La prima stagione dello spin-off della serie TV The Walking Dead si è rivelata valida, con un buon ritmo ed una sceneggiatura che instillava curiosità nel descrivere gli inizi della mortale epidemia che ha reso tutti i morti ancora deambulanti ed affamati di carne umana.

Proprio durante gli ultimi episodi della stagione iniziale tutti i protagonisti principali hanno in qualche modo compreso che oramai quello che sembrava un virus abbastanza innocuo, e soprattutto gestibile dal governo, in realtà è qualcosa di terribile.

I nostri beniamini riescono a salpare in mare a bordo di una nave lussuosa, proprietà di un uomo dalle ottime disponibilità economiche che hanno incontrato.

E’ proprio il mare, da quello che sembra, il setting principale della seconda stagione, escamotage ottimale per permettere ai protagonisti di visitare diversi luoghi e così vivere diverse avventure per sopravvivere.

Ma il dubbio che assale lo spettatore è uno: oramai la sceneggiatura ha esaurito la novità della prima stagione, che consisteva nel rappresentare i personaggi della serie quasi inermi di fronte ad un morto che cammina.

Ora, proprio come la serie The Walking Dead, essi sono pronti per affrontare uno zombie e colpirlo alla testa per ucciderlo definitivamente. Los Angeles è diventata già una città fantasma.

La civilizzazione è un ricordo nella mente dei pochi sopravvissuti che riescono a fuggire dall’orda dei morti viventi.

Tutte caratteristiche che abbiamo già apprezzato e vissuto nella serie regolare da cui proviene questo spin-off.  Sarà difficile quindi re-inventarsi attraverso uno scenario già sfruttato in molteplici modi.

Ma sembra che i personaggi di questa nave abbiano alcuni segreti, che forse innalzeranno la suspense e soprattutto faranno accrescere la voglia di concludere anche questa seconda stagione.

Perché una immensa distesa di acqua, una nave e qualche zombie bagnato dai flutti per ora non possono bastare.

Dove vedere Fear the Walking Dead