Può una persona cambiare completamente carattere e atteggiamento a causa di un avvenimento traumatico? La risposta è tristemente affermativa.

Tony (Ricky Gervais) è un uomo che, apparentemente, sembra avere una vita perfetta: sposato felicemente con Lisa (Kerry Godliman) e in compagnia di un affettuoso cane, l’uomo gode di ogni minuto passato con sua moglie, anche solo per vedere un banale film oppure  bere un bicchiere di vino.

La loro è una coppia sorretta non solo da amore ma anche da un profonda intesa; oltre ad essere due coniugi, Lisa e Tony sono anche due amici, che spesso amano ridere di scherzi da burloni che soprattutto Tony ama fare alla moglie.

Una relazione assolutamente riuscita, che però è destinata a rompersi non per cause sentimentali ma naturali, quando la morte, travestita da cancro al seno, bussa alla porta di Lisa e decide di portarla via a Tony.

UNA VITA DISTRUTTA, UN UOMO DIVERSO

La morte di Lisa ha stravolto tutta la vita di Tony, che si ritrova senza la sua allegra e ridanciana metà a passare i suoi giorni dentro una casa fin troppo vuota.

D’altronde i due hanno deciso, volontariamente, di non avere figli, e ora le stanze della loro casa riecheggiano di un silenzio soffocante, rotto solo dall’abbaio del loro cane che prontamente chiede di mangiare oppure di fare una passeggiata.

Tony ha il cuore distrutto, e sceglie di cambiare completamente atteggiamento verso la vita, vista ora come un susseguirsi di giornate senza colore e uguali a sé stesse, in compagnia di persone di cui a Tony non importa più molto.

La sua ora è una vita nuova, all’insegna di un comportamento prettamente liberale e privo di autocensura verso i comportamenti inopportuni degli altri, che è pronto a sottolineare servendosi anche di parole pesanti e offensive.

A CHE PUNTO SIAMO?

La prima stagione di After Life era tutta dedita a descrivere, servendosi di humour nero, l’enorme abisso emotivo in cui il povero Tony versava.

Molte giornate Tony le passa a vedere diversi video registrati di alcuni momenti della sua vita con Lisa, unico modo per rivedere sua moglie e così alimentare la sua infinita nostalgia.

La sceneggiatura della serie TV vuole chiaramente gestire il dolore di Tony con piglio comico, soprattutto mostrando nuove e curiose persone che entrano nella vita del protagonista, che rimane comunque restio a farsi nuovi amici.

Ma Tony in fin dei conti, prima della prematura dipartita della moglie, era un sorridente bravo ragazzo, e non è facile diventare un uomo così differente dalla sua vera natura.

Con enorme fatica, e soprattutto cercando di non reprimere i suoi sentimenti parlandone con i suoi amici e colleghi più cari, Tony in qualche modo riesce, parzialmente, a togliersi di dosso quell’alone di disfattismo esistenziale, che nei momenti più bui lo ha portato anche a pensare al suicidio.

SI RICOMINCIA AD AMARE NELLA NUOVA STAGIONE?

Non è così facile per Tony iniziare di nuovo a ridere e, soprattutto, pensare a creare un futuro legame con una nuova donna.

Il fantasma di Lisa è sempre l’ombra di sé stesso, e il suo stesso psicologo (un essere umano di dubbio gusto) non sembra giovare all’atteggiamento di Tony.

La nuova stagione quindi si apre con lo stesso leif motiv della prima, ovvero con la presenza di un Tony si rinnovato e molto più clemente verso gli altri, ma ancora ostaggio del suo dolore e della sua cronica convinzione che una donna come  Lisa non potrà mai trovarla.

L’incontro con Emma (Ashley Jensen), dolce e simpatica infermiera della casa di riposo dove vive il padre di Tony, sicuramente ha incrinato in parte la corazza che ricopre il cuore di Tony, aprendo la possibilità di godere alcuni siparietti sentimentali ben orchestrati all’interno della nuova stagione.

Ma After Life nella nuova stagione presenta, proprio come la vita vera, un susseguirsi di eventi inaspettati e privi di un vero e proprio equilibrio.

Tony sarà, suo malgrado, sempre vittima delle sue oscillazioni umorali, che spesso vanificheranno le sue buone intenzioni.

Per fortuna anche in queste nuove puntate avremo il piacere di rincontrare Anne (Penelope Wilton), nuova amica e faro esistenziale di Tony, che con le sue chiacchierate davanti alla tomba del marito morto avrà spesso la capacità di far rinsavire il disperato uomo.

Nuovi personaggi alimenteranno il palco esistenziale di Tony e vecchie conoscenze rinsalderanno in qualche modo il loro rapporto con l’uomo, presentando così un plot generale molto più ricco e stimolante rispetto a quello proposto nella prima stagione, presentando inoltre una convincente continuità narrativa a tutta la storia.

Una storia caratterizzata ancora da numerose lamentele di Tony e dalla gratificante disanima che ha come oggetto l’eccezionalità della sua Lisa, ma sicuramente più ricca di sfumature ed eventi che fungono non solo da colpi di scena ma anche da naturale preludio per mostrare un personaggio in continua evoluzione.

Dove vedere After Life
COMMENTO
Torna la divertente autocommiserazione di Tony in After Life con la seconda stagione, stavolta caratterizzata da diversi eventi che lo costringeranno a fare i conti con il proprio carattere e soprattutto le sue criticità comportamentali, che non possono più costringerlo ad essere un uomo che non è mai stato. La seconda stagione di Afer Life è un perfetto continuum della prima, e racconta ancora del viaggio verso il rinnovo spirituale e caratteriale di Tony, al momento in fase di stallo a causa della perdita di Lisa. Anche in questa nuova stagione si conferma una sceneggiatura che non esagera mai nelle stravaganze di Tony, ma che sapientemente riesce a dipingere il ritratto di un uomo in fin dei conti gentile e sensibile, ma che si maschera da burbero senza peli sulla lingua per cercare di soffocare il suo dolore. Si riconfermano molti personaggi della prima stagione, sempre tratteggiati perfettamente nella loro inusuale personalità e nella loro adorabile imperfezione umana. Ma After Life non vuole in alcun modo giudicare nessuno per il suo comportamento o per le sue azioni. La totale mancanza di pregiudizi che pervade la personalità di Tony continua ad affascinare, e rende il personaggio sicuramente divertente e con un forte spessore.
7.2
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Dopo la visione di “Grosso Guaio a Chinatown” a 10 anni, la mia più grande passione è diventata il cinema. Poco dopo gli adorati schiacciapensieri vengono surclassati dall'arrivo di un computer di nome “ZX Spectrum”. Scatta così l’amore per i videogiochi e la tecnologia. E le serie TV? Quelle ci sono sempre state, da "Il mio amico Arnold" fino a "Happy Days".
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