Riuscite a immaginare un mondo alternativo senza la musica dei Beatles? Brani che hanno fatto la storia della discografia come Yesterday, Let it Be oppure He Comes the Sun sarebbero impossibili da ascoltare, perché John Lennon, Paul McCartney, George Harrison e Ringo Starr non si sono mai incontrati.
Una realtà piuttosto triste e curiosa, scevra di tutte quelle fortissime emozioni che la musica del gruppo inglese più famoso al mondo ha trasmesso grazie al loro talento.
Yesterday, ultimo film di Danny Boyle, vuole raccontare proprio una storia del genere. Da un momento all’altro il mondo va in corto circuito e l’elettricità si interrompe.
Pochi secondi fanno si che la realtà come noi la conoscevamo in un certo senso si riavvii quasi del tutto identica a come la conoscevamo, tranne per diversi particolari.
Torna tutto come prima. O quasi. Il mondo intero non conosce i famosi musicisti, proprio come se non fossero mai esistiti. Tutti tranne Jack, un cantautore che cerca da anni fortuna nell’ambito musicale.
CHIEDI CHI ERANO I BEATLES
Una bella fortuna per Jack, che dopo essersi ripreso dallo shock si fa carico dell’enorme responsabilità di far conoscere tutto il patrimonio artistico dei Beatles, avendo così la possibilità di diventare ricco e famoso.
Yesterday è una commedia con sfumature fantastiche che riesce con successo a comunicare come la musica, quella scritta con talento e amore, non abbia alcuna data di scadenza e riesca in qualsiasi periodo storico ad emozionare.
Ambientato ai giorni nostri, il film ha come protagonisti personaggi che subiscono tutti gli effetti della crisi economica e dell’instabilità lavorativa.
Jack sono anni che cerca, inutilmente, di sfondare nell’ambito musicale. Per guadagnare qualcosa, lavora part-time in un supermercato con un falso sorriso che però sembra piacere ai clienti. Supportato dall’affetto della sua amica Ellie, che si tiene stretta il suo lavoro di insegnante, è tentato di abbandonare il suo sogno melodico nel cassetto.
Anche altri amici sembrano non avere grossi piani per il futuro, soprattutto un suo caro amico troppo amante dell’alcool che non riesce a tenersi neanche il lavoro più semplice.
Ma il film non vuole drammatizzare in alcun modo queste situazioni: la leggerezza del racconto cinematografico permette allo spettatore di immedesimarsi nel migliore dei modi in questa adorabile rappresentazione della classe medio-bassa inglese, che riesce a creare un siparietto decisamente credibile e simpatico.
ALL YOU NEED IS LOVE
Yesterday non è solo un film leggero dalla curiosa sceneggiatura. Il plot presenta anche una vena romantica, che si esplicherà non solo nell’amore di Jack per la musica.
Diventando agli occhi di tutto il mondo un ragazzo geniale che suona canzoni come Hey Jude, Jack riuscirà a capire, attraverso le reinventate note musicali dei Beatles, il suo rapporto con tante persone importanti della sua vita.
Il film di Boyle comunica con successo, e senza una forzata retorica, alcuni importanti concetti riguardanti il valore della musica e di come il denaro possa trasformare splendide note musicali in sordidi pezzi di carta utili solo a rinvigorire la voglia di potere degli esseri umani.
I manager, una volta che adocchiano la musica del protagonista di Yesterday, come rapaci hanno il desiderio di spremere il (fallace) talento di Jack per guadagnare soldi a palate e potersi permettere nuove, inutili, ville lussuose.
Sebbene Yesterday per i più cinici possa essere giudicato solo come una melensa favola cinematografica, in tempi come questi, dove anche al cinema spadroneggia la voglia di mostrare solo l’aspra realtà, una sceneggiatura come questa ha il grande potere di fare sognare e, soprattutto, accendere emozioni positive una volta usciti dalla sala.