La storia di Prey si svolge nella stazione spaziale di Talos-1. Quest’ultima è letteralmente invasa da alieni antropomorfi di colore scuro, fatti quasi di un’entità gassosa.
Sono chiamati Typhon, ed hanno la capacità di nascondersi dentro alcuni oggetti ordinari.
In verità ci sono diverse specie di Typhon: alcuni possono mimetizzarsi, altri controllare la mente altrui.
Ma tutti hanno in comune una cosa: la violenza e la voglia di uccidere gli esseri umani.
Non mi dilungherò troppo sulla trama di Prey, perché in questo modo sarebbe alto il rischio di togliere tutto il gusto di scoprire un canovaccio narrativo che pesca a piene mani dalla fantascienza, quella di Alien, come da peculiarità videoludiche di prodotti blasonati chiamati Bioshock e System Shock.
Prey è classificabile, di primo acchito, come uno sparatutto in soggettiva. Ma definire il prodotto di Arkane Studios solamente uno sparatutto sarebbe un errore imperdonabile.
In Prey si spara, si scappa e si sfruttano innumerevoli armi, ma il tutto all’interno di un romanzo videoludico SCI-FI che punta soprattutto sulla narrazione e sulla capacità di usufruire di straordinarie capacità grazie ai Neuromod e lo Psicoscopio.
I Neuromod sono degli impianti neurali che permettono di sviluppare innumerevoli abilità, che possono spaziare dalle capacità di hackerare le serrature elettroniche (con un divertente minigioco che coinvolgerà attivamente il giocatore) fino alla mera espansione della forza fisica.
Sono decine le possibilità offerte dai Neuromod, che diventano centinaia se combinate con il sopracitato Psicoscopio.
Quest’ultimo, acquisito solamente dopo qualche ora dal giocatore, permetterà in primis di scansionare gli alieni per carpire informazioni utilissime a conoscere i loro punti deboli.
Ma non è tutto. Questo caschetto avrà anche degli alloggi dove poter installare altri chip aggiuntivi, per acquisire altri power-up utili. Siete abbastanza confusi? Normale che lo siate, perché le primissime ore di gioco non farete altro che familiarizzare con le innumerevoli opzioni che il gioco mette a disposizione.
Oltre a questa importante anima RPG, Prey è incentrato anche su di una narrazione che coinvolgerà in toto il giocatore.
Oltre alla trama principale, arricchita da missioni e da decine di sotto-missioni facoltative (ma non per questo meno interessanti), ogni area di gioco sarà caratterizzata da riviste, libri e trattati di fantascienza da leggere liberamente per acquisire più informazioni sul mondo di gioco.
E non mancheranno anche computer su cui leggere mail, messaggi vocali oppure file da usare per usufruire di informazioni basilari, come mappe del mondo di gioco oppure aneddoti interessante.