Da bambino, osservando i titoli di testa di un film, quando leggevo la voce “effetti speciali a cura di…” mi emozionavo in maniera particolare.

Non stavo solo per assistere ad una storia narrata per immagini grazie al miracolo dell’arte cinematografica, ma avrei potuto godere di una ulteriore magia, quella che permetteva di mettere in scena eventi che non potevano verificarsi nella realtà grazie al pregevole inganno dell’effettistica cinematografica.

Questi trucchi, creati da abilissimi artigiani che sapevano modellare creature fantastiche e rendere il sangue finto più veritiero che mai, aprivano le porte ad un mondo fantasioso che arricchiva lo spettacolo e rendeva il film ancora più entusiasmante.

Se vi siete mai chiesti come i professionisti degli effetti speciali riuscissero a rendere su schermo l’impossibile, la nuova serie esclusiva Disney+ Light & Magic fa per voi.

Diretto da Lawrence Kasdan, lo show Disney+ porta lo spettatore a curiosare dietro le quinte della Industrial Light & Magic, una delle aziende più importanti di tutto il cinema americano, che ha iniziato curando gli effetti speciali dei primi tre episodi della saga di Star Wars, nel dettaglio Guerre Stellari, L’impero colpisce ancora e Il ritorno dello Jedi.

In pratica, la crème de la crème di tutta l’epopea spaziale ideata da George Lucas.

FARE O NON FARE. NON C’E’ PROVARE

Protagonista della serie Light & Magic, che troveremo in streaming su Disney+ dal 27 luglio 2022, è George Lucas, l’uomo che diede vita all’universo cinematografico di Star Wars.

Non fu facile per questo giovane appassionato di cinema realizzare questa saga spaziale, perché dovette affrontare diversi ostacoli per far sì che si realizzassero i primi tre film, ritenuti veri e proprio capolavori di genere.

Lucas era un ragazzo che amava i film di fantascienza. Il suo film preferito era 2001: Odissea nello spazio, un cult movie che reputava realizzato in maniera quasi perfetta, sia nella sceneggiatura che nell’effettistica.

C’era solo una cosa che, secondo Lucas, avrebbe reso 2001: Odissea nello spazio ancora più entusiasmante: un ritmo narrativo più sostenuto.

Secondo il creatore di Star Wars il genere fantascientifico doveva godere di scene più veloci, che potessero sottolineare le mirabolanti avventure che i protagonisti dei film di questo genere sostenevano.

Star Wars era, almeno sulla carta, il progetto ideale che potesse offrire una storia fantastica con tutti i crismi, che mettesse in scena inoltre, a differenza di altre pellicole simili, svariati personaggi che innalzavano la complessità della sceneggiatura.

Star Wars non avrebbe dovuto solamente entusiasmare descrivendo le peripezie di Jedi e di cacciatori di taglie spaziali, ma avrebbe dovuto mostrare al pubblico effetti speciali mai visti prima. Effetti speciali così complessi che, per l’epoca, sembravano impossibili da replicare al cinema.

SE NON ESISTE, INVENTALO TU STESSO

La nascita dell’Industrial Light & Magic è tanto semplice quanto spiazzante: George Lucas si accorse ben presto che, durante gli anni settanta, i mezzi a disposizione che avevano gli artisti degli effetti speciali erano alquanto limitati.

Nessuno avrebbe potuto creare gli universi stellari in cui Luke combatte Lord Vader, oppure mostrare in maniera convincente una spada laser che fa scomparire uno Jedi in un battibaleno.

Lucas non era certo un uomo che perdeva le speranza così facilmente, e proprio per questo decise di radunare alcune persone con abilità manuali e tecniche fuori dall’ordinario affinché potessero trovare il modo per creare effetti, per l’epoca, sensazionali.

La necessità di rendere reali le fantasie fantascientifiche di Lucas su di uno schermo ha fatto si che un gruppo di tecnici e abili artigiani potessero, quasi senza accorgersene, creare una azienda che  tutt’oggi è il riferimento principale per tutti coloro che vogliono dotare la loro produzione cinematografica di effetti sbalorditivi.

UNA STORIA DENTRO UN DOCUMENTARIO

E’ affascinante venire a conoscenza in Light & Magic  come George Lucas sia riuscito a gestire l’incredibile mole di effetti speciali che avrebbero reso la prima tranche di film di Star Wars così indimenticabile.

