Nel 2021 abbiamo assistito alla trasposizione televisiva dell’appassionante graphic novel di Joe Hill e Gabriel Rodriguez intitolata Locke & Key.
Il fumetto ha come protagonista la famiglia Locke, che da anni è custode di una serie di chiavi magiche, ognuna delle quali riserva poteri e capacità sovrumane a chi le possiede. Un plot del genere era perfetto per diventare una serie televisiva, che grazie a Netflix è diventata realtà.
Con l’ausilio di effetti speciali gli appassionati dell’opera di Hill e Rodriguez hanno potuto vedere gli effetti di questi potenti oggetti, che hanno capacità incredibili come separare l’anima dal corpo, oppure permettere letteralmente di entrare nella testa di qualcuno.
La serie ha avuto un ottimo riscontro di pubblico, che ha permesso a Netflix di dare un seguito alle vicissitudini dei Locke.
C’ERA UNA VOLTA LA KEYHOUSE
Come ben sapranno tutti coloro che hanno seguito la prima stagione dello show Netflix, la famiglia Locke purtroppo ha dovuto subire la perdita del pater familias Rendell Locke (Bill Heck).
La moglie Nina (Darby Stanchfield) e i suoi figli Tyler (Connor Jessup) , Kinsey (Emilia Jones) e Bode (Jackson Robert Scott), per cambiare vita e cercare di lasciarsi questa grossa sofferenza alle spalle, decidono di trasferirsi nella casa dei loro antenati, la Keyhouse.
Proprio questa suggestiva magione sarà l’epicentro di tutti gli avvenimenti fantastici che coinvolgeranno Tyler, Kinsey e Bode, perché la casa ospita numerose chiavi che aprono le porte ad inimmaginabili e straordinari poteri.
I figli di Nina, durante la prima stagione, rimangono di primo acchito attoniti di fronte a queste scoperte, ma poco a poco riescono a gestire questi magici ritrovamenti e a combattere così Dodge (Laysla De Oliveira), un demone che anni prima era in qualche modo legato a Rendell.
La puntata finale della prima stagione non concludeva affatto le avventure dei figli di Randall e Nina e offriva un colpo di scena che chiaramente faceva da apripista ad altri avvenimenti che sarebbero stati approfonditi nella seconda serie di puntate.
E’ TEMPO DI CRESCERE
Sono ambientate nel passato le prime scene a cui assistiamo durante la prima puntata della seconda stagione di Locke & Key.
Un personaggio dall’animo crudele fa per caso la conoscenza dell’enorme porta che conduce al regno dei demoni, quella dalla quale fuoriescono tutti quei piccoli e letali pezzi di metallo nero che permettono di trasformare un essere umano in una creatura demoniaca.
Questa losca figura ovviamente avrà a che fare con le nuove avventure dei Locke e permetterà di farci conoscere moltissimi dettagli riguardo la creazione e la nascita di queste portentosi chiavi dagli straordinari poteri.
Tyler, Kinsey e Bode durante le primissime puntate si accostano a queste chiavi magiche con un atteggiamento meramente ludico. Soprattutto Bode, il più piccolo dei fratelli, spesso si diletta nello sfruttare il potere di questi oggetti proprio come farebbe con un giocattolo.
D’altronde tutti loro sono certi che la minaccia di Dodge oramai appartenga al passato, ignari del fatto che questo acerrimo nemico non sia stato eliminato in alcun modo ma, anzi, si sia insinuato nella quotidianità prendendo le sembianze di un loro caro amico.
Non passerà molto tempo prima che tutti capiscano che un nuovo pericolo stia minacciando la loro famiglia, approfittando di un comportamento subdolo che permette di rubare l’identità di un’altra persona.
Proprio questi nuovi problemi rappresenteranno il motivo principale affinché il piccolo Bode, sua sorella Kinsey e il fratello Tyler si rendano perfettamente conto di come ora siano loro gli unici custodi delle chiavi.
IL MONDO DELLA MAGIA NON E’ FATTO PER GLI ADULTI
Una caratteristica curiosa e divertente di Locke & Key era quella di snobbare letteralmente la figura degli adulti dalle vicissitudini che contemplavano l’uso della magia.
Tutte le caratteristiche straordinarie che coinvolgevano le chiavi potevano essere gestite solamente da coloro che non avevano ancora compiuto 18 anni. Se un adulto avesse visto e partecipato alle azioni di una chiave, poco tempo dopo avrebbe rimosso automaticamente dai ricordi questi avvenimenti.
Proprio per questo Nina e le altre persone non più così giovani in Locke & Key fungono da meri spettatori degli eventi che intercorrono all’interno delle enormi stanze della Keyhouse.
Durante questa seconda stagione ci saranno alcune eccezioni, utili perché vengano introdotti alcuni personaggi in ruoli inediti che saranno fondamentali per ricostruire il passato di Rendell Locke.
Anche se i grandi non potranno accostarsi alle pratiche magiche, non è detto che anche loro non facciano parte di avvenimenti cruciali per il proseguo del racconto della serie Netflix.
Nina farà la conoscenza di Josh Bennett (Brendan Hines), un uomo estremamente appassionato della storia dei Locke e di tutto il loro misterioso passato.
Sempre in tema di personaggi, è da sottolineare come finalmente in questa seconda stagione si delinei una identità narrativa a Duncan Locke (Aaron Ashmore), fratello di Rendell.
Dopo essere apparso in poche scene durante la prima tranche di puntate, Duncan è pronto per dare manforte ai suoi nipoti e a rappresentare per loro l’ancora di salvezza per fronteggiare il male rappresentato da Dodge.
UNO SPETTACOLO RIDIMENSIONATO
Locke & Key durante la prima stagione offriva un racconto decisamente divertente e a tratti spettacolare. La scoperta di tutte le numerose chiavi nascoste dentro la casa e la conseguente rivelazione di nuovi poteri associati ad esse erano avvenimenti forieri di grande intrattenimento.
In questa nuova stagione ovviamente gli spettatori già sono a conoscenza della magia di alcune chiavi e questo fa diminuire l’effetto novità.
Ma non disperate, perché comunque anche durante queste puntate vi sarà la possibilità di conoscere nuove scoperte tra le mura di Keyhouse, scoperte magiche che mostreranno altri fantasiosi e incredibili usi di questi particolari pezzi di ferro.
Se la fantasia caratterizza ancora gran parte della sceneggiatura di questa nuova stagione, purtroppo quello che manca è una direzione registica che punti al pathos e alla spettacolarizzazione di molte scene.
Locke & Key in questa seconda stagione rinuncia all’uso di molti effetti speciali per concentrarsi su di un racconto che preveda soprattutto la messa in scena di siparietti drammatici che permettano ai Locke di maturare un atteggiamento ben più saggio, ideale per renderli i futuri sorveglianti di questi oggetti dall’immenso potere.
Dopo aver finito la seconda stagione di Locke & Key rimane una sensazione di generale appagamento per quanto riguarda la partecipazione ad avvenimenti che descrivono con perizia la nascita di queste famigerate chiavi magiche, ma rimane una sensazione di vuoto riguardo ad alcune vicende chiave che vengono risolte e chiuse con eccessiva fretta e superficialità.