Da un soggetto di Roberto Recchioni e Prodotto da Sky Cinema HD, Lock & Valentine e Sergio Bonelli Editore arriva al cinema Monolith, entusiasmante film che ha come protagonista la macchina più sicura al mondo.

Monolith è un veicolo dalle dimensioni generose e privo di colori. Anche i cerchioni dell’auto sono coperti, per rendere l’automobile una grossa macchia scura che viaggia sulla strada.

La macchina ha la capacità di comunicare grazie ad una sofisticata intelligenza artificiale di nome Lilith, che assicura al conducente tutte le istruzioni ideali per avere il massimo confort, nonché per giovare della guida automatica, sogno di chiunque non voglia sforzarsi a comandare un veicolo tra centinaia di ostacoli differenti, esseri umani compresi.

Basta un semplice comando vocale per permettere a Lilith di gestire tutte le eccitanti features tecnologiche che Monolith permette di sfruttare. Oppure agire sui comandi, rigorosamente touch screen, per rispondere al telefono oppure ad una chiamata video, con un ampio display pronto a mostrare l’interlocutore.

All’interno di questa meraviglia elettronica vi è Sandra e suo figlio David. Il bambino, di pochi anni di vita, sosta sul sedile di dietro, assicurato al suo seggiolino.

Bastano pochi minuti di visione per comprendere pienamente come Sandra abbia ancora estrema nostalgia della sua vita precedente, quella in cui era una cantante di successo piena di emozioni da condividere con i suoi fan.

Nostalgia non significa però ripensamenti: Sandra ama suo figlio, e lo ha voluto fortemente fin dal primo istante che seppe di essere incinta. D’altronde essere madre è una scelta di vita complessa, che abbisogna di qualche tempo per essere accettata fino in fondo.

Il rapporto di Sandra con il compagno non aiuta a darle serenità. Anche il padre di David ha una gloriosa carriera nel campo musicale, e la sua presenza accanto al piccolo è sempre più rara.

Proprio la decisione di andare a trovarlo per fargli una sorpresa sarà il primo gesto che renderà la giornata di Sandra un incubo, con la macchina che rappresenterà il centro del suo orrore.

Una dannata sigaretta consumata dentro Monolith rappresenterà poi l’input principale che trasformerà l’automobile in una gabbia inespugnabile, che avrà come vittima il giovanissimo David.

L’incubo ha inizio quando Sandra rimane ferma in una zona deserta, fuori dalla macchina. Per una serie di orribili coincidenze anche il suo smartphone è dentro l’abitacolo. Sarà proprio questo telefono a dialogare con Monolith, in uno scambio di informazioni elettroniche che avranno come esito finale quello di rendere la macchina assolutamente inespugnabile.

Ora David è tra le fauci roventi di una macchina che soffre i bollenti raggi di sole. La temperatura tende a salire, come suggerisce drammaticamente il display elettronico all’interno dell’automobile.

Questa giovane madre deve lottare contro una tecnologia che vorrebbe essere protettiva ma che sembra sia diventata maligna e portatrice di morte.

Ogni minuto ha un valore immenso per Sandra. Ogni ora potrebbe rappresentare la sopravvivenza o la morte dell’innocente David.

Ma non c’è niente di più risoluto e combattivo di una madre che vuole proteggere il proprio figlio.

Monolith è un film estremamente valido. A partire dalla sua idea originale, che sceglie la tecnologia come protagonista di un canovaccio narrativo, fino alla rappresentazione realista e toccante di Sandra e dei suoi sentimenti così contrastanti, il film riesce a coinvolgere in pieno lo spettatore.

Sarà difficile digerire le scene in cui David apparirà provato dalla mancanza di ossigeno, come quelle in cui l’angosciata Sandra, soffocata dai suoi sensi di colpa, pensa a tutto pur di salvare il suo unico figlio.

Anche l’ambiente mette a dura prova la donna: oltre alle temperature così estreme compare anche una belva feroce: questa fiera vuole sbranarla e  sembra quasi rappresenti l’ultimo baluardo per superare  i demoni interiori di Sandra e renderla così, agli occhi di David, non più una donna ma unicamente una mamma.

Sandra si affanna, si ferisce e brucia la sua pelle a contatto con Monolith, con una colonna sonora che riesce pienamente ad esaltare le emozioni ed il dolore interiore della donna.

Era dai tempi di Duel, oppure di Christine la macchina infernale, che il cinema non offriva un film con un veicolo che potesse rappresentare un pericolo così pungente per un essere umano, con la differenza sostanziale che Monolith non vuole, in realtà, nuocere a nessuno.

Il cammino della protagonista sembra non possa avere un lieto fine. Ma la sceneggiatura riesce, con non poca maestria, a ribaltare alcuni concetti che risultavano fin troppo definiti agli occhi dello spettatore.

Se in principio la smisurata tecnologia di questa auto poteva essere demonizzata durante la visione della lotta di Sandra contro il nero mostro di metallo, tutto ad un tratto sembra avere una dimensione differente.

E se alcune convinzioni di chi partecipa alla visione del film vacillano, rimane comunque la certezza di una cosa: andate pure a vedere il film al cinema, non ve ne pentirete assolutamente.

Dove vedere Monolith
COMMENTO
Era dai tempi di Duel, oppure di Christine la macchina infernale, che il cinema non offriva un film con un veicolo che potesse rappresentare un pericolo così pungente per un essere umano, con la differenza sostanziale che Monolith non vuole, in realtà, nuocere a nessuno.
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Dopo la visione di “Grosso Guaio a Chinatown” a 10 anni, la mia più grande passione è diventata il cinema. Poco dopo gli adorati schiacciapensieri vengono surclassati dall'arrivo di un computer di nome “ZX Spectrum”. Scatta così l’amore per i videogiochi e la tecnologia. E le serie TV? Quelle ci sono sempre state, da "Il mio amico Arnold" fino a "Happy Days".
monolith-recensioneDa un soggetto di Roberto Recchioni e Prodotto da Sky Cinema HD, Lock & Valentine e Sergio Bonelli Editore arriva al cinema Monolith, entusiasmante film che ha come protagonista la macchina più sicura al mondo. Monolith è un veicolo dalle dimensioni generose e privo di colori....