Peripheric Love, a gennaio nei cinema il film esordio alla regia di Luc Walpoth

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Dall’11 gennaio 2024 arriva al cinema Peripheric Love, ll primo lungometraggio del regista svizzero Luc Walpoth.

Il film descrive un dramma sociale al contempo malinconico e pieno di speranza che esalta le piccole cose e dà voce agli “esclusi” di una società basata sulla competitività.

Al cuore di Peripheric Love c’è la storia di un amore che una gravidanza inaspettata mette in crisi ma che poi, ‘miracolosamente’, ricompone.

È l’amore tra Giorgio (Fabio Troiano) e Maria (Iazua Larios), persone semplici e genuine, ed entra in crisi perché uno e l’altra si sentono sopraffatti dai desideri, dai bisogni e dalle paure dell’altro, in un contesto marcato da un ordine sociale che genera confusione, paura, marginalità, difficoltà di sentirsi a pieno titolo parte della comunità.

In questa situazione ciascuno dei due protagonisti è spinto a cercare altrove la tenerezza e l’ascolto che non trova più nel coniuge, e si dischiude quindi a relazioni con nuovi confidenti.

Maria trova conforto nel padre Salvatore (Alessio Lapice), giovane sacerdote affascinato dal suo candore e dalla “miracolosa” gravidanza e Giorgio, dopo un’iniziale ostilità, nell’affetto di Arlette (Christina Rosamilia), sex worker transessuale.

Nell’ambiguità che si apre in questo gioco di relazioni, la futura nascita è l’ancoraggio che si offre loro, è la possibilità di cambiamento e rinnovamento, una potenzialità insita in ogni nascita e il segno della possibilità di dare un futuro alle cose.

Il film aspira a portare il mistero della nascita nella sua misura umana e terrena, quella che finisce per attribuire alla natività un valore simbolico ‘rivoluzionario’.

Nel cast di Peripheric Love troviamo Iazua Larios, Fabio Troiano, Alessio Lapice, Christina Andrea Rosamilia, Bruno Todeschini e Ursina Lardi.