Esce il 5 dicembre 2024 su Netflix Black Doves, nuova serie Netflix con protagonista Keira Knightley nei panni di una spia che ricopre il duplice ruolo di moglie devota e madre affettuosa.
Helen Webb (Keira Knightley) sapeva fin dall’inizio che fare la spia non era un lavoro semplice. La sua vita è cambiata tanti anni prima di intraprendere questo difficile impiego, esattamente quando ha deciso di fuggire e di tenersi lontana da una situazione familiare scomoda e dolorosa.
Reed (Sarah