La nuova serie originale targata FX The Old Man, che è possibile vedere in streaming su Disney+ dal 28 settembre 2022, è tratta dall’omonimo romanzo bestseller di Thomas Perry.
Al centro della storia vi è Dan Chase (Jeff Bridges), un ex agente della CIA che da anni scappa da un passato turbolento che potrebbe metterlo in serio pericolo.
Convinto di poter vivere in pace con una nuova identità, un giorno Chase scopre che un sicario vuole ucciderlo.
A causa di questo evento traumatico Dan con riluttanza comprende che le gesta da agente di decenni prima riecheggiano ancora nel suo difficile presente, creando ancora grossi problemi.
E’ arrivata l’ora di chiudere per sempre con i suoi numerosi nemici e di smetterla di mettere in pericolo non solo la sua incolumità ma anche quella delle pochissime persone a lui care con cui ha ancora rapporti.
UNA STORIA CHE FA PALPITARE
La prima puntata di The Old Man, delle quattro in totale che ho potuto vedere in anteprima, descrive con perizia la vita di Dan.
Dan sembra un uomo normale, non più giovane ma ancora in ottima forma. La barba in gran parte bianca che ricopre il viso di Jeff Bridges incornicia il suo viso con grazia e rende la figura di quest’uomo più saggia e rassicurante.
Il protagonista di The Old Man vive assieme a due cani affettuosi. Non sembra esserci traccia di alcuna donna accanto a lui.
Sembra una vita completamente normale quella di Dan, almeno fino al momento in cui il suo sguardo incrocia quello di un assassino che vuole a tutti i costi toglierli la vita.
In un battibaleno Dan diventa un uomo molto diverso: da persona pacifica e serafica quale potesse sembrare si trasforma in un individuo che conosce molto bene l’arte del combattimento.
Sebbene non possa essere più agile come un tempo, la grande esperienza accumulata supplisce all’incedere dell’età, permettendogli di controbattere in modo idoneo alle mosse del suo abile e inaspettato avversario.
Da quando il sicario irrompe in quella che sembrava una monotona quotidianità, l’esistenza di Dan cambia radicalmente. D’altronde il passato non va in prescrizione, e gli errori si pagano anche se trascorrono decenni.
CHI E’ VERAMENTE DAN CHASE?
Le prime due puntate di The Old Man sono magistrali per come riescono ad incuriosire e mettere letteralmente sulle spine lo spettatore, rapito dalla misteriosa figura del personaggio interpretato da Jeff Bridges.
Dan risulta essere un individuo dal passato torbido e confuso, in cui ha militato nella CIA e ha avuto l’arroganza e la forza di combattere nel nome dei suoi ideali personali, anche se questi andavano contro i valori della sacra nazionalità americana.
Quello che si capisce fin da subito in The Old Man è che non esistono nello show FX personaggi secondari, perché tutti loro sono legati da vincoli lavorativi oppure sentimentali, creando così una ricca rete narrativa piena di colpi di scena e dettagli inaspettati.
Oltre a Dan faremo la conoscenza del vicedirettore del controspionaggio dell’FBI Harold Harper (John Lithgow) , un uomo che riporta profonde cicatrici dolorose nel proprio animo ma che è pronto a rimettersi in gioco pur di risolvere la difficile situazione di Dan.
Harold, che appare come un personaggio statuario grazie all’ ottima recitazione di Lithgow, si trova in una situazione incredibilmente complessa, perché il target della sua missione è Chase, un uomo a cui un tempo era legato da una profonda amicizia.
Grazie ad efficaci flashback, sarà possibile capire perfettamente i rapporti che intercorrono tra Dan e Harold.
Queste incursioni nel passato inoltre saranno utilissime per comprendere appieno perché il protagonista della serie si ritrova braccato e nei panni di un vero e proprio fuggitivo.
UN PRODOTTO NOTEVOLE
Oltre ad intrattenere e a coinvolgere lo spettatore con la sua storia tesa ed emozionante, The Old Man vanta anche una realizzazione degna di nota.
La regia della serie è sempre puntuale a mettere in risalto i momenti più movimentati, restringendo l’inquadratura per esaltare lo sforzo che Dan mette in atto per liberarsi di nemici ben più giovani di lui.
Quello che convince, oltre al taglio registico, è anche la credibilità della messa in scena. Sempre parlando di combattimenti e sparatorie, The Old Man non presenterà mai scene inverosimili che sacrificano il realismo sull’altare della spettacolarità, ma mostrerà un uomo piuttosto maturo faticare e spesso con il fiatone mentre lotta con audacia per mettere in salvo la sua vita.
Anche il commento sonoro di The Old Man è ragguardevole, con la musica che non è mai invasiva ma riesce ad essere presente nei momenti giusti, innalzando così l’atmosfera generale e innescando spesso una carica emotiva non indifferente.