L’amore per i film tratti dai videogiochi del regista Paul W. Anderson sembra non avere fine. Dopo aver spopolato nei cinema di tutto il mondo con le versioni cinematografiche di franchise videoludici come Resident Evil (ben quattro film in totale) e Mortal Kombat, Aderson anche stavolta sceglie di ricreare sul grande schermo trama ed atmosfera proprie di un famoso videogioco.
Stavolta si tratta di Monster Hunter, della casa giapponese Capcom, serie di giochi incentrata sul multilplayer online in cui diversi giocatori devono unire le proprie forze per cacciare feroci mostri, sfruttando al meglio le diverse armi a disposizione e soprattutto il gioco di squadra.
Un videogioco che, sebbene preveda anche una modalità per giocatore singolo, si fregia di una trama semplice, dal momento che gran parte dell’esperienza ludica si basa sulla caccia assieme ad altri partecipanti.
MONDI PARALLELI
Protagonista di Monster Hunter è Artemis (Milla Jovovich), tenente di una squadra di soldati alla ricerca di alcuni compagni dispersi.
Artemis, in compagnia dei suoi commilitoni, vaga attraverso un arido territorio speranzosa di ritrovare sani e salvi questi militari. All’improvviso all’orizzonte compare una strana concentrazione di fulmini, presagio di una probabile tempesta di sabbia.
Gli autoveicoli militari, che pesano diverse tonnellate, sono progettati proprio per affrontare questi pericolosi capricci meteorologici. I soldati non temono la minaccia, almeno fino a quando si accorgono che, assieme alle saette, compare una sorta di portale che scaraventerà tutti loro in una dimensione sconosciuta.
Contraddistinto da un deserto dal colore bianco, questo nuovo mondo appare silenzioso. Il vento tace e all’orizzonte non si intravede nessuno.
Presto però dei sordi rumori mettono in allerta Artemis e i suoi compagni. La sabbia sembra animarsi sotto i loro piedi, come se fosse sospinta da qualcosa che in profondità riesce a muoversi agilmente.
Presto dal manto sabbioso sorgerà una enorme creatura dalle fattezze che ricordano un toro, un mostro che sembra invulnerabile ai loro attacchi ed è spinto da una innaturale voglia di uccidere.
Inizia l’incubo per Artemis e la sua squadra, un incubo fatto di un mondo popolato da centinaia di creature gigantesche e incredibilmente aggressive.
IMPOSSIBILE SOPRAVVIVERE
Artemis e i suoi compagni hanno pochissime chance di restare in vita in queste selvagge lande; tutto intorno a loro pullula di minacce, persino il sottosuolo, ove albergano decine di aracnidi che non hanno alcun problema a muoversi nell’oscurità.
Non basta tutta l’esperienza militare di Artemis per salvare la pelle. Fortunatamente la donna incontrerà presto un cacciatore del luogo (interpretato da Tony Jaa), un uomo nato in queste terre che può sfoggiare armamenti più idonei per affrontare queste mostruosità.
Dopo un primo momento in cui i due si fronteggiano, ideale per mostrare durante il film non solo mostri ma anche un po’ di sane arti marziali, tra i due nascerà un sodalizio vitale affinché entrambi riescano ad aiutarsi l’uno con l’altra.
INTRATTENIMENTO E’ LA PAROLA D’ORDINE
Diciamolo subito: Monster Hunter è un film che presenta una sceneggiatura ridotta all’osso. Basandosi su di un videogioco che non ha mai ottenuto consensi dai giocatori per il suo plot, bensì per la sua natura multiplayer, era difficile che anche questo lungometraggio presentasse una trama sofisticata.
Il fine di Monster Hunter, in cui riesce a dovere, è il puro intrattenimento, contraddistinto dalla presentazione di momenti spettacolari che possano trasmettere adrenalina e divertire.
Da subito Monster Hunter non tradisce la sua natura di film in cui è preponderante l’azione e l’uso di effetti sonori che impegnano l’impianto audio del cinema.
La prima mezz’ora dello spettacolo è un susseguirsi di sparatorie e di gigantesche mostruosità che attaccano Artemis e i soldati; scene palpitanti che emozionano soprattutto grazie ad un uso della musica e di effetti sonori che ipnotizzeranno letteralmente lo spettatore, che di certo non si ritroverà annoiato dallo spettacolo.
Anche il resto dei 100 minuti complessivi di visione non risultano certamente tediosi, perché la Jovovich, da novella Rambo al femminile, sarà intenta non solo a restare viva e a fronteggiare queste minacce, ma anche a curare le sue ferite e cercare di salvare i suoi commilitoni.
La disavventura di Artemis inoltre non sarà condivisa solo con il misterioso cacciatore, ma anche con altri personaggi tratti direttamente dalla serie di videogiochi Capcom.
Occasione questa che, oltre a rendere felici gli appassionati della saga, permetterà alla sceneggiatura di inscenare scenografie diverse oltre all’infinita landa desertica e dare un più ampio respiro alla limitata sceneggiatura.