65: Fuga dalla Terra, il film con Adam Driver è davvero così brutto?

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Risposta semplice per tutti coloro che non vogliono perdere tempo: no! Ma andiamo con ordine.

Dal 27 aprile nei cinema è disponibile il nuovo film con Adam Driver, 65: Fuga dalla Terra, pellicola che vanta una sceneggiatura dagli autori di A Quiet Place.

Il film, diretto da Scott Beck e Bryan Woods, ha una trama tipicamente fantascientifica che vede la star di film come House of Gucci e Storia di un matrimonio impersonare il pilota Mills, che si ritrova disperso su di un pianeta popolato da enormi dinosauri.

Assieme a Koa (Ariana Greenblatt), un’altra sopravvissuta, dovranno cercare di farsi largo tra queste enormi creature e fuggire da questo posto così pericoloso.

Da come avrete capito dalla striminzita sinossi, 65: Fuga dalla Terra offre una sceneggiatura semplice, che non presenta una storia complessa ma un semplice racconto cinematografico che sposa in toto il genere avventuroso, tipico di un modo di fare cinema che non si presta a scene verbose oppure a sofismi narrativi che lasciano interdetto il pubblico.

65: Fuga dalla Terra è stato accolto negativamente da gran parte della critica, nonché dal pubblico dei social, che non ha risparmiato epiteti poco lusinghieri riguardanti questo film, tacciato di essere inconcludente, noioso e poco divertente.

Giudizi che sono eccessivamente severi, perché il film di Scott Beck e Bryan Woods presenta diversi pregi, che lo rendono una pellicola che offre un modo di fare intrattenimento veloce e divertente.

65: Fuga dalla Terra è quel tipico film che, dopo un quarto d’ora di visione, ti butta a capofitto nella trama, perché dura 90 minuti e non ha voglia di mostrare scene che rappresentano un inutile e tedioso riempitivo della trama.

65: Fuga dalla Terra predilige spesso il racconto per immagini, come quella che mostra un enorme impronta sul terreno, tipico escamotage per far capire allo spettatore che in quel punto vi è passato un animale che porta una taglia che supera sicuramente la tripla XL.

Quello che 65: Fuga dalla Terra vuole offrire al pubblico è un intrattenimento scevro da sceneggiature complesse, ma solo la storia di questo pilota che deve affrontare un grosso problema e deve cercare di salvare la pelle.

Non mancano inoltre piccoli ma deliziosi colpi di scena nel film: anche in questo caso 65: Fuga dalla Terra, a differenza di molte altre produzioni, sceglie di svelarlo subito, per divertire lo spettatore e rendere Mills un personaggio non più comune ma particolare.

E poi c’è anche il lato sentimentale della pellicola, raffigurato dal rapporto di Mills con sua figlia, che attraverso alcuni flashback riporta alla mente. Anche stavolta sono le immagini a parlare, per stimolare il lato sentimentale del pubblico, ma senza esagerare per evitare una facile retorica.

Insomma, 65: Fuga dalla Terra non sarà certamente un film indimenticabile oppure una pellicola da vedere assolutamente al cinema, ma riesce ad essere un prodotto cinematografico d’intrattenimento che punta su di una trama semplice e ideale per chiunque voglia spendere 90 minuti di avventure in compagnia di dinosauri non proprio amichevoli.