Una ricerca condotta da Hauwei e Stylos svela il trend degli italiani per lo sport e il benessere

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Huawei, in collaborazione con Stylos, aziend di trend intelligence, ha studiato le abitudini dei consumatori italiani in termini di sport e benessere, per capire come stanno evolvendo i loro comportamenti e quali sono i principali trend di questo settore.

Punto di partenza della ricerca lo studio condotto lo scorso anno dalla Commissione Europea, da cui emerge quanto il fattore tempo sia cruciale nelle abitudini sportive degli italiani: il 40% degli adulti dichiara infatti di non praticare attività fisica per mancanza di tempo, ma ben un quinto di loro vorrebbe prendersi più cura della propria forma fisica e del proprio benessere.

Dalla ricerca emerge come trend del 2020 per il benessere e lo sport il Micro Wellness (Making Incremental Changes to Reconnect Ourselves). Secondo questa nuova tendenza, grazie al supporto di tecnologie wearable, il tradizionale allenamento indoor lascia spazio ad un approccio più soft e olistico, ove possibile immerso nella natura, in grado di offrire un’esperienza utente ricca e personalizzata sia da un punto di vista funzionale che da un punto di vista multimediale.

Huawei e Stylos hanno identificato tre cluster di consumatori che abbracciano questa tendenza: Rewilders, Routine hackers e Recovery Seekers.

L’88% degli italiani sono definiti Rewilders. Si tratta di quelle persone che vedono nella natura la possibilità di rigenerarsi e tornare in forma, lontani dallo stress cittadino quotidiano.

I Rewilders appena possono cercano di evadere dalla città e preferiscono allenarsi in grandi spazi aperti come alternativa alla più classica palestra. E se raggiungere spazi verdi non è possibile, i Rewilders sono sempre alla ricerca di oasi naturali all’interno dell’ambiente urbano dove poter ricaricare le batterie.

I Routine Hackers sono coloro che lavorano in maniera smart cercando di integrare l’esercizio fisico in modo naturale e funzionale nella loro routine quotidiana. Per loro lo sport si può nascondere dietro ogni piccola attività quotidiana, come salire le scale o arrivare al lavoro con una breve camminata.

In Italia, essere Routine Hackers è una vera e propria aspirazione: il 40% degli italiani, infatti, non pratica attività fisica per mancanza di tempo e la maggior parte di loro aspira ad apportare dei cambiamenti alla propria routine per prendersi maggiormente cura di sé.

I Recovery Seekers, consapevoli dei danni causati dagli allenamenti intensivi hanno un grande mantra in mente: l’equilibrio. Amano sé stessi e cercano di svolgere esercizi riparativi e pratiche di auto-cura che promuovano la loro serenità.

Per questi consumatori, il monitoraggio della risposta del proprio corpo ad ogni impulso esterno, sia esso l’esercizio fisico o lo stress è fondamentale. La più importante delle attività per questo cluster e da una gran parte degli intervistati, risulta essere la qualità del riposo.