Non deve essere facile avere come desiderio quello di diventare un grande chef e vivere nella Terra dei Surgelati, un freddo mondo dove tutto il cibo è congelato. Ogni cosa commestibile si assomiglia perché fredda e, soprattutto, priva di sapore.

Il sogno comune di Waffles e Mochi, due cari amici, sembra essere destinato a morire e restare per sempre in un cassetto. A meno che i due non decidano di partire per altri luoghi, dove non è insolito cucinare decine di cibi diversi con l’ausilio di numerose ricette.

Il posto migliore dove scovare una enorme selezione di alimenti è un supermercato, dove i nostri due protagonisti riescono a trovare lavoro come dipendenti. Ad augurargli un caloroso benvenuto è la signora Obama, affabile e sorridente proprietaria del supermarket.

Sembra proprio che Waffles e Mochi ora possano iniziare a conoscere i numerosi ingredienti che permettono di preparare centinaia di piatti diversi, a seconda della cultura del luogo che andranno a visitare.

Inizia così un lungo viaggio verso terre lontane in cui ogni ricetta culinaria è una vera e propria espressione degli usi e i costumi di ogni popolo.

Per raggiungere questi posti remoti Waffles e Mochi si serviranno di Magicarrello, un carrello della spesa speciale che sa volare e raggiungere qualsiasi parte del mondo.

DUE INSOLITE CREATURE

La nuova serie prescolare Netflix  Waffles + Mochi, prodotta da Higher Ground, casa di produzione di Barack e Michelle Obama, fin dai primi istanti risulta essere originale e creativa.

A cominciare dai due buffi protagonisti, che richiamano alla mente i divertenti show dei Muppet per come sono stati strutturati. Il pupazzo di Waffles è una creatura nata da un uomo delle nevi e un Waffle, proprio il dolce tipico francese.

Le sue fattezze d’altronde rispecchiano bene i suoi natali: il suo corpo è ricoperto da un folto pelo bianco, mentre sulla pancia campeggia un enorme Waffle; anche le orecchie richiamano le fattezze del dolce, perché rotonde proprio come quelle della golosa cialda.

Mochi invece è una tenera e morbida pallina rosa con gli occhi e la bocca, che parla in una lingua indecifrabile per noi umani, ma che invece è compresa benissimo dal suo migliore amico.

Le sue origini sembrano misteriose, ma in seguito potrete conoscerle dettagliatamente durante un episodio, di cui ovviamente non svelerò ulteriori dettagli per non rovinare il divertimento.

CUCINA FA RIMA CON AMORE E CULTURA

Il tema principale della serie Netflix è la cucina, ma non solo. Protagonista di ogni episodio è un ingrediente specifico, gancio narrativo che permetterà di approfondire vari aspetti che lo coinvolgono, in primis le ricette culinarie.

Partendo da queste tematiche, Waffles + Mochi non solo mostrerà la storia e gli aneddoti più curiosi di verdure, frutti e carboidrati, ma offrirà anche interviste a noti chef; spesso durante ogni puntata faranno capolino anche attori famosi, che parteciperanno attivamente alle avventure dei nostri cuochi in erba.

La sceneggiatura di Waffles + Mochi è molto varia, perché oltre a imbastire siparietti divertenti con personaggi estrosi e fantasiosi (scope e scaffali parlanti saranno all’ordine del giorno all’interno del supermercato), offrirà anche l’occasione per descrivere parte della cultura dei diversi paesi che Waffles e Mochi visiteranno, proprio come un vero e proprio documentario.

Il risultato è una serie sicuramente adatta per bambini, ma che può essere goduta perfettamente anche da un pubblico adulto, che avrà modo di sorridere di fronte alle trovate fantasiose e divertirsi quando compariranno da un momento all’altro volti noti dell’intrattenimento.

DIVERTENTE MA ANCHE ISTRUTTIVA

In mezzo a ingredienti particolari e ricette mai banali, Waffles + Mochi riesce con nonchalance anche ad affrontare temi delicati come l’amicizia e l’inclusività.

Un aspetto importante che rende lo show Netflix decisamente istruttivo, non risultando però retorico e noioso.

Con l’ausilio di spezzoni animati che offrono momenti in stile musical e altri con toni prettamente fiabeschi, Waffles + Mochi parla anche dell’importanza dell’unione e di come sia normale sbagliare e imparare dai propri errori.

Un ulteriore aspetto positivo che rende Waffles + Mochi una serie ricca di spunti importanti da far analizzare a tutti i piccoli spettatori, che magari potranno deliberare con i propri genitori di questioni morali da sempre fondamentali per crescere in modo sano.

Dove vedere Waffles + Mochi
COMMENTO
Dopo la visione di tutta la prima stagione di Waffles + Mochi francamente mi sono chiesto se non fosse riduttivo descrivere la serie Netflix destinata solamente a bambini in età prescolare, ovvero tra i 3 e i 5 anni. Sebbene a 5 anni i bambini possano già iniziare a comprendere le tematiche dello show Netflix, credo che un pubblico più giovane probabilmente apprezzerebbe sicuramente i colori sgargianti e le divertenti gag dei protagonisti, ma non potrebbe capire fino in fondo tutti gli aspetti educativi. Proprio per questo mi sento di consigliare Waffles + Mochi ad una platea ben più vasta di spettatori, comprensiva anche di quei genitori che magari potrebbero simpaticamente sbuffare di fronte all’ennesima richiesta di loro figlio che prevede di stare accanto a loro per vedere un programma per bambini. Stavolta con Waffles + Mochi la situazione sarà diversa, perché lo show Netflix è veramente vario e ben fatto, e offre aneddoti decisamente curiosi e mai banali riguardo il cibo e come viene preparato in varie parti del mondo. Con la presenza poi di star del cinema e non solo, che talvolta appariranno durante qualche puntata, la ricetta per un intrattenimento adatto a giovani e adulti è completa e cotta a puntino. Dulcis in fundo vi è poi la presenza di Michelle Obama, donna da sempre gioviale e simpatica, che risulta essere a suo agio sia con i piccoli attori della serie che con i pupazzi animati perfettamente.
8
Articolo precedenteTeenage Mutant Ninja Turtles: Shredder’s Revenge, tornano le risse virtuali delle tartarughe ninja su PC e console
Articolo successivoDante – l’esilio di un Poeta, in arrivo un docufilm per commemorare i 700 anni dalla morte del grande poeta.
Dopo la visione di “Grosso Guaio a Chinatown” a 10 anni, la mia più grande passione è diventata il cinema. Poco dopo gli adorati schiacciapensieri vengono surclassati dall'arrivo di un computer di nome “ZX Spectrum”. Scatta così l’amore per i videogiochi e la tecnologia. E le serie TV? Quelle ci sono sempre state, da "Il mio amico Arnold" fino a "Happy Days".
waffles-mochi-recensione-un-viaggio-per-diventare-chef-tra-musica-e-fantasiaNon deve essere facile avere come desiderio quello di diventare un grande chef e vivere nella Terra dei Surgelati, un freddo mondo dove tutto il cibo è congelato. Ogni cosa commestibile si assomiglia perché fredda e, soprattutto, priva di sapore. Il sogno comune di Waffles...