Marco D’Amore e Salvatore Esposito, la copertina di Rolling Stone li immortala in un bacio

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La loro relazione è sempre stata fra le più intense e appassionanti che il mondo della serialità ricordi.

Ciro Di Marzio e Genny Savastano, l’orfano Immortale e il principe – e poi re – di Secondigliano, per quattro stagioni di Gomorra – La Serie, la serie Sky Original da stasera 19 novembre su Sky e NOW con la stagione finale, sono stati uniti come fratelli e si sono fatti la guerra come nemici giurati, si sono amati e si sono quasi uccisi (e a più riprese).

Il loro rapporto tormentato è andato di pari passo col maturare dell’amicizia fra i due rispettivi attori, Marco D’Amore e Salvatore Esposito, che a suggellare la fine dell’esperienza che li ha fatti conoscere e che ha cambiato la loro vita sono i protagonisti dell’iconica coverstory di Rolling Stone.

Uno scatto di Marco Ghidelli su uno sfondo nero su cui si stagliano i profili di Marco D’Amore e Salvatore Esposito, uniti in un attesissimo bacio appassionato, simbolo di una storia, quella dei loro personaggi, che è stata a (quasi) tutti gli effetti una storia d’amore e di un’amicizia, che li unisce ormai da anni nella vita fuori dal set e che ha inciso profondamente addirittura sui copioni della serie.

Non soracconta Marco D’Amorein quante altre esperienze televisive o cinematografiche sia successo che la chimica tra due attori abbia così radicalmente cambiato il corso della scrittura”.

Il personaggio di Gennycontinuaal termine della prima stagione sarebbe dovuto morire. Quando gli autori hanno notato la scintilla che scoccava tra di noi quando andavamo in scena, si sono riuniti e hanno cambiato la storia”.

Per Salvatore Esposito, “in questa foto c’è quello che sarebbero stati Ciro e Genny in un’altra dimensione, se non fossero stati condannati ai loro ruoli, o se avessero avuto la forza di reagire al loro vissuto. Un personaggio come quello di Genny, del resto, mostra il suo barlume di umanità, spensieratezza e fragilità soprattutto con Ciro. Il resto del mondo vede in lui solo il mostro capace di uccidere a mani nude”.