White Men Can’t Jump, riscopriamo la commedia cult anni ’90 che ha ispirato il remake di Disney+

0

In attesa della visione in streaming del remake che vedremo su Disney+, è opportuno spendere qualche parola riguardo il film a cui si ispira intitolato White Men Can’t Jump (che in Italia troviamo con l’infelice titolo Chi non salta bianco è), commedia del 1992 diretta da Ron Shelton.

La sceneggiatura vede come protagonisti Billy Hoyle (Woody Harrelson) e Sidney Deane (Wesley Snipes), due giocatori di basket da strada che intraprendono questo sport per guadagnare soldi attraverso scommesse.

Giocare a basket per strada durante gli anni ’90 in California è un tipico passatempo praticato soprattutto da afroamericani.

Billy, che si presenta come un uomo bianco e a tratti goffo, approfitta del suo aspetto per apparire come un giocatore alquanto scarso.

La realtà è ben diversa, perché Billy è un ottimo atleta, che grazie alle sue abilità da cestista riesce a truffare decine di talentuosi appassionati di basket, convinti che il loro avversario sia incapace e quindi permetta di vincere facilmente qualsiasi scommessa.

L’incontro con Sidney, uomo convinto del suo talento e soprattutto di primeggiare facilmente contro un avversario bianco, è l’occasione ideale per Billy di batterlo approfittando della sua eccessiva sicurezza.

Sarà proprio questo incontro a rendere Billy e Sidney due grandi amici, che potranno unirsi per cercare di guadagnare quanti più soldi possibili grazie al loro talento nella pallacanestro.

Fin dai primi minuti di visione, Chi non salta bianco è è un film che mostra la sua peculiarità e la sua verve comica, mettendo in scena due personaggi sui generis.

Oltre ai tipici scontri fisici che lo streetball permette, differentemente dal gioco tradizionale professionistico, in Chi non salta bianco è assistiamo anche a colorite e creative offese che i giocatori si rivolgono tra di loro nelle pause tra un canestro e l’altro (e con il doppiaggio del compianto Tonino Accolla, che presta la voce al personaggio di Snipes, queste risultano ancora più spassose).

Con epiteti fantasiosi che coinvolgono soprattutto le madri degli sportivi in campo, il film si rivela essere una commedia che in pochi minuti riesce a incuriosire lo spettatore e a gettarlo in men che non si dica in un’atmosfera agonistica fatta di versacci, smorfie e movenze create ad hoc per prendere in giro l’avversario.

Sebbene possano apparire offensive queste parole e questi gesti, in quell’assolato campo di Los Angeles vi sono regole non scritte che permettono questi atteggiamenti, perpetrando una sorta di rito beffeggiatorio rivolto a chi perde il match (e spesso i soldi).

La peculiarità di Chi non salta bianco è non risiede solo nella sua profonda comicità, che già da sola basterebbe a renderlo un film notevole nel suo genere, ma soprattutto la capacità della sceneggiatura di trattare, in modo leggero ma non per questo meno incisivo, temi importanti quali il razzismo, i difficili equilibrismi sentimentali e gli annosi problemi economici che possono divenire insormontabili quando si deve gestire una famiglia con prole.

Chi non salta bianco è è una pellicola che deve essere riscoperta, perché riesce ad essere uno spettacolo cinematografico sincero e realistico, cosa sempre più rara in tempi di cancel culture e dell’annosa ideologia che inneggia al politicamente corretto.

Chi non salta bianco è non vuole essere corretto, ma restituire uno spaccato della società americana degli anni ’90 ancora preda di pregiudizi razziali e che mostrava una profonda divisione tra la cultura afroamericana e quella degli uomini bianchi.

Attraverso il rapporto di amicizia che si crea tra Billy e Sidney, appare chiaro come invece non vi sia una reale differenza tra neri e bianchi, perché entrambi sono costretti e guerreggiare con l’inadeguatezza di una società che spesso si dimentica di quelle persone che appartengono a un ceto non proprio agiato.

Con una sceneggiatura così schietta e graffiante, francamente permangono diversi dubbi riguardo al remake che tra pochi giorni vedremo su Disney+, che potrebbe essere fin troppo edulcorato per risultare accettabile di questi tempi.

Purtroppo Chi non salta bianco è, da come potete notare attraverso la consueta indicazione che mostra se il film è disponibile in streaming, non è possibile vederlo in alcun modo, nemmeno on demand, almeno in Italia.

Ci auguriamo che la commedia di Ron Shelton torni presto ad essere visibile, anche perché al momento non esiste nemmeno una versione in Blu-Ray e la versione DVD è quasi introvabile.

Dove vedere Chi non salta bianco è