Ispirata ad un fatto di cronaca reale che coinvolgeva adolescenti che abitavano nel famoso quartiere Parioli di Roma, Baby è una serie televisiva tutta italiana che vuole raccontare le esperienze di ragazzi che, apparentemente, sembra che abbiano tutto dalla vita.

Abitare in una casa lussuosa e poter godere di una situazione economica invidiabile non sembra essere la ricetta della felicità, perché i giovani protagonisti di Baby hanno delle grosse mancanze affettive. Sono feriti nell’anima a causa delle famiglie in cui vivono, completamente prive di quelle attenzioni e quell’affetto verso i figli che dovrebbero essere l’imperativo per essere felici.

CHIARA E LUDOVICA: DUE ANIME DISTANTI CHE SI INCONTRANO IN UN’AMICIZIA

Chiara (Benedetta Porcoroli) è la classica ragazza acqua e sapone verso cui ogni genitore potrebbe nutrire estrema fiducia. La ragazza ama praticare l’atletica durante le ore di educazione fisica della scuola ed ha un solido rapporto di amicizia con Camilla (Chabeli Sastre Gonzalez).

Ma non tutta la sua vita è all’insegna della serenità, a partire dalla sua relazione clandestina con Niccolò (Lorenzo Zurzolo). Niccolò è il fratello di Camilla, ignara della loro unione;  un segreto che potrebbe minare il rapporto con la sua amica del cuore.

Ludovica (Alice Pagani) è una ragazza ribelle che (sembra) non avere a cuore le critiche dei suoi coetanei. Ludovica ama vivere la sua vita sentimentale e sessuale con estrema libertà, anche se i suoi compagni la prendono di mira per il suo atteggiamento disinibito e soprattutto dopo che un video intimo di Ludovica con un ragazzo è diventato di pubblico dominio.

Chiara e Ludovica sembrano due persone così differenti, ma in realtà hanno tanti punti in comune, a partire dalla loro fragile situazione familiare. I genitori di Chiara hanno un rapporto oramai eroso, mentre Ludovica vive con la madre, che sembra non avere a cuore le esigenze della figlia ed ama intraprendere relazioni con uomini ben più giovani di lei.

Damiano (Riccardo Mandolini) nato e cresciuto nella periferia di Roma, è costretto a trasferirsi ai Parioli. Ha lasciato tutto dietro di sé ed ora vive in un mondo che non gli appartiene.

DAMIANO: UN RAGAZZO CHE NON HA NULLA DA SPARTIRE CON I QUARTIERI ALTI DI ROMA

Damiano (Riccardo Mandolini) è un personaggio combattuto e con una situazione di vita molto complessa. Fino a pochi giorni prima il ragazzo ha vissuto nella periferia romana. Ora sua madre purtroppo non c’è più, ed è costretto a vivere ai Parioli con il padre ambasciatore.

Una vita del tutto differente, e soprattutto una scuola che lo costringe ad assumere un atteggiamento ben lontano dalla sua vera personalità. Il completo che deve indossare Damiano non riassume per niente il suo vero ego, fatto di un adolescente che ama la semplicità ed odia apparire come un ricco figlio di papà.

Il suo incontro con Chiara, Camilla e Ludovica farà nascere un importante capitolo della sua vita, un capitolo che parlerà della sua voglia di riscattarsi agli occhi di quegli odiosi “pariolini” con la puzza sotto al naso. Ma non solo, perché dietro alle belle macchine ed ai vestiti costosi, potrebbero esserci anche l’amore e l’amicizia.

L’IMPORTANZA DI UNA FAMIGLIA SOLIDA

Baby è una serie televisiva che non ha alcuna voglia di esprimere giudizi riguardo la condotta di questi adolescenti, che intraprendono una strada di vita alquanto rischiosa e decisamente inappropriata per dei giovani che non hanno alcun problema economico.

La sceneggiatura vuole svelare in modo acritico le differenti motivazioni che portano questi ragazzi ad assumere un ruolo che mai avrebbero pensato di ricoprire. Non saranno gli amori spezzati, oppure le cocenti delusioni di un’amicizia che credevano diversa a rendere questi teenager degli adulti che si trovano nei guai.

Il problema è banale, ma sempre gravoso. Sono le famiglie dei protagonisti a far naufragare le loro vite. La madre di Damiano non c’è più, ed il padre ambasciatore nei pochi momenti liberi non sa nemmeno quale sia il vero carattere del figlio.

