Stories, Manuel Agnelli degli Afterhours è ospite della nuova puntata

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È Manuel Agnelli il protagonista della nuova puntata di Stories, il ciclo di interviste ai principali interpreti dello spettacolo di Sky TG24.

Ospite del vicedirettore della testata Omar Schillaci, l’artista milanese si racconta in “Il talento di Manuel Agnelli”, in onda lunedì 29 novembre 2021 alle 21 su Sky TG24, sabato 4 dicembre 2021 alle 13.40 su Sky Arte e sempre disponibile On Demand.

Con la regia di Francesco Venuto, l’intervista, accompagnata da alcuni dei suoi più grandi successi, è un susseguirsi da parte del frontman degli Afterhours di riflessioni e aneddoti della vita professionale.

Cantautore, musicista e produttore discografico. Sono questi i principali appellativi con cui viene definito Manuel Agnelli, ed ai quali, da qualche anno a questa parte, si è aggiunto quello di personaggio televisivo o, per gli appassionati del piccolo schermo, di giudice di X Factor, il talent show in onda tutti i giovedì alle 21.15 su Sky Uno.

In un ruolo nel quale spesso convivono due estremi, l’essere al contempo temibile ed empatico, uno degli scopi del ‘supremo Manuel’, così chiamato da alcuni componenti della sua squadra per questa quindicesima edizione, la band ‘Bengala Fire’, è sempre stato, da giudice, quello di “trasmettere l’esperienza. Ciò che ho imparato lo voglio trasmettere a questi ragazzi, e poi loro ne faranno quello che vogliono”.

Non sempre, però, saper cantare e suonare basta, il talento è qualcosa da far fruttare al massimo delle proprie possibilità e su cui scommettere. In qualche modo, con le giuste proporzioni e visto il lavoro portato avanti con X Factor, è questo il talento che Manuel Agnelli cerca nei suoi ragazzi, ovvero vederli sfruttare al meglio le capacità, i doni di cui godono.

Il talento, nel caso di Manuel Agnelli, fa rima con passione. O meglio: con più passioni. Il tiro dinamico piuttosto che le arti marziali miste, tutti amori che l’artista ha coltivato nel tempo, nonostante qualche tira e molla, perché “non so come mai, ma mi è sempre interessato, fin da piccolo, avere un po’ il controllo della mia aggressività. Avere il controllo mi ha dato una pace interiore enorme, che ho provato effettivamente solo suonando in concerto”.

In chiusura, il cantautore anticipa qualcosa del progetto da solista a cui sta lavorando, “quasi una cosa da matto. Avendo cambiato tantissime formazioni, in fondo anche con gli Afterhours sono sempre e solo rimasto io, ho sentito di dovermi prendere tutta la responsabilità della musica che faccio, e di dover avere tutta la libertà psicologica di fare, dalla A alla Z, quello che veramente volevo”. Responsabilità e libertà, due cose che secondo Manuel Agnelli “combaciano molto bene”.