Cosa può spingere una ragazza che inizia una brillante carriere universitaria alla Facoltà di Medicina a lasciare gli studi e accontentarsi di un lavoro in una caffetteria?
Possono essere infinite le risposte, proprio come lo sono gli avvenimenti della vita che portano a sconvolgere la nostra esistenza.
Avvenimenti che spesso sono inconsueti, inaspettati, e proprio per questo hanno una carica emotiva dirompente e lasciano cicatrici insanabili dentro di noi.
Cassandra Thomas, protagonista del film Universal Una donna promettente e interpretata da Carey Mulligan, ora non è più una ragazza, ma una donna.
Sono passati sette anni da quando il campus universitario era la sua nuova casa, in cui collezionava nuove esperienze sociali e, soprattutto, cercava con dedizione di diventare un futuro medico.
Cassandra è una donna matura. Una figura femminile affascinante, ma che non può più essere definita un’adolescente. La sua nuova vita si consuma soprattutto di sera, quando da sola passa ore bevendo dentro locali in cui albergano uomini in cerca di prede femminili.
Cassandra di notte ama avvicinare questi predatori sessuali. Il motivo non è così banale, proprio come scoprirete durante la visione del film.
A SPICE GIRL
Una donna promettente è un film meravigliosamente inconsueto, che ama giocare con le emozioni dello spettatore.
L’inizio della pellicola non tradisce l’anima della sceneggiatura così particolare: vediamo Cassandra che viene avvicinata da alcuni uomini dentro un locale e interagire con loro.
La donna è ubriaca fradicia. Non aggiungerò altro, perché parlare troppo della trama di questo film equivale a rovinare le sorprese che lo script riserva dall’inizio alla fine.
Sappiate solo che i primi quindici minuti Una donna promettente assomiglia a un film brillante, quasi dalle sfumature comiche, mostrando Cassandra alla prese con questo ragazzo che l’ha abbordata.
Dopo il singolare approccio con quest’uomo la scena cambia e vediamo Cassandra che, passeggiando, si imbatte per strada in un gruppo di operai che le rivolgono epiteti volgari e fuori luogo. La donna sfida questi uomini alzando il dito medio e fissandoli senza paura, destando in loro un estremo disagio.
La canzone delle Spice Girl di sottofondo non fa altro che enfatizzare il mood adrenalinico della scena, che esalta l’intelligenza e l’incredibile grinta della protagonista.
Questo episodio fatto di pochi secondi, chiarisce perfettamente come la sceneggiatura voglia mostrare l’universo maschile, caratterizzato da una dimensione fatta di individui subdoli e codardi che puntano solo a usare le donne per motivi carnali, ma solo se questa si rivela essere debole e senza difese.
In caso diverso, i lupi del branco diventano agnelli e si allontanano impauriti dalla loro preda.
CHE TIPO DI FILM?
Torniamo a parlare del tipo di film che stiamo vedendo. Ho iniziato la recensione descrivendovi un lungometraggio che sembra brillante e magari anche dalle sfumature umoristiche.
Andando avanti nella visione, vi accorgerete ben presto che Una donna promettente non è proprio quel genere di film che regala un sorriso sulle labbra; il lungometraggio diretto da Emerald Fennell è più riconducibile al genere drammatico e thriller.
Quando iniziamo a conoscere la vita di Cassandra e a sbirciare dentro la sua intimità, fatta di un lavoro modesto in una caffetteria accanto ad una buona amica e di una casa condivisa con i propri genitori, sapremo riconoscere parte del disagio che la investe.
Durante le due ore scarse di visione il plot è incredibilmente abile nel lasciare sulle spine lo spettatore e dosare perfettamente le notizie relative al passato di Cassandra, passato stravolto da un evento drammatico che l’ha resa una donna vendicativa.
Con la rappresentazione della vendetta, architettata da Cassandra in modo abile e nei minimi particolari, subentra il genere revenge movie, momento chiave per farci conoscere il nome di un personaggio che ha reso la protagonista del film una donna del genere.
LA VIOLENZA DEL BRANCO
Su di una cosa siamo certi: al di là della direzione artistica così originale del film, è chiaro come Una donna promettente voglia denunciare e mettere a nudo una società in cui le donne spesso sono vittime della ferocia maschile.
Ma non solo: quello che ferisce di più l’animo femminile non è solo l’innata violenza maschile perpetrata ai loro danni, ma soprattutto la coscienza di vivere in una società che da sempre esalta il potere del maschio rispetto alla donna, valutata come essere più debole e quindi vittima predestinata secondo un’amorale legge del più forte.
Una donna promettente risalta non solo i peccati di maschi violenti e invasi dai pregiudizi riguardo le donne, ma sottolinea anche come lo status economico di questi loschi individui riesca a rendere le loro colpe impunite e giustificabili in nome di orribili “bravate”.
Tutta l’intelligenza di Cassandra è rivolta a dare loro una giusta punizione, servendosi del suo stesso corpo femminile e della sua innata sensualità.
Ora quello che attira questi pavidi cacciatori sessuali rappresenterà proprio la loro minaccia più grande, che li metterà di fronte all’estrema incapacità di sapersi relazionare in modo sano con una creatura femminile.