Rodea the Sky Soldier è un gioco pensato dal creatore dell’icona Sega Sonic The Hedgehog , quel Yuji Naka che diversi anni fa pensò di creare questo nuovo progetto videoludico per fondere il gameplay di Sonic e Nights, altro cult game dalle sorti meno brillanti perché destinato allo sfortunato Sega Saturn.
Di anni ne sono passati parecchi, perché Rodea the Sky Soldier fu pensato addirittura per il primo Wii Nintendo.
Rodea è un soldato robot che 1000 anni fa ha protetto con eroismo il regno del cielo di Garuda dalle minacce dell’imperatore Geardo dell’impero Naga . Il gioco si svolge nel presente, e tutto inizia quando un geniale inventore di nome Ion ritrova in un deserto un robot mal funzionante.
Grazie alle straordinarie riparazioni questa macchina torna in funzione, e si rivela essere proprio il soldato Rodea. Il robot è senza memoria ma si ritrova, proprio come tanti anni fa, a dover difendere Garuda dall’Impero Naga ancora una volta.
Il gioco fonda il suo gameplay nelle battaglie in aria: Rodea ha la capacità di spiccare enormi balzi in volo e di ritrovarsi così centinaia di metri a distanza dal terreno. Quando è in cielo, il giocatore ha la possibilità di sfruttare vari attacchi del robot in aria contro i nemici, nonché di librarsi velocemente su nel cielo per raggiungere determinati punti del mondo di gioco sfruttando la velocità delle cadute libere.
Ma Rodea ha un tempo massimo in cui può svolazzare, superato il quale perderà tutta l’energia e così una canonica vita.
Il primo approccio al gioco è straniante, perché i comandi risultano essere impacciati. Ci vorrà qualche minuto per capire come fare un salto normale, a differenza del balzo in aria che, per l’appunto, ci proietterà a vari metri dal suolo.
Purtroppo per mirare un nemico da abbattere, come per raggiungere un punto della mappa, si userà lo stick analogico della console, cosa non troppo semplice di primo acchito. Con un po’ di esercizio, questo apparirà più naturale e, conseguentemente, tutto il gioco risulterà più gradevole.
Peccato che la realizzazione tecnica è piuttosto insufficiente: sembra di stare a giocare un gioco destinato al primo Nintendo DS, quando la qualità poligonale era esigua. Sebbene il Nintendo 3DS non sia capace di grossi miracoli computazionali, non è poi così avaro di risorse per presentare modelli poligonali così spogli.
Inoltre anche i rallentamenti si fanno sentire spesso durante il gioco, sebbene non pregiudichino la giocabilità in generale.