La recensione di Oceania 2, il nuovo film targato Walt Disney Animation Studios che vede il ritorno della coraggiosa Vaiana, impegnata in una pericolosa avventura per cercare di riunire il suo popolo a seguito di una misteriosa chiamata dai suoi antenati. Dal 27 novembre 2024 nei cinema.
Nel 2016 esce nei cinema Oceania, film d’animazione ambientato in una rigogliosa isola polinesiana bagnata dalle acque azzurre e incontaminate dell’oceano.
Il film Disney, oltre a presentare un profilo tecnico all’avanguardia che sapeva valorizzare le meraviglie della flora che adorna questa terra insulare, offriva un canovaccio narrativo che pescava da molteplici miti della cultura dei popoli che abitavano queste isole.
Il (meritato) successo di Oceania ha portato Disney a sfruttare questo franchise che, prima di diventare un vero e proprio lungometraggio da godere nei cinema, era stato pensato come un’ipotetica serie televisiva che valorizzasse il palinsesto streaming di Disney+.
DI NUOVO IN COMPAGNIA DI VAIANA
Le prime scene di Oceania 2 ritraggono Vaiana, impavida e sorridente ragazza impegnata a cercare tracce di reperti che possano provare che il suo popolo abita anche altre isole oltre a quella in cui vive con i suoi cari.
La prima parte del film Disney è incentrata sulla descrizione della vita di Vaiana e di come si rapporta con i suoi parenti e amici.
Le vivaci inquadrature della cinepresa virtuale valorizzano gli splendidi paesaggi polinesiani, bagnati da un mare cristallino che, anche stavolta, ha un rapporto tutto particolare con la protagonista del film e riesce in qualche modo a comunicare con lei.
Sebbene leggermente lunga, l’introduzione di Oceania 2 riesce con successo a far immergere lo spettatore nel mood allegro e solare del franchise Disney, soprattutto quando gli energici balli di Vaiana sono accompagnati da canzoni interpretate magistralmente dalla cantante Chiara Grispo.
Oltre che a infondere gioia ed energia, le movenze tribali di Vaiana mostrano chiaramente come la caratura tecnica del film Disney sia eccezionale, non solo prendendo in esame le fluide animazioni della giovane ragazza, ma anche osservando come la mimica facciale di ogni personaggio sia curata all’inverosimile e offra una incredibile espressività.
Esaurito il tempo dedicato a ritrovare vecchi personaggi di Oceania e ad apprezzare le riuscite sonorità musicali del film, è tempo per Vaiana di partire per un lungo viaggio nell’oceano, in compagnia di bislacchi viaggiatori e di un robusto amico.
IL RITORNO DEL BUFFO SEMIDIO
Stiamo parlando di Maui, il nerboruto, vanesio e brillante semidio che Vaiana ha conosciuto molto bene nel primo film uscito otto anni fa.
È difficile, rivedendo Maui, trattenere un gioioso sorriso, soprattutto quando si scorge nuovamente il suo simpaticissimo tatuaggio animato che ha sul petto con cui l’omone dialoga, una delle trovate più originali e apprezzate di Oceania.
Se nel primo film Vaiana ha diviso le sue eroiche gesta con Maui, stavolta partirà anche con un nuovo e bislacco equipaggio, che comprende una geniale costruttrice di navi, un anziano contadino e un caro amico che stravede per Maui, oltre al simpatico pollo HeiHei e l’ingombrante maialino Pua, entrambe vecchie conoscenze.
Durante questo pericoloso viaggio Vaiana dovrà vedersela con molteplici minacce, rappresentate da mostruose ed enormi creature marine.
Durante il suo viaggio in mare la protagonista del film Disney rincontrerà anche la popolazione dei Kakamora, piccole e agguerrite creature rivestite da noci di cocco sulle quali sono disegnate maschere minacciose.
Sarà proprio con la comparsa dei Kakamora che il ritmo narrativo di Oceania 2 subirà una grossa impennata, soprattutto quando in scena approderà un enorme mollusco intenzionato a bloccare la via all’imbarcazione di Vaiana.
SE LE EMOZIONI NON MANCANO, LA SCENEGGIATURA LANGUE
Oceania 2 è un chiaro esempio di un seguito che, sebbene offra una realizzazione tecnica ineccepibile e un doppiaggio italiano riuscito molto bene, purtroppo offre una sceneggiatura piuttosto esigua.
Se nel primo capitolo di Oceania avevamo conosciuto l’inedito personaggio di Maui e quello di Vaiana, coinvolti in un racconto avventuroso che offriva una brillante rivisitazione dei miti polinesiani e un affascinante villain contro cui confrontarsi, in questo seguito il plot appare fin troppo semplice e poco coinvolgente, complice l’assenza un vero e proprio villain contro cui serbare rancore.
Se nelle prime fasi del racconto cinematografico la scomoda situazione in cui versa Maui introduce Matangi, nuovo personaggio femminile misterioso (doppiato egregiamente dalla cantante Giorgia) che sembra essere il perfetto antagonista, le cose ben presto si riveleranno ben diverse e Matangi apparirà come un’apparizione ben meno importante (almeno in questo film).
Il risultato è che Vaiana e Maui dovranno fronteggiare un nemico che non ha una vera e propria identità e che, proprio per questo, toglie molta enfasi emotiva a tutto il racconto cinematografico.
Un altro particolare da sottolineare è l’incomprensibile gestione dei personaggi che accompagnano Vaiana nel suo viaggio marittimo.
Dal momento che saranno accanto alla protagonista del film, ero certo che ognuno di loro avesse un ruolo ben definito nella storia, ma così non è stato, tranne per alcuni scontri del piccolo combattente dei Kakamora e la geniale costruttrice di imbarcazioni, che talvolta offre il suo ingegno ingegneristico per rendere la loro imbarcazione più veloce e performante.
Gli altri personaggi, che dovrebbero svolgere l’importante ruolo di comprimari, servono solo per esibirsi in qualche intermezzo musicale sfoggiando una ironia che, alcune volte, risulta anche abbastanza forzata.
Con una sceneggiatura del genere, che abbonda di scene divertenti e spettacolari ma che è fin troppo avara dal punto di vista di nuovi spunti narrativi, Oceania 2 appare come un film animato esteticamente bellissimo ma che non ha la capacità di raccontare niente di nuovo rispetto al primo episodio uscito nel 2016.