MUBI: la programmazione di agosto 2023

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Lungometraggio di debutto del regista Thomas Hardiman, Medusa Deluxe è un vertiginoso murder mystery ambientato nel mondo dell’hair styling.

Dopo che uno stylist viene trovato morto in un concorso per acconciatori, i concorrenti rimasti cercano di scoprire l’assassino nel corso della serata.

Rivalità e sfiducia aumentano quando i concorrenti sospettano che qualcuno stia cercando di truccare la gara, scegliendo in modo raccapricciante i partecipanti. Presentato al festival di Locarno nel 2022, vanta la fotografia di Robbie Ryan, nominato all’Oscar per La favorita.

Con Triangle of Sadness Ruben Ôstlund ha vinto la seconda Palma d’Oro al Festival di Cannes. Il film è un’esilarante satira sul mondo dei più privilegiati, sull’onda di Parasite e The White Lotus.

La trama ruota attorno a Carl e Yaya, modelli e influencer la cui relazione è sempre più incrinata a causa del denaro.

Quando vengono offerti loro dei posti gratuiti per una crociera di lusso, si ritrovano a condividere un superyacht con trafficanti d’armi, oligarchi e un cinico capitano della nave, marxista e alcolizzato. Le cose prendono una svolta imprevedibile e caotica.

Nella rassegna dedicata a Roberto Rossellini di MUBI ad agosto arrivano La macchina ammazzacattiviViaggio in Italia.

Il primo è una commedia fantastica nella quale il protagonista – il fotografo Celestino – ha il potere di decidere la vita e la morte delle persone ritratte attraverso la sua macchina fotografica.

Il secondo, Viaggio in Italia, è un film sperimentale in cui il viaggio in Italia di una coppia straniera apre ferite emotive sotto l’apparente felicità.

Per scoprire di più sul dietro le quinte delle collaborazioni tra Ingrid Bergman e Roberto Rossellini, ad agosto arriva anche Io sono Ingrid di Stig Björkman.

Jafar Panahi, visionario regista iraniano, è un faro di coraggio artistico e resilienza, e questo mese MUBI presenta due suoi film che sfidano norme sociali e vincoli politici.

Taxi Teheran cattura in modo ingegnoso l’essenza della moderna società iraniana attraverso la prospettiva di un tassista. Girato interamente all’interno di un taxi, intreccia realtà e finzione, fornendo una narrazione candida e avvincente sulle lotte, le speranze e i sogni della gente comune di Teheran.

3 Faces invece, esplora le vite di tre attrici nell’Iran rurale. Mescolando finzione e realtà, il film approfondisce i temi di genere, tradizione ed emancipazione, offrendo un ritratto toccante delle sfide che le donne devono affrontare in una società conservatrice.