Sarà in sala dal 13 maggio 2024 Samad, il primo lungometraggio di Marco Santarelli con Mehdi Meskar, Roberto Citran, Marilena Anniballi e Luciano Miele.
Samad (Mehdi Meskar) ce l’ha fatta. Ha pagato il suo conto con la giustizia e ora ha un lavoro, una nuova vita.
Padre Agostino (Roberto Citran), suo amico e mentore, lo invita in carcere perché possa essere di ispirazione per i suoi compagni, come esempio di reinserimento, perché possa raccontare la nuova vita da uomo libero.
Ma è la giornata sbagliata: una rissa fa esplodere la rabbia e il risentimento dei detenuti, che decidono di barricarsi nella biblioteca del carcere.
Samad si troverà a dover scegliere chi essere: musulmano o cristiano, complice oppure ostaggio.
«Samad – dice il regista – nasce durante le riprese del mio secondo documentario in carcere: Dustur (Costituzione). L’idea mi è venuta filmando ore e ore d’incontri tra un volontario religioso di fede cattolica e un gruppo di detenuti musulmani, su temi legati ai principi della Costituzione italiana e delle Costituzioni arabe. Un confronto non facile, tra due mondi molto diversi, sconvolti dall’attentato alla sede del giornale satirico di Charlie Hebdo. È da qui che parte Samad, una visione sul tema della “sottomissione” e della radicalizzazione in carcere».