Diretto da Stefano Lodovichi, Christian è la nuova serie Sky Original in sei puntate con protagonista Edoardo Pesce nei panni di uno scagnozzo della periferia romana che un giorno, mentre è intento a malmenare l’ennesima vittima,  accusa un forte dolore alle proprie mani.

Dai palmi di queste ultime inizia presto ad uscire del copioso sangue, mostrando all’uomo due ferite circolari che sembrano proprio delle stimmate.

Lo show Sky presenta una storia che fonde il genere supernatural con quello puramente crime. Il plot  dunque non è caratterizzato solo da una storia prettamente realistica, soprattutto pensando alla rappresentazione aspra e desolante della periferia romana, ma aggiunge alla sua anima narrativa anche diversi elementi fantastici degni di un prodotto dai connotati supereroistici.

Quello che rappresenta e differenzia Christian da altre produzioni simili è il forte connotato religioso che permea le avventure del personaggio di Edoardo Pesce: l’uomo diventa, suo malgrado, un essere incredibile capace di fare dei veri e propri miracoli.

Un evento inaspettato che travolge Christian e lo costringe a vedere con occhi diversi la sua esistenza e la sua condotta di vita.

LE VIE DEL SIGNORE SONO MISTERIOSE

Le fede non si basa sulla scienza ma soprattutto sull’enorme fiducia ed amore che si instaura tra il credente e il divino.

Tutto quello che una forza superiore decide di riservare a noi esseri umani deve essere accettata in nome di una forte credenza,  convinti che il disegno divino, qualunque esso sia, abbia un significato.

Il destino di Christian sembrava già segnato e simile a quello di tanti altri; la sua è una vita al soldo del boss locale Lino (Giordano De Plano) , una figura che più di ogni altra si avvicina a quello di un fratello, soprattutto perché entrambi hanno vissuto con  la stessa donna, Italia (Lina Sastri).

Christian è un uomo robusto e sa come arrecare danni attraverso i suoi pugni. Un ottimo biglietto da visita per diventare lo scagnozzo ideale per riscuotere denaro oppure cacciare qualcuno che occupa un appartamento in modo abusivo.

La religione, il divino e i suoi misteri sembrano non appartenere a Christian, almeno finché un giorno le sue mani iniziano a provocargli un dolore immenso.

Il sangue che esce non fa altro che confermare come il suo corpo stia accusando un disagio anormale, che difficilmente può essere riconducibile ad una malattia comune.

Christian ha delle stimmate, proprio quel tipo di ferite riservate ai più grandi e valorosi uomini di fede. Questi buchi pieni di sangue nei palmi delle sue mani sono la dimostrazione che l’uomo sta acquisendo delle capacità incredibili, che gli permettono di compiere veri e propri miracoli.

FINCHE’ NON VEDO NON CREDO

Nelle prime due puntate oltre al personaggio di Christian, calato nella triste borgata romana ove grandi palazzi nascondono all’interno degli appartamenti anime indaffarate a sopravvivere ad una vita che spesso può essere affrontata solo nell’illegalità, compare anche Matteo (Claudio Santamaria), un postulatore del Vaticano.

Quest’ultimo è un uomo che per lavoro indaga su tutti i presunti miracoli oppure gli avvenimenti soprannaturali che vengono ricondotti alla religione cristiana.

Contraddistinto da un viso duro segnato da diverse cicatrici, Matteo è un personaggio che (almeno in queste prime puntate) usa diversi mezzi, anche quelli meno bonari, affinché possa portare a termine tutte le sue indagini religiose.

Il contatto di Matteo con Christian è inevitabile, soprattutto dopo che il picchiatore avrà vissuto una inaspettata esperienza con Rachele (Silvia D’Amico).

Christian, Matteo e Rachele saranno i tre personaggi chiave della serie, assieme a Lino, sanguinario boss che non ha alcuna intenzione di accettare che suo fratello possa cambiare vita in nome delle sue capacità.

COMMENTO
Le prime due puntate di Christian sono piuttosto convincenti. La messa in scena realistica e cruda quanto basta per immergere lo spettatore nei bassifondi romani in poco tempo crea un’atmosfera drammatica e credibile. Queste due puntate descrivono perfettamente la vita e l’esistenza di Christian, il suo rapporto con Lino e come i suoi giorni siano contraddistinti da spudorati atti violenti. Il cielo romano sempre plumbeo non lascia scampo ad una scenografia anche minimamente allegra: la serie Sky vuole presentare il suo nuovo racconto con tutti i crismi di una produzione drammatica, che racconta del sacro e del profano con una storia che saprà appassionare. Le prossime puntate sicuramente presenteranno la complessa genesi del protagonista, ritrovatosi da squallido picchiatore ad individuo investito di poteri soprannaturali. Anche Rachele, ragazza che vende il suo corpo per alimentare il suo bisogno quotidiano di stupefacenti, sarà centrale nello show Sky accanto a Christian. Ci attendono, molto probabilmente, diversi colpi di scena e, magari, anche alcuni siparietti più ironici, che possano così smorzare l’atmosfera pregna di violenza e di dolore. Vi è una discreta curiosità per le prossime puntate di Christian. Sicuramente questa è una serie da vedere, per godere di un racconto che mescola religione, dramma e crime in maniera inedita, godendo di un’ottima regia e di personaggi delineati in modo assolutamente credibile.
7.5
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Dopo la visione di “Grosso Guaio a Chinatown” a 10 anni, la mia più grande passione è diventata il cinema. Poco dopo gli adorati schiacciapensieri vengono surclassati dall'arrivo di un computer di nome “ZX Spectrum”. Scatta così l’amore per i videogiochi e la tecnologia. E le serie TV? Quelle ci sono sempre state, da "Il mio amico Arnold" fino a "Happy Days".
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