Il nuovo film di Fausto Brizzi punta la sua sceneggiatura sulla voglia di sentirsi giovani, anche quando si raggiunge un’età che di giovane proprio non ha nulla.
I diversi personaggi del film sono tutti adulti, a partire dall’avvocato Franco, interpretato da Teo Teocoli, che nel film è un uomo settantenne, decisamente in forma, che ama correre ma che purtroppo deve rinunciare a questo sport a causa del suo cuore oramai in condizioni delicate.
C’è poi Lillo, un DJ che ha passato i quaranta che perde il suo posto in radio a causa dell’entrata di una giovanissima promessa radiofonica che fa volare l’audience.
E poi compare anche un personaggio femminile, Angela (Sabrina Ferilli), estetista di 49 anni che intreccia una relazione con un ragazzo non ancora diciottenne. Chiude la cerchia Giorgio (Fabrizio Bentivoglio) che ha da tempo una relazione con una ragazza giovanissima che potrebbe essere sua figlia.
Queste diverse storie vengono presentate in maniera leggera, con diversi sketch comici che rendono la sceneggiatura del film di Brizzi meno brillante del solito, e presentano una comicità decisamente più semplice rispetto a quella meno superficiale che il regista ha scelto per altri film.
Una comicità più elementare, non grossolana e mai volgare, che si serve anche dell’ormai (forse troppo abusata) situazione che vede un uomo destreggiarsi tra due amanti che si conoscono tra di loro.
Insomma, per questa volta Fausto Brizzi decide di non approfondire troppo la questione dell’eterna giovinezza che la società vorrebbe imporre a tutti noi per sentirsi accettati, ma vuole approfittare di (apprezzate) macchiette come Nino Frassica e Riccardo Rossi per far scaturire ilarità generale nel pubblico.
A questo aggiungiamo la notoria capacità di far ridere di Lillo con i suoi apprezzati siparietti comici (non ultimo quello del calabrese dotato di un accento molto marcato) ed il menù cinematografico sicuramente è degno di nota per chi vuole passare poco più di un’ora e mezza in totale relax.
I ricordi musicali targati anni ’80 di alcuni personaggi del film (soprattutto di Giorgio) creano una colonna sonora sicuramente apprezzata da tutti gli over 40 (nonché i trentenni) che andranno a vedere il film in sala, sopratutto pensando al fatto che molti brani sono ascoltati tramite l’ausilio degli intramontabili dischi di vinile.