Esce il 17 ottobre 2024 nelle sale Smile 2, seguito dell’horror datato 2022 diretto da Parker Finn che raccontava delle malefatte di un terribile demone che si impossessa delle sue vittime provocando in loro tremende allucinazioni, fino a portarli a compiere il gesto estremo del suicidio per liberarsi da questa insopportabile ossessione. Sul loro viso, mentre sono intenti a togliersi la vita, si nota un efferato sorriso, quasi un messaggio distorto che sta a significare come la diabolica forza dentro di loro sia riuscita a carpirne in qualche modo l’anima.

In Smile 2, sempre diretto da Parker Finn, fin dai primi minuti del film possiamo notare come le scorribande maligne del demone del primo film non siano cessate in alcun modo.

Tutti coloro che hanno visto Smile sanno bene che se qualcuno vede la vittima predestinata uccidersi, quest’ultimo sarà automaticamente colpito da questa subdola e invisibile maledizione, perpetrando così la maligna catena che semina terrore e morte.

L’unico modo di liberarsi da questo oscuro fardello è compiere un altro omicidio davanti agli occhi di qualcuno: in questo modo il seme maligno passerà in un nuovo ospite e lascerà quello in cui stava consumando la sua sanità mentale.

L’incipit di Smile 2 mostra un uomo preso dal panico. Il primissimo piano della regia sottolinea come i suoi occhi siano pieni di terrore; la sua unica via di salvezza è uccidere per liberarsi dal male.

Sono troppi giorni che la vita di questo sfortunato individuo è costellata di orribili visioni e apparizioni terrorizzanti. La vittima al quale passerà la sua sciagura è stata individuata: un orribile individuo che si macchia di deplorevoli azioni.

Oltre a mostrare la regia vivace e a tratti creativa di Parker Finn, anche in questo seguito dietro la macchina da presa, l’inizio di Smile 2 serve anche a introdurre un personaggio secondario legato a Skye Riley (Naomi Scott), popstar che prova a ricominciare la sua vita dopo essere riuscita a disintossicarsi dall’abuso di cocaina.

THE (BLOODY) SHOW MUST GO ON

La sceneggiatura di Smile 2 è incentrata sulla figura di Skye, giovane ragazza cantautrice di successo che ha dovuto combattere con i demoni della droga e dell’alcool per molto tempo.

Il successo e la fama non hanno giovato a Skye, che si è ritrovata da un momento all’altro a essere una delle star musicali più in voga del momento.

Esaltata dal successo e dalla notorietà e sentendosi a volte impreparata a tutto questo, non passa molto tempo prima che trovi rifugio nell’abbraccio mortale e consolatorio di stupefacenti e alcolici.

Certe abitudini non fanno bene al corpo e nemmeno alla mente: gli atteggiamenti di Riley sono sempre più strani e la rendono emotivamente instabile e capace di compiere gesti insani, proprio come succede in macchina in compagnia del suo compagno (interpretato da Ray Nicholson, figlio di Jack Nicholson, che sfoggia un interessante sorriso degno dell’indimenticabile Jack Torrance interpretato dal padre in Shining).

Recensione Smile 2 in foto Ray Nicholson

I due sono protagonisti di un grave incidente automobilistico, una sciagura che segnerà per sempre la vita di questa giovane star.

Con grande difficoltà Skye riesce a riprendere in mano la sua vita, anche se non è stato facile non poter contare più sul fallace aiuto della droga.

I tempi in cui era in crisi di astinenza sfogava tutta la sua frustrazione sul suo corpo, strappandosi con foga i capelli dalla sua testa, un’abitudine che ancora segue quando i suoi nervi sono eccessivamente sollecitati.

Oramai Skye è pulita e da tempo non assume più quei veleni che credeva potessero giovarle, ma ha un nuovo bisogno impellente: un antidolorifico che possa lenire i dolori che frequentemente la assalgono dopo che è stata ferita in quel brutto incidente.

Da ex tossicodipendente, nessun medico può prescriverle medicinali che possano ingannare i nervi adibiti al dolore in maniera efficace. Rimane solo una soluzione: chiamare Lewis (Lukas Gage), un ex compagno del liceo che possiede un nutrito numero di stupefacenti, antidolorifici compresi.

Andare da Lewis rappresenterà una condanna per Skye, che inizierà a conoscere l’inferno della maledizione che ha già colpito decine di persone prima di lei, tutte costrette a togliersi la vita.

Smile 2 teaser cover

UN FILM DRAMMATICO OLTRE CHE HORROR

La struttura narrativa di Smile 2 punta molto sulla figura di Skye, un personaggio complesso che ha alle spalle un passato drammatico e doloroso.

Il ruolo interpretato da Naomi Scott è quello di una giovane cantautrice di successo, che prima di essere assalita da questa maledizione ha dovuto combattere contro l’oscuro male della notorietà, un Giano bifronte che dietro la meravigliosa facciata della fama nasconde anche le insidie dello star system, fatto di continue apparizioni e di un ritmo di vita ingestibile.

