Leonardo Da Vinci è stato un uomo straordinario, con un innato talento per innumerevoli arti, come l’architettura, la scienza e soprattutto l’arte.
Difficile immaginare un altro essere umano con una mente così elastica e vorace di conoscenza, capace di tenere il pennello in mano e, pochi minuti dopo, scrivere complessi calcoli matematici per comprendere chissà quale legge naturale che lo incuriosisce.
Il documentario prodotto da Sky e distribuito da Lucky Red, vuole presentare Leonardo Da Vinci in modo inedito, presentando un esperimento cinematografico che rende questo film biografico una esperienza visiva ed emozionale affascinante.
LA CONOSCENZA PRIMA DI TUTTO
Il genio Leonardo è interpretato da Luca Argentero, che si cala nella difficile parte di un personaggio storico pieno di sfumature caratteriali e dalla personalità poliedrica.
La prova attoriale di Argentero nel complesso sa convincere: l’attore romano sfoggia un accento fiorentino abbastanza credibile cercando di comunicare, soprattutto con il suo sguardo, tutti i guizzi geniali che hanno portato Leonardo Da Vinci a fare scoperte importanti per tutta l’umanità.
La regia sceglie di mostrare e far conoscere alcuni aspetti importanti della vita del genio fiorentino che possano sottolineare gli avvenimenti che più hanno contribuito a modellare il suo carattere.
Con la soave e riconoscibile voce narrante di Francesco Pannofino, è possibile conoscere alcuni aspetti psicologici ed emotivi di Leonardo, indispensabili per delineare e seguire il profilo di un uomo che passerà alla storia.
Durante la visione possiamo, inaspettatamente, conoscere alcune lacune emotive dello scienziato, che lo hanno spinto ancora di più a racchiudere la sua esistenza tra libri, pennelli e calcoli matematici.
I suoi studi infatti erano indispensabili per donargli quella tranquillità che le sue pulsioni prettamente umane non gli concedevano.
UN’ATMOSFERA QUASI ONIRICA
Con l’ausilio di effetti generati digitalmente le scene che mostrano la nascita di alcuni capolavori di Leonardo restituiscono un effetto quasi fiabesco.
La mente di Leonardo, ogni giorno, è sospinta a generare pensieri complessi e assolutamente innovativi per l’epoca.
I suoi scritti e le sue deduzioni scientifiche prendono vita in forme geometriche grazie alla computer grafica, affinché possano sorprendere lo spettatore rapito dall’enorme intelletto di quest’uomo.
Il risultato finale è convincente, soprattutto perché la regia sa dosare con cura le scene reali con quelle in cui gli effetti speciali arricchiscono l’esperienza.
UN OCCHIO DI RIGUARDO ALLA SUA ARTE
Io, Leonardo non poteva presentare tutte le centinaia di invenzioni e splendide creazioni artistiche in poco meno di due ore.
Il film ha scelto di dare grossa rilevanza al talento pittorico di Leonardo, seguendolo in tutte le tappe della sua vita in cui si è spostato da una città all’altra per servire con la sua arte i nobili dell’epoca.
Durante la visione del film possiamo godere della nascita di opere come La Gioconda, L’Ultima Cena, L’Annunciazione , La Dama con l’ermellino e molte altre.
Tutte le tappe della creazione di questi capolavori sono presentati da Io, Leonardo sottolineando come l’artista fiorentino abbia tratto grande ispirazione dalla natura circostante per raffigurare i destinatari dei suoi quadri immortali.
La sua arte è stata così piena di passione che spesso ha creato alcuni disagi con i suoi committenti: le sue opere non potevano essere create in tempi brevi, ma avevano bisogno di enorme ispirazione e spesso di molti anni per essere completate.
Un estro che, anche per un super uomo come Leonardo, non sempre raggiunge la mente in modo così naturale e soffre di momenti in cui sembra che la luce della genialità venga divorata dall’oscurità.