Robert Miller (Richard Gere) è un ricco uomo d’affari che sta per compiere 60 anni. La sua vita sembra che sia un completo successo, con una famiglia composta da due figli e la moglie Ellen (Susan Sarandon) che esprime amore e comprensione.

Ma dietro un volto sicuro di sé di Robert si nasconde tutta un’altra verità. La salute del suo impero miliardario è in pericolo, a causa di anni per frodi compiute nel cinico mondo degli affari.

L’unica salvezza è rappresentata dalla vendita di questo fragile impero economico ad una banca, prima che la legge intervenga ed i suoi sogni dorati divengano neri come l’abisso della povertà.

La frode è un convincente thriller che mette al centro della storia la personalità di Robert, un uomo freddo e cinico che crede fermamente solo al business ed alla gestione dei soldi.

La vita del protagonista è un mosaico di fandonie, a partire dal suo matrimonio, sporcato da una relazione extraconiugale, fino alla sua apparente integrità morale lavorativa.

Sua figlia Brooke (Brit Marling) lavora da tempo assieme a lui, e nasconderle il suo piano di salvezza economica rappresenterà la più grande sfida per la dubbia moralità di Robert.

Un muro di bugie divide l’uomo dalla sua famiglia. La parete costruita con innumerevoli falsità verrà presto erosa e sancirà la fine della sua (presunta) serenità coniugale.

La frode è un film che risulta essere ficcante nella rappresentazione della  disordinata vita di questo ricco individuo.

Richard Gere è abile ad apparire come un uomo conscio della sua condotta illegale, che persiste nel suo abile piano di fuga dai guai finanziari, convinto che tutto questo è utile perché lui e la sua famiglia possano continuare a vivere in modo agiato.

Il plot narrativo mostra con successo come la logica del capitalismo, e soprattutto la filosofia di una vita agiata impossibile da abbandonare, regni sovrana nel dna di quest’uomo, abituato ad un modus vivendi da cui non riesce a staccarsi.

Robert è decisamente troppo sicuro di sé e dei suoi mezzi. A causa di questo il destino sta architettando un terremoto esistenziale, a partire dalla vita dell’amante adorata, la francese Julie Cote (Laetitia Casta), vittima inconsapevole del karma nefasto dell’uomo.

La storia narrata nel film prende svariate direzioni, ognuna diversa dall’altra proprio come si confà alla vita reale.

Proprio il realismo perpetrato nelle scene che descrivono il comportamento di Robert sono il valore aggiunto di tutto il film, che riesce a creare un’atmosfera drammatica ed anche ansiogena quando il fragile castello di carta creato dal protagonista sta per crollare inesorabilmente.

Una pellicola che mostra la cruda realtà dell’edonismo del denaro e della bella vita, a discapito di tutta una serie di problematiche morali che prendono forma come scomodi dettagli da ignorare.

Dove vedere La frode
COMMENTO
La frode è una pellicola che mostra la cruda realtà dell’edonismo del denaro e della bella vita, a discapito di tutta una serie di problematiche morali che prendono forma come scomodi dettagli da ignorare.
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Dopo la visione di “Grosso Guaio a Chinatown” a 10 anni, la mia più grande passione è diventata il cinema. Poco dopo gli adorati schiacciapensieri vengono surclassati dall'arrivo di un computer di nome “ZX Spectrum”. Scatta così l’amore per i videogiochi e la tecnologia. E le serie TV? Quelle ci sono sempre state, da "Il mio amico Arnold" fino a "Happy Days".
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