Skye è una cantante idolatrata da migliaia di fan ma sostanzialmente sola, oppressa da questa vita in cui deve pensare solo alla sua immagine e soffocata dalle attenzioni della madre (Rosemarie DeWitt), avida e anaffettiva donna che non ha alcuna intenzione di rinunciare ai cospicui guadagni che la figlia ottiene con le sue performance canore.

Questa ragazza non conosce più nemmeno il concetto di amicizia, perché è riuscita a rovinare anche il rapporto speciale che aveva con una sua carissima amica.

Con queste premesse narrative, l’orrore nella vita di Skye era già presente. Mancava solo il sangue e la violenza, che purtroppo conoscerà presto attraverso le sue continue allucinazioni.

Recensione Smile 2 in foto Naomi Scott

UNA STORIA SIMILE A QUELLA DEL PRIMO FILM

Al di là della differente protagonista, immersa nel dorato mondo delle celebrità e che permetterà allo spettatore di curiosare dietro le quinte di una ipotetica star mondiale della musica (e di vederla confessarsi con Drew Barrymore in un talk show), la sceneggiatura di Smile 2 riprende, grossomodo, la struttura narrativa del primo film.

Dopo che Skye è stata “infettata” da questo virus demoniaco susseguiranno numerose visioni, che con l’uso di un non indifferente quantitativo di sangue finto e di un ottimo make-up, riusciranno a scioccare facilmente i cinefili più impressionabili.

Non mancano anche alcuni (ma senza esagerare nel numero) jumpscare, che riusciranno a instillare divertimento soprattutto tra gli spettatori più giovani.

Quello che in Smile 2 funziona peggio rispetto al primo film è la gestione delle allucinazioni che prova la protagonista, che alla fine risultano fin troppo numerose e non permettono di comprendere appieno se alcuni personaggi del film siano reali o meno.

Un peccato, perché in questo modo il plot del film rinuncia a dare spazio a un inedito intreccio narrativo che avrebbe potuto dare vita a eventi che potessero far comprendere meglio la natura di questa forza maligna.

Attraverso le pene che si auto infliggono i poveri malcapitati di questa tremenda catena dell’orrore è possibile, anche in questo seguito, ammirare ottimi effetti speciali che rendono Smile 2 un vero e proprio film horror del sottogenere splatter.

Oltre a mostrare profonde ferite che deturpano il viso di coloro che sono intenti a sorridere prima di morire, Smile 2 si serve anche della computer grafica per mostrare una gigantesca creatura, che sembra voglia rappresentare una sorta di identità visiva dell’odioso demone.

Un tentativo riuscito solo a metà che probabilmente sarebbe risultato ben più impressionante se gli effetti speciali fossero stati orchestrati senza l’ausilio del computer.

Dove vedere Smile 2
COMMENTO
Dopo aver visto Smile 2 quello che impressiona di più non è tanto la terribile maledizione del demone che ama far sorridere le sue vittime ma la vita di Skye, famosissima popstar portatrice di un enorme senso di colpa legato a un incidente automobilistico e vittima di una madre fin troppo inebriata dal successo della figlia. La sceneggiatura dedica tanto tempo a mostrare, ancora prima di impressionanti allucinazioni, lo stressante modus vivendi di questa giovane ragazza, vero e proprio burattino in mano alla madre e allo star system in generale. Con una sequela di ottimi effetti speciali (a parte un intermezzo in computer grafica fin troppo posticcio) e una regia pregevole, Smile 2 riesce sicuramente a essere un seguito godibile, ma purtroppo alcune volte offre una sceneggiatura che sfrutta fin troppo la questione delle visioni che provoca questa maledizione per mettere in scena eventi e personaggi che non si capisce se siano reali o meno. In questo modo si crea un po’ di confusione che non giova sicuramente alla qualità del racconto cinematografico e che, inoltre, annulla l’opportunità di mostrare nuovi intrecci della trama che avrebbero giovato alla varietà complessiva della sceneggiatura.
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Luca Spina
Dopo la visione di “Grosso Guaio a Chinatown” a 10 anni, la mia più grande passione è diventata il cinema. Poco dopo gli adorati schiacciapensieri vengono surclassati dall'arrivo di un computer di nome “ZX Spectrum”. Scatta così l’amore per i videogiochi e la tecnologia. E le serie TV? Quelle ci sono sempre state, da "Il mio amico Arnold" fino a "Happy Days".
smile-2-recensione-la-morte-ti-sorride-ancora-una-voltaEsce il 17 ottobre 2024 nelle sale Smile 2, seguito dell’horror datato 2022 diretto da Parker Finn che raccontava delle malefatte di un terribile demone che si impossessa delle sue vittime provocando in loro tremende allucinazioni, fino a portarli a compiere il gesto estremo...