagonista, ma anche per conoscere un personaggio completamente inedito.

Questa figura, molto importane ai tempi in cui Assane era solo un ragazzino, è caratterizzata in modo ottimale, e risulta contraddistinta da una moralità ambigua e mai del tutto chiara.

Le incursioni narrative nel passato di Assane inoltre approfondiranno in modo inatteso l’importante rapporto di Assane con un nuovo soggetto, che con il futuro ladro ha condiviso momenti piuttosto difficili e formativi.

Riproporre nuovamente scene che riguardano il passato di Assane è una decisione che ha ancora una valenza narrativa importante, anche se c’è il rischio che la proposizione continua di questi flashback in futuro possa apparire ridondante e rischi di penalizzare il ritmo narrativo.

Dove vedere Lupin
COMMENTO
La terza stagione di Lupin offre una storia che, come era prevedibile, non contempla più la figura del malvagio Pellegrini. A causa di questo mancano molti momenti che in passato sono riusciti a stimolare molteplici emozioni, perché contemplavano importanti sentimenti di vendetta e di rivalsa. Con questa nuova sceneggiatura gli episodi di Lupin tendono, più che a far sospirare lo spettatore, a intrattenerlo, mostrando svariati colpi del geniale ladro e i suoi veri e propri giochi di prestigio fondamentali per nascondere la sua identità e per rubare oggetti preziosi. Se il coinvolgimento emotivo stavolta è ridimensionato, saranno contenti tutti coloro che vogliono soprattutto divertirsi osservando scene movimentate e inseguimenti al cardiopalma. Questa terza stagione di Lupin sembra quasi che sia di raccordo per introdurre una nuova figura nel racconto, fondamentale per porre di fronte al ladro gentiluomo un avversario che possa metterlo in seri problemi. Al di là della mancanza di pathos, le nuove puntate di Lupin scorrono che è un piacere e non annoiano mai; un pregio non indifferente per tutti coloro che hanno timore di trovarsi di fronte all’ennesima serie televisiva dai contenuti narrativi poco stimolanti.
7.5
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Dopo la visione di “Grosso Guaio a Chinatown” a 10 anni, la mia più grande passione è diventata il cinema. Poco dopo gli adorati schiacciapensieri vengono surclassati dall'arrivo di un computer di nome “ZX Spectrum”. Scatta così l’amore per i videogiochi e la tecnologia. E le serie TV? Quelle ci sono sempre state, da "Il mio amico Arnold" fino a "Happy Days".
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