Saw X è un capitolo particolare della saga di Saw, perché racconta avvenimenti inediti intercorsi tra il primo e il secondo capitolo.
Protagonista del film è John Kramer (Tobin Bell), l’uomo simbolo del franchise horror che ha appassionato numerosi amanti di film dell’orrore, dei torture porn e degli splatter in generale.
La trama di Saw è piuttosto bizzarra e vede l’anziano Kramer, malato di cancro terminale, organizzare particolarissimi giochi che coinvolgono persone che non godono di una grande statura morale.
In questi giochi il partecipante si trova costretto a dover lottare per salvare la propria vita, cercando di sfuggire dai fantasiosi marchingegni letali creati dallo stesso Kramer.
L’unica possibilità per restare vivi è quella di autoinfliggersi gravosi danni fisici, una pratica che permette al creatore di queste torture di comprendere quale tipo di sacrificio si è in grado di sopportare per salvare la propria vita e così ottenere una sorta di redenzione.
Sarà lo stesso John a mettere a disposizione tutti gli strumenti necessari affinché la sua vittima possa scegliere di sottrarsi al suo insindacabile giudizio.
In pratica, qualora sia necessario amputarsi un piede per sfuggire da una scomoda catena legata al piede, nessun problema, perché il candidato avrà accesso facilmente a un comodo segaossa.
Questa sceneggiatura così particolare fu resa ancora più accattivante con la rappresentazione di un pupazzo avatar che rappresentasse Kramer chiamato “Jigsaw”.
Vestito con una giacca nera e con una terrificante maschera dagli occhi rossi, Jigsaw soleva entrare al cospetto degli sfortunati concorrenti al gioco della morte pedalando su di una piccola bicicletta.
Questo messaggero di morte non aveva solo funzioni meramente teatrali, ma serviva per recapitare messaggi scritti o vocali da trasmettere alle vittime che fungessero da vere e proprie istruzioni per le prove che dovranno affrontare.
IL SUCCESSO CHE TI ASPETTI
Con una trama del genere era facile prevedere come Saw potesse ottenere il plauso del pubblico appassionato di questo genere di film.
La creazione di Jigsaw, inoltre, fu un modo intelligente per mettere su schermo un vero e proprio personaggio dal forte (e macabro) appeal che potesse incarnare tutta la follia di John Kramer.
Il successo della saga ha generato ben nove pellicole differenti che, pur non avendo l’anziano creatore delle macchine portatrici di morte come star, hanno saputo lo stesso intrattenere alla perfezione i fan della saga cinematografica.
Con Saw X, ufficialmente il decimo film del franchise, torna invece John Kramer come assoluto protagonista. L’attempato mietitore di vittime è sempre più malato, e cerca con ogni mezzo di trovare una possibilità di curarsi.
Disperato e sofferente, Kramer si reca in Messico per sottoporsi ad una cura sperimentale gestita dalla brillante Dottoressa Cecilia Pederson (Synnøve Macody Lund).
Molto presto l’uomo si accorgerà che questa fantomatica cura, in realtà, non esista e come sia stato truffato inesorabilmente da questo medico e da tutto il suo affettuoso staff.
L’affascinante Cecilia ha commesso un grave errore a trarre in inganno il geniale uomo che sa come far scorrere litri di sangue senza nemmeno sporcarsi le mani.
KRAMER CONTRO I CATTIVI
La prima metà del film intende mostrare il pessimo stato di salute di Jigsaw. Kramer appare come un uomo stanco, emaciato e debole, che cerca di partecipare a gruppi di sostegno per malati oncologici affinché possa trovare un minimo appoggio emotivo.
Difficile pensare che sia lo stesso uomo che ha regalato alcuni dei migliori siparietti splatter nel cinema horror recente.
L’incipit narrativo di Saw X è dunque votato alla drammaticità, una drammaticità (ahimè) perfettamente realistica, perché riguarda le persone afflitte dal cancro.
Dal momento che entra in scena la Dottoressa Pederson le cose cambiano, perché Kramer riprende fiducia nel futuro, certo che le cose possano andare meglio.
D’altronde questa cura sembra fare letteralmente miracoli, proprio come gli ha comunicato un ex malato oncologico oramai quasi guarito del tutto.
Purtroppo la realtà è un’altra, e sebbene Jigsaw non possa esaudire i suoi desideri che prevedevano una ripresa totale del suo stato di salute, ora potrà fare quello in cui riesce meglio: insegnare a persone cattive e prive di cuore come potrebbero riscattarsi.
FLESH AND BONE
Quando Kramer torna nel ruolo di giudice imperterrito (e sanguinario), Saw X riprende le tematiche care agli amanti della saga, mostrando nuove e incredibili torture destinate a tutti gli ingiusti.
Si apre così la fase narrativa in cui esplode la natura horror del film, che mostra senza indugi decapitazioni, arti mozzati e tanto, tantissimo, sangue finto.
Queste scene così esplicitamente violente possono giovare di una regia e di un accompagnamento sonoro che fanno di tutto per instillare una incredibile ansia nello spettatore, che inizia anche a provare pena per questi sordidi soggetti che, sebbene macchiati di atroci delitti morali, non dovrebbero sopportare tali pene.
In questa parte del film Jigsaw appare come un subdolo omicida, un sadico vecchio che ama solo vedere le persone soffrire perché si crede portatore di un giudizio superiore e inappellabile.
Ma le cose cambiano repentinamente, perché la sceneggiatura riesce a inserire nuovi personaggi che mostrano anche dei lati inimmaginabili di Kramer, pronto a sacrificare anche sé stesso per porre in salvo vittime innocenti.
A questo punto quello che sembrava un insindacabile giudizio verso la star principale di Saw muta, anche perché mentre Kramer svela l’inaspettata bontà che c’è in lui, colei che ha architettato questa truffa invece non fa niente per celare il suo animo profondamente scuro e disumano.
Saw X dunque, all’interno di un plot che sembrava puramente fanservice, inserisce elementi narrativi che giocano continuamente con l’emotività dello spettatore, instillando in lui una girandola emozionale non indifferente.