PS5 monterà un hardware potente, la vera rivoluzione sarà la nuova realtà virtuale

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L’uscita di una nuova console è un avvenimento che tutti gli appassionati vivono con grande fervore. Ci si aspettano sempre grandi cose dall’arrivo di un nuovo hardware, anche se negli ultimi anni le novità vere e proprie sono state sempre più blande, dal momento che la mission principale di tutti i maggiori produttori (ad eccezione di Nintendo) è quella di dotare la macchina di un hardware sempre più potente per garantire migliori performance di gioco.

Una filosofia che fino a pochi anni fa era propria unicamente del mondo PC, fatto di upgrade mirati soltanto a soddisfare migliorie che si rifacessero al lato tecnico del videogioco, trascurando novità finalizzate all’usabilità del videogame, che potesse così garantire all’utenza nuovi modi di giocare.

Ora siamo nell’anno 2019, e la grande mano di Google con il suo progetto Stadia potrebbe dare inizio ad un’era in cui le console, fra pochi anni, non avranno più motivo di esistere.

Bisogna concentrarsi su qualcosa di particolare, un unicum tecnologico che possa giustificare (ed obbligare) così l’utilizzo di una periferica esterna per godere dell’intrattenimento videoludico.

E qua entra in scena la futura Playstation 5. In questi giorni fra rumors, gole profonde ed allegri teorici del futuro prossimo sono trapelate diverse informazioni riguardo alle specifiche tecniche della console.

Sarà una CPU Ryzen+ dotata di on 8 core fisici e 16 thread logici a rappresentare il processore della console. La scheda grafica invece sarà basata sull’architettura navi e potrà sfoggiare una potenza di calcolo vicina ai 14 teraflop. La ram dovrebbe montare 24 GB di memoria GDDR4, con 4 giga in più che sono destinati alla gestione del sistema operativo. Manca solo l’archiviazione dei dati, che potrà essere gestita con un SSD da 2 terabyte.

Il tutto si traduce in giochi che nativamente potranno essere visualizzati in 4K a 60 FPS, ma riusciranno anche a gestire la definizione in 8K tramite la tecnica dell’upscaling.

Specifiche tecniche discrete, ma che faranno sbadigliare di noia chiunque usi il PC per giocare in modo serio. Ma arriviamo alla vera novità in campo: il nuovo hardware che ci permetterà di usufruire della realtà virtuale.

Il nuovo caschetto dovrebbe garantire una risoluzione di 1440p ed un refresh rate dello schermo di 120 hz, unita alla tecnologia del tracking del movimento degli occhi. Il tutto senza nemmeno un cavo che possa imbruttire il vostro povero salotto già invaso da diverse console. Il nuovo caschetto sarà completamente in WI-FI. Sebbene dovrebbero essere poche le revisioni al collaudato controller DUALSHOCK4, forse le uniche aggiunte potrebbero essere fatte sempre in funzione della migliore esperienza possibile nella realtà virtuale.

Il futuro DUALSHOCK5 potrebbe montare una piccola telecamera per favorire la comunicazione con il caschetto, assieme ad una superficie tattile ideale per compiere azioni ludiche con maggiore precisione.

Una esperienza di realtà virtuale che rappresenterebbe la vera next-generation di Playstation. Una voce di corridoio che mi sento di avallare, perché è ormai noto che Sony voglia continuare a sviluppare e spendere risorse nella VR, vero e proprio valore aggiunto di Playstation rispetto alle altre console.

Se le specifiche tecniche dovessero rivelarsi esatte, avremmo in mano una realtà virtuale finalmente in alta definizione e priva di tutto il motion sickness che ha minato l’esperienza virtuale di molti giocatori con l’attuale PS VR.

Una realtà virtuale che ora è appannaggio solamente dei caschetti  da usare con il proprio PC. Ma attenzione: quest’ultimo deve essere una macchina dalle alte prestazioni. Tradotto in soldoni: la VR con un computer costa tanti, troppi soldi.

Ma quando uscirà la famigerata PS5? Marzo 2020, sempre secondo le voci di corridoio. Il prezzo dovrebbe essere di circa 490 dollari, mentre quello del caschetto della realtà virtuale circa 250 dollari.