MUBI: la programmazione di febbraio 2024

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Questo San Valentino ritorna in programmazione il primissimo film che è comparso su MUBI. L’autore visionario Esteban Sapir è stato un pioniere del nuovo cinema argentino degli anni Novanta e il suo secondo film La Antena è una favola innovativa sul potere della voce umana.

Anticipando The Artist, Sapir utilizza il linguaggio del cinema muto per un’incantevole allegoria sul potere e sul consumismo.

Arriva a febbraio una piccola selezione di alcuni film di David Lynch in una rassegna dedicata al visionario regista, che esplora tre dei suoi capolavori distintivi.

Mulholland Drive avvolge gli spettatori in un labirinto psicologico, svelando segreti oscuri a ogni curva.

The Elephant Man unisce bellezza e mostruosità nella toccante storia di John Merrick mentre Inland Empire sfida le convenzioni narrative, immergendo gli spettatori in un’ esperienza surreale.

Attraverso questi film, la rassegna offre uno sguardo nell’universo enigmatico di Lynch, sottolineando la sua maestria nell’esplorare le sfumature della mente umana e i confini dell’immaginazione.

Con alcuni corti di alcuni dei migliori registi di oggi, la rassegna “Grandi Nomi per Piccoli Film” dimostra che la durata non conta.

Lick the Star è un cortometraggio in bianco e nero della durata di 14 minuti, girato in formato 16 mm nel 1998.

Quest’opera rappresenta il primo film scritto e diretto da Sofia Coppola, prima del grande successo de Il giardino delle vergini suicide (disponibile su MUBI), e anticipa alcuni degli argomenti ricorrenti della regista, come il senso di solitudine delle ragazze adolescenti, qui centrale nella figura della protagonista Kate.

Questo dittico dedicato a Daniele Vicari offre un’immersione nell’opera del regista attraverso due film. Velocità massima rivolge lo sguardo sul crudo mondo delle corse clandestine, intrecciando adrenalina e dramma.

In contrasto, Diaz – Non pulire questo sangue rivive gli eventi scioccanti del G8 di Genova, esplorando le tensioni sociali e la brutalità delle forze dell’ordine.

A febbraio, arriva come parte della nostra collezione dedicata ai film neo noir, L’imbalsamatore di Matteo Garrone, regista che ha appena ottenuto la candidatura agli Oscar con il suo film Io Capitano.

Riprendendo la vicenda di cronaca romana del “nano di Termini”, il film racconta di Peppino, un tassidermista esperto ma solitario, e il suo incontro con il cameriere Valerio, di cui diventa stranamente attratto e a cui offre un posto come apprendista.

Il film, presentato alla Quinzaine des Réalisateurs al 55º Festival di Cannes, ha ricevuto numerose candidature ai David di Donatello, tra cui due vittorie, per la Miglior Sceneggiatura e per il Miglior Attore non Protagonista.