M3gan e la profezia cinematografica delle bambole dotate di intelligenza artificiale

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Conoscete per caso M3gan, il film diretto da Gerard Johnstone che racconta di una particolare bambola che intrattiene un profondo rapporto di amicizia con Cady, una sfortunata bambina da poco rimasta orfana?

Probabilmente tutti i cultori dei thriller psicologici oppure dei film horror del filone tipico delle “bambole assassine” lo avranno già visto.

Pur non essendo un lungometraggio irrinunciabile, M3gan riesce comunque ad intrattenere contando su tematiche curiose e offrendo alcune scene emozionanti.

Ma adesso non vogliamo parlare della qualità del film, bensì del ruolo della particolare protagonista, che in tempi di ChatGPT e di intelligenza artificiale (IA) potrebbe offrire diverse considerazioni illuminanti.

Pensando a M3gan, ogni cultore dei film di paura penserebbe a Chucky, bambola protagonista di una nutrita serie di film anni ottanta in cui, dopo essere stata posseduta dallo spirito di un serial killer, si dilettava a uccidere e massacrare poveri innocenti.

Niente di più sbagliato, perchè M3gan è un prodotto tecnologicamente raffinato rispetto al piccolo e burbero Chucky, visto che può contare su di una incredibile intelligenza artificiale che le permette di interagire con il prossimo alla stregua di un essere umano.

E qua entra in ballo l’annosa questione dell’IA, che potrebbe, in futuro, essere implementata anche all’interno di queste moderne bambole per chiacchierare con i loro interlocutori umani, proprio come ora facciamo attraverso la chat di ChatGPT all’interno del motore di ricerca Bing di Microsoft.

Sebbene l’ipotesi possa essere alquanto remota al giorno d’oggi, in quanto in Italia siamo impegnati a denigrare e demonizzare l’intelligenza artificiale sottolineando come questa porterà alla fine del mondo (anche se pare che risultiamo i più grandi fruitori del servizio), il film di Gerard Johnstone potrebbe apparire, in parte, profetico.

Non facendo caso al lato “horror” e meno stimolante della pellicola, che mostra M3gan come un’assassina fin troppo attaccata alla bambina con la quale è diventata amica, il film mostra anche come questo incrediible giocattolo possa aiutare Cady a superare il trauma della perdita dei suoi genitori, il tutto attraverso la costante compagnia e il conforto di questo straordinario giocattolo.

Certo, è assurdo pensare che in futuro potrebbe servire solo un supporto emotivo del genere per arginare e superare un dolore enorme come questo, ma osservando le vicende raccontate nel film di certo è possibile cogliere alcuni spunti che appaiono certamente profetici e interessanti.

Proprio pensando all’intelligenza artificiale che possa aiutare le persone ad avere una vita migliore, CoachHub, azienda specializzata nel coaching, ha presentato AIMY, un career coach basato su sull’intelligenza artificiale, a riprova di come l’IA possa essere un validissimo alleato per gestire molte mansioni, anche quelle rivolte al benessere psicologico ed emotivo.

Il futuro, a quanto pare, non è molto distante e presto avremo a che fare sempre di più con rapporti conversazionali gestiti con intelocutori artificiali. Chissà che questi molto presto non riescano a sviluppare sentimenti umani credibili che, purtroppo, di questi tempi non si ravvisano molto spesso osservando quello che succede nel mondo ad opera di esseri cosiddetti umani.

Dove vedere M3gan