La recensione di Adorazione, serie young adult targata Netflix liberamente tratta dall’omonimo romanzo di Alice Urciuolo, in streaming dal 20 novembre 2024.
La nuova serie Netflix Adorazione ha come protagonisti un gruppo di ragazzi che vive a Sabaudia, una località sulla costa dell’Agro Pontino a poco meno di due ore da Roma.
Sebbene possano sempre approfittare della vicinanza del mare per godere delle gioie della spiaggia durante il periodo estivo, in inverno il posto in cui vivono si trasforma in una località silenziosa, che sembra offrire poco a un gruppo di adolescenti che vivono un periodo della loro vita in cui sono affamati di nuove esperienze.
Nel gruppo di amici protagonisti dello show Netflix spicca la sedicenne Elena (Alice Lupparelli), giovane che cova dentro di lei un vivido sentimento di ribellione e anticonformismo, sempre pronta a mettere in discussione la sua vita e vogliosa di cambiare posto in cui vivere.
L’incontenibile magnetismo di Elena ha un effetto ammaliante su Vanessa (Noemi Magagnini), sua carissima amica che prova una vera e propria adorazione verso di lei.
Il loro rapporto amicale sembra essere destinato a non finire mai, almeno fino al giorno più brutto della vita di Vanessa, un giorno in cui iniziò a conoscere il vero significa della parola disperazione.
UN’AMICIZIA CHE SOMIGLIA A VERA E PROPRIA DEVOZIONE
La serie Adorazione inizia proprio mostrando Elena e Vanessa intente a fare una passeggiata dentro al centro commerciale.
Tra una risata e un’allegra chiacchiera, Elena nota con sdegno come le guardie deputate alla sicurezza stiano maltrattando un ragazzo accusato di un piccolo furto.
Indignata, Elena in segno di sfida vuole rubare due orecchini a forma di cuore da una gioielleria. Dopo essersi impossessata dei gioielli, la ragazza corre a perdifiato per fuggire dalle rabbiose guardie pronte a punirla.
Vanessa, sorpresa di tutto ciò, non può fare altro che seguire la sua carissima amica e farsi coinvolgere in questa bravata.
Questa scena riassume perfettamente come il carisma di Elena sia capace di assecondare completamente le azioni di Vanessa, in un turbinio di sentimenti che travalicano l’amicizia e si tramutano in grande ammirazione.
UN DRAMMA CHE MOSTRA LA VERITÀ
La scuola è finita e Vanessa sta per compiere gli anni, un’occasione perfetta per festeggiare il suo compleanno e la fine dell’anno scolastico.
Sarà una festa grandiosa, organizzata a bordo piscina e piena di musica e squisiti cocktail. C’è solo un piccolo particolare che rovina tutto: in quel meraviglioso party Elena non sarà presente, perché proprio durante quella serata si perderanno le sue tracce.
Non si sa più nulla di lei: è inutile chiamarla al cellulare perché non risponde. Di primo acchito i suoi genitori e gli amici non si preoccupano più di tanto perché già altre volte aveva fatto perdere le sue tracce per alcuni giorni e poi si era ripresentata come se nulla fosse.
I giorni passano e le speranze che la scomparsa di Elena fosse solo temporanea svaniscono. La ragazza non si trova e si pensa al peggio.
Questo drammatico evento permette alla sceneggiatura di Adorazione di descrivere con dovizia la vita e la personalità dei giovani protagonisti.
Se abbiamo già conosciuto parte del carattere di Elena e Vanessa, ora entrano in scena anche altri personaggi, come i loro compagni e gli altri teenager che fanno parte del loro gruppo di amici.
La scomparsa di Elena rende lo show Netflix un vero e proprio giallo, in cui assisteremo a meticolose indagini della poliziotta Chiara (Barbara Chichiarelli).
Le sue investigazioni saranno perfette per mostrare la vita e come questi teenager si rapportano con l’amore e il sesso, due facce della stessa medaglia che spesso vengono mischiate in modo confuso.
Cercare di conoscere la verità su Elena innescherà tutta una serie di eventi in cui confluiranno anche i genitori di questi ragazzi, adulti molto spesso incapaci di prestare attenzioni ai loro figli e i primi responsabili della loro condotta a volte dissennata.
È soprattutto attraverso il modo di vivere di questi adulti che si riesce a comprendere perfettamente come sono diventati i loro figli, spesso vittime innocenti delle conseguenze di una maturità sentimentale che non è mai attecchita nell’animo dei loro genitori.
UNA SERIE DA VEDERE PER MOLTEPLICI MOTIVI
Sarebbe facile consigliare la serie Netflix solamente per l’ottima regia e la convincente prova attoriale di tutti i giovani protagonisti, ma c’è molto altro.
Sabaudia in Adorazione è un piccolo microcosmo sociale che riesce perfettamente a mostrare come i giovani oggigiorno affrontano la vita, attraverso un atteggiamento decisamente più cosciente, che se da un lato permette loro di trovare maggiori risorse emotive per superare gli ostacoli quotidiani, dall’altro li rende anche spesso inadeguati e frustrati.
Non è solo il piccolo comune dell’Agro Pontino a stare stretto a questi giovani, ma soprattutto il modus operandi dei loro genitori, che appaiono come educatori che difficilmente comprendono i profondi dubbi che affliggono i loro figli.
In Adorazione si capisce perfettamente come l’inadeguatezza di una famiglia possa generare adolescenti che covano insicurezza, rabbia e, nel peggiore dei casi, veri e propri atteggiamenti violenti.
La sceneggiatura drammatica e votata al genere giallo sembra quasi essere una scusa per scavare a fondo nell’animo di questi ragazzi e mettere a nudo tutte le loro paure, sedimentate nella certezza che la società in cui vivono spesso non è adatta a soddisfare i loro requisiti intellettuali, profondamente diversi da quelli di altri teenager di trenta o quaranta anni fa.