Monica (Claudia Pandolfi) ora è la sua matrigna. La donna in qualche modo vorrebbe orientare suo marito verso la giusta via affettiva per riconquistare un figlio abbandonato quando era piccolo. Ma anche lei naviga a vista nella sua vita, intenta a schivare le enormi onde rappresentate dalle sue cocenti delusioni, che non le hanno permesso di diventare una grande atleta a causa di un incidente.

Chiara vive con i suoi genitori separati in casa. I due sono distanti chilometri dalle sue vere esigenze adolescenziali, che travalicano il desiderio dell’ultimo abito alla moda oppure il costoso modello di smartphone. La sua maschera da “brava ragazza” sta per essere dismessa, aiutata dalla nuova amica Ludovica, che sa come stimolare l’anima ribelle di Chiara, da sempre sopita perché sommersa dalle decine di regole che la fanno apparire come una ragazza educata ed impeccabile.

Ludovica è un’anima in pena, che non ha alcun riscontro affettivo nella sua casa vuota, riempita solo da lei e da sua madre Simonetta (Isabella Ferrari). Suo padre da tempo se n’è andato di casa. Simonetta ama fingere a sé stessa di essere ancora giovane, e vuole convincersi di ciò frequentando uomini giovani, che spesso la usano per approfittare delle sue laute finanze.

Nella foto: Ludovica (Alice Pagani) e Chiara (Benedetta Porcaroli)
Credit: Francesco Berardinelli/Netflix

L’UNIONE RENDE FORTI

I tre protagonisti principali di Baby si incontrano e riescono ad unire in qualche modo le loro disordinate vite, per cercare di intraprendere un’amicizia che possa rendere i loro traumi meno gravosi.

Le strade di Chiara e Ludovica saranno contraddistinte da incontri poco raccomandabili. Chiara e Ludovica amano frequentare un locale notturno di proprietà di un uomo di nome Saverio (Paolo Calabresi).

Saverio rappresenterà il più classico dei “lupi cattivi”, che trascinerà le due amiche in situazioni ambigue e moralmente inaccettabili.  La sua tana, la famosa discoteca romana, è solo un pretesto per racimolare giovani ed inesperte donne che possano dare un senso al suo nuovo business.

Ma vi è altro nella sordida vita di Saverio, compresa la droga. Gli stupefacenti richiameranno anche il personaggio di Damiano nella tana dei lupi travestiti da esseri umani, rendendo tutta la faccenda molto pericolosa per tutti e tre.

Questa sarà la vicenda che accomunerà Chiara, Ludovica e Damiano. Attorno a loro un universo di delusioni, disattenzioni e verità malcelate che comporranno tutta la sceneggiatura di Baby.

Dove vedere Baby
COMMENTO
Da un brutto fatto di cronaca nasce una buona serie televisiva, che riesce a raccontare in modo naturale, sacrificando volgarità e colpi di scena inadatti allo script, la vita di questi giovani che debbono crescere troppo in fretta per mancanza di amore. Le sei puntate scorrono veloci per lo spettatore, incuriosito dalla vita e dai dolori che questi giovani devono patire all’interno delle loro case dorate ma svuotate di amore. I giovani attori recitano bene e riescono a far trapelare i loro sentimenti contrastanti anche tramite le espressioni del loro viso, spesso rigato da lacrime amare. Gli occhi di Ludovica sembra che chiedano un po’ di amore, mentre il dolce viso di Chiara nasconde un mal di vita causato dalla sua famiglia non più unita. E poi c’è Damiano, che deve fare la parte (riuscita anch’essa) di giovane un po’ bullo con la calata romana che prima viveva nella periferia romana. Ma non ci sono solo loro a dare vita alla storia: Camilla è una ragazza forse troppo matura per i suoi coetanei, e suo fratello Niccolò il classico giovane figlio scapestrato di un padre e di una madre anch’essi troppo spesso fuori casa per lavoro. E c’è spazio anche per affrontare il tema dell’omosessualità, mostrando scene di vita di un ragazzo che con una fermezza prima impensabile per lui riesce a comunicare a suo padre il suo vero orientamento sessuale. Una serie riuscita quella di Baby, che sa dare, aiutato da una ricca colonna sonora composta da decine di brani, un volto dolce amaro alla più famosa (e controversa) zona di Roma: quel quartiere Parioli che sotto la ricchezza nasconde fin troppi segreti inconfessabili.
7.8
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Dopo la visione di “Grosso Guaio a Chinatown” a 10 anni, la mia più grande passione è diventata il cinema. Poco dopo gli adorati schiacciapensieri vengono surclassati dall'arrivo di un computer di nome “ZX Spectrum”. Scatta così l’amore per i videogiochi e la tecnologia. E le serie TV? Quelle ci sono sempre state, da "Il mio amico Arnold" fino a "Happy Days".
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