Dopo che Netflix ha deciso di eliminare il piano base senza pubblicità pochi giorni fa anche in Italia, si torna di nuovo a parlare del più famoso servizio streaming, stavolta per un (ennesimo) aumento dei prezzi.
Aumento che, per ora, riguarda Stati Uniti, Inghilterra e Francia, ma che tra poco tempo sarà attivo anche in Italia.
Per farvi un’idea precisa prezzi alla mano, in America l’abbonamento Base aumenta da 9,99 dollari a 11,99, mentre quello Premium, notoriamente più caro, passa da 19,99 dollari a 22,99 dollari.
Visto che si tratta di dollari, è bene osservare i prezzi attualmente in vigore in Francia, che adotta l’euro.
Il piano Base ora è possibile acquistarlo ad un costo di 10,99 euro mentre quello Premium a 19,99€. Prezzi che, molto probabilmente, saranno piuttosto simili anche in Italia, ove questi piani al momento costano rispettivamente 7,99€ e 17,99€.
Ma questi vertiginosi aumenti sono giustificati dalla qualità del servizio? Una interessante infografica che ci mette a disposizione JustWatch, in cui sono coinvolti i primi 5 servizi di streaming in base alle dimensioni del catalogo e alla qualità generale, mostra dati inaspettati.
Il colosso Netflix si trova solo in quarta posizione per quanto riguarda il giudizio complessivo di film e serie televisive, proprio sopra all’ultima in classifica, Paramount+.
Al primo posto troviamo Disney+ e NOW, mentre in seconda posizione il servizio streaming attualmente più economico: Prime Video.
Le differenze numeriche che caratterizzano i giudizi complessivi, come potete vedere voi stessi, sono marginali, ma resta il fatto che, con i prezzi che Netflix sta gonfiando incredibilmente ultimamente, ci si dovrebbe aspettare una soddisfazione generale degli spettatori ben più alta e che, soprattutto, differisca notevolmente dai noti competitor.
Al momento un dato certo è che il catalogo di Netflix concorre per essere quello più grande in assoluto, una (magra?) consolazione quando presto dovremo mettere mano, ancora una volta, ai portafogli per sostenere i nuovi rincari.
A meno che non vogliate scegliere il piano comprensivo della pubblicità, che Netflix vuole promuovere perché è quello più remunerativo per l’azienda.
L’abbonamento con le interruzioni pubblicitarie è stato ritoccato da Netflix, che lo ha reso ben più appetibile rispetto a mesi fa.