Light & Magic, durante i suoi sei episodi totali, oltre a raccontare le incredibili peripezie artistiche che hanno permesso a Star Wars di diventare una pietra miliare cinematografica, dedica spazio anche alla storia di questi pionieri del trucco scenico.

In Light & Magic potremo scoprire inoltre il carattere dell’uomo che ha scritto la storia di Luke e Leia, un carattere estremamente forte che gli ha permesso di non arrendersi nemmeno di fronte ad eventi che avrebbero potuto far naufragare i suoi promettenti progetti cinematografici.

Grazie alla serie Disney+ veniamo a conoscenza di parte dell’intimità di Lucas, quell’intimità professionale che quotidianamente condivideva con i suoi colleghi, a cui mai e poi mai indirizzò una parola volgare oppure comportamenti sconvenevoli.

Un atteggiamento che gli permise di creare un sodalizio importante e duraturo con tutti i talentuosi addetti alla creazione di meraviglie fantascientifiche proiettate su uno schermo.

Non sarà solo Lucas a raccontarsi, perché l’Industrial Light & Magic è fatta di decine di uomini e donne, e quindi di numerose storie personali che non prevedono solo una fredda partecipazione lavorativa ma, prima di essa, la costruzione di stabili rapporti amicali.

Anche di questi rapporti parlerà la serie Disney+, permettendo così di farci conoscere non solo il lato geniale e pratico di questi incredibili artigiani, ma anche quello prettamente umano, coinvolgendo ancora di più lo spettatore descrivendo aneddoti dalle caratteristiche commoventi.

NON SOLO STAR WARS

Sebbene gran parte delle puntate dello show Disney+ trattino della creazione degli effetti dei sopracitati episodi di Star Wars, l’Industrial Light & Magic non si occupò solo della saga degli Jedi.

L’azienda di Lucas, dopo la saga di Guerre Stellari, iniziò a partecipare a svariati progetti cinematografici indimenticabili, come E.T. ed I predatori dell’arca perduta.

Sarà divertente venire a conoscenza di come questa incredibile società abbia trovato la sua strada grazie al romantico richiamo della passione nel genere fantascientifico e dell’amicizia, visto che Lucas continuò dopo l’uscita di Star Wars ad occuparsi anche della gestione degli effetti speciali in nome di semplici favori nei riguardi di persone care a lui vicine, come Steven Spielberg.

Durante le puntate dunque non vedremo solo brillanti Jedi e luminose spade laser, ma anche scene che ritraggono l’incredibile creazione di trucchi cinematografici in film come Poltergeist, Forrest GumpRitorno al futuro.

Un meraviglioso compendio che mostra la lavorazione di decine di film che sono impossibili da dimenticare.

Dove vedere Light & Magic
COMMENTO
Di primo acchito potrebbero sembrare troppi sei episodi della durata di un’ora ciascuno per una docuserie che racconta della creazione e dell’ascesa della più grande azienda che crea effetti speciali. Niente di più sbagliato. Light & Magic è una meravigliosa esperienza da vivere per tutti i cinefili e anche per chi vuole scoprire come alcuni uomini riuscirono, nell’era in cui il cinema digitale era ancora un concetto lontano, a creare eccezionali effetti speciali che resero la saga di Star Wars immortale. Light & Magic non mostrerà solo la genesi della saga stellare per eccellenza, ma anche come furono gestite scene chiave di altri cult movie come E.T., Iron Man e The Mandalorian. In Light & magic il viaggio inizia negli anni ’70, ma arriveremo episodio dopo episodio fino ai giorni nostri, scoprendo come George Lucas non solo fosse un genio nell’ambito dell’industria cinematografica, ma anche un visionario che accoglieva senza timore alcuno anche la modernità e con essa l’arrivo della computer grafica. Light & Magic è una visione decisamente raccomandata, fondamentale per scoprire l’uomo dietro le avventure degli Jedi e come riuscì a tenere testa ad innumerevoli problematiche che avrebbero potuto soffocare per sempre la sua immensa vena creativa.
8.5
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Dopo la visione di “Grosso Guaio a Chinatown” a 10 anni, la mia più grande passione è diventata il cinema. Poco dopo gli adorati schiacciapensieri vengono surclassati dall'arrivo di un computer di nome “ZX Spectrum”. Scatta così l’amore per i videogiochi e la tecnologia. E le serie TV? Quelle ci sono sempre state, da "Il mio amico Arnold" fino a "Happy Days".
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