Se siete appassionati di horror probabilmente sarete curiosi di vedere il primo slasher movie lituano diretto da Jonas Trukanas.
Datato 2022, il film si intitola Pensive e vede come protagonisti un gruppo di ragazzi intenti a festeggiare come se non ci fosse un domani la fine del loro ciclo di studi (in pratica quello che in Italia è il Diploma di Maturità).
Se non avete mai sentito nominare questo film la cosa è piuttosto normale, perché il lungometraggio è andato in onda pochi giorni fa su Rai 4 per la prima volta in Italia.
Ora lo possiamo trovare comodamente in streaming su RaiPlay, per vederlo nei tempi e nei ritmi da noi preferiti.
Essendo uno slasher movie, Pensive offre un plot che, prima o poi, mostrerà sangue e violenza, in questo caso perpetrate da un killer che si nasconde tra le ridenti campagne ove risiede una baita scelta come luogo di baldoria.
Il posto lo ha rimediato il buon Marcus (Sarunas Rapolas Meliesius), un ragazzo abbastanza timido e dimesso che è irrimediabilmente innamorato della graziosa Brigita (Gabija Bargailaite).
Come capita dall’alba dei tempi, la piacente Brigita al momento è fidanzata con Rimas (Kipras Masislauskas), ragazzo popolare e grande giocatore di basket.
Arrivati sul posto, il gruppo di ragazzi si appresta a festeggiare e dare il peggio di loro, soprattutto quando hanno la malaugurata idea di rovinare alcune stature di legno che si trovano su di un campo.
Queste lugubri creazioni sembra che siano state create da un uomo che ha perso la sua famiglia in un terribile incendio.
Non passerà molto prima che l’assassino mascherato faccia una strage di adolescenti, ma con una metodologia diversa da quella puramente irrazionale e feroce che abbiamo visto in body-count come l’indimenticabile Friday the 13th (Venerdì 13 in Italia).
Sebbene la prima parte il film non offra nulla di così originale, tranne per le modalità di uccisioni dell’assassino, che non opera di nascosto ma si mostra davanti alle sue prede senza remore e le attacca anche quando sono in gruppo, la seconda metà di Pensive è differente.
Non è solo l’atteggiamento del maniaco assassino (e anche le meticolose modalità di uccisione) che differenziano Pensive da decine di altri film del genere, ma soprattutto l’attenzione che la sceneggiatura riserva a Marcus, che attraverso questa orribile esperienza riuscirà a conoscere lati di sé stesso che per troppo tempo sono rimasti celati.
Anche il finale di Pensive è apprezzabile, perché dimostra come il male riservi infinite facce e, alcune di loro, riescano anche a dispensare una strana forma di felicità nell’esistenza di persone abituate a essere sempre dietro le quinte della vita.
Soggetti frustrati che vorrebbero attenzioni e più amore che si ritrovano, magari sporche di sangue e sotto shock, a diventare in un battibaleno quello che volevano essere.
