La recensione in anteprima dei primi tre episodi di Citadel: Honey Bunny, nuova serie indiana targata Prime Video tratta dal mondo di Citadel che vede protagonisti Varun Dhawan e Samantha Ruth Prabhu. Dal 7 novembre 2024 in streaming su Prime Video.

In attesa di vedere la seconda stagione di Citadel, show di natura spy-thriller che ha avuto un responso molto positivo da parte del pubblico, risultando essere la quarta serie più vista in tutto il mondo del servizio Prime Video, esce in questi giorni Citadel: Honey Bunny, nuovo show che racconta le emozionanti avventure di una coppia inedita di agenti.

Dopo l’italianissimo Citadel: Diana, il “Citadel Universe” si arricchisce dunque di un nuovo spin-off di questa serie che vuole espandere la sua linea narrativa un po’ in tutto il mondo, proprio come Prime Video aveva dichiarato in modo esplicito poco dopo l’esordio della serie madre.

AGENTE PER CASO (E PER NECESSITA’)

Honey (Samantha Ruth Prabhu) è una donna che da tempo cerca di costruirsi una carriera come attrice.

La sua bella presenza, sebbene attiri le attenzioni di svariati produttori, la mette anche in condizione di assistere a situazioni avvilenti in cui coloro che dovrebbero assumerla per le sue capacità attoriali la scelgono unicamente per il suo fisico, pretendendo inoltre certe subdole attenzioni in cambio del lavoro.

Honey ha una personalità molto forte e non ha alcuna intenzione di piegarsi di fronte a certi deprecabili atteggiamenti maschili.

Il risultato è che la sua carriera stenta a decollare e quello che riesce a racimolare sono piccole parti pagate male.

Citadel: Honey Bunny in foto Samantha Ruth Prabhu e Kashvi Majmundar.

Quello che è riuscita a ottenere frequentando i set cinematografici è l’ottima amicizia con Rahi (Varun Dhawan), talentuoso stunt-man che spesso riesce a consolare e a tirare su il morale di Honey.

Sarà proprio il buon Rahi a dare una svolta alla vita della sua amica aspirante attrice proponendole di partecipare a un lavoro ben pagato assieme a lui in cui dovrà irretire un uomo che possiede un importante manufatto tecnologico.

Sebbene Honey sia dubbiosa in principio, la sua disastrosa situazione economica la costringe ad accettare.

Inizia così per l’aitante Honey una nuova vita: quel lavoretto che di primo acchito sembrava semplice e banale, la convince a far parte di una organizzazione segreta in cui fa parte anche il suo amico Rahi e a diventare così un vero e proprio agente segreto.

Citadel: Honey Bunny teaser cover

AMORE, PALLOTTOLE E AZIONE

Sebbene Citadel: Honey Bunny si presenti come una serie di spy-thriller di stampo action, la sceneggiatura della serie Prime Video diretta da Raj & DK durante le prime tre puntate dedica grande attenzione alla figura del personaggio di Honey.

Grazie a continui flashback ambientati nel 1992 e nel 2000, lo show Prime Video tratteggia in modo encomiabile la sua personalità e riesce con dovizia a raccontare la trasformazione di Honey, che da ragazza in cerca di un lavoro come attrice diventa un’abile agente al servizio di un’agenzia segreta.

Se nel 1992 Honey è un personaggio in evoluzione che si dedica ad allenarsi per diventare un’abile tiratrice e una letale combattente, nel 2000 si presenta come una donna più matura ma soprattutto una madre.

La presenza della piccola Nadia (Kashvi Majmundar), una bambina allenata in modo efficace per cercare di tirarsi fuori da situazioni pericolose e sgradevoli, rappresenta l’”arma segreta” della sceneggiatura di Citadel: Honey Bunny per coinvolgere emotivamente il potenziale pubblico della serie Prime Video.

Se in passato Honey appare come una ragazza volitiva e sicura di sé, sebbene disorientata di fronte al suo nuovo e pericoloso lavoro, quando appare in scena come una madre è chiaro come le sue attenzioni siano rivolte soprattutto alla dolce Nadia, che saprà intenerire ma anche stupire con la sua grande intelligenza.

Citadel: Honey Bunny, in foto Samantha Ruth Prabhu

UN UOMO CHE NON È PIÙ’ PRESENTE

Se nel passato Rahi è un personaggio di spicco nello show Prime Video, nel 2000 le cose stanno diversamente, quasi come a sottolineare che essere diventata madre abbia rappresentato un vero e proprio spartiacque nella vita di Honey.

Rahi appare come un uomo pieno di attenzioni per Honey e cerca di instaurare con lei un nuovo rapporto quando è calato nel ruolo di colui che deve insegnarle a combattere e a uccidere un nemico a sangue freddo.

Honey e Bunny non sono più solo due semplici amici, ma due agenti che dovranno lavorare in squadra per non soccombere e cercare di portare a termine con successo delicate missioni che potrebbero cambiare gli equilibri mondiali.

Le nuove esperienze di Honey con Bunny saranno ideali per mostrare scene action ben congegnate, soprattutto quelle che si svolgono per strada e vedono coinvolte motociclette.

La regia di Raj & DK è puntuale a mostrare siparietti adrenalinici che riescono a essere spettacolari ma anche realistici, visto che non assisteremo mai a scene assurde come siamo abituati a vedere in svariati film hollywoodiani.

Quello che si ravvisa nella sceneggiatura di Citadel: Honey e Bunny è una certa attinenza con la realtà, ravvisabile soprattutto quando notiamo il cambiamento dei rapporti tra i due protagonisti, che progredisce grazie alla condivisione di momenti intimi ma squisitamente banali come potrebbe essere la semplice visione di un film assieme.

Dove vedere Citadel: Honey Bunny
COMMENTO
Le prime tre puntate di Citadel: Honey Bunny dimostrano come la sceneggiatura del nuovo spin-off indiano di Citadel punti soprattutto a raccontare la storia di Honey. La protagonista femminile è una donna con un forte carattere ma che mostra anche momenti di debolezza e grande disorientamento di fronte al suo nuovo ruolo di agente. Se Honey in passato è tratteggiata come una ragazza più spericolata e intraprendente, quando diventa una madre le sue priorità cambiano da un momento all’altro, dal momento che deve dare conto al suo grande istinto di protezione materno. Nei panni di agente madre Honey è credibile e riesce a instillare parecchie emozioni. Se Honey è la chiara protagonista assoluta, almeno in queste prime puntate, Rahi è il tipico gancio narrativo che è capace, come poi potrete vedere, di mettere in atto emozionanti colpi di scena e svolte narrative capaci di innalzare il pathos generale. Citadel: Honey Bunny in queste prime tre puntate si presenta come una serie girata bene, che offre alcune ottime scene di stampo action, capace inoltre di offrire una storia dal sapore realistico priva di tutta quella roboante spettacolarità, a volte posticcia, che rende spesso un action movie solo una carrellata di assurde e movimentate scene.
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Luca Spina
Dopo la visione di “Grosso Guaio a Chinatown” a 10 anni, la mia più grande passione è diventata il cinema. Poco dopo gli adorati schiacciapensieri vengono surclassati dall'arrivo di un computer di nome “ZX Spectrum”. Scatta così l’amore per i videogiochi e la tecnologia. E le serie TV? Quelle ci sono sempre state, da "Il mio amico Arnold" fino a "Happy Days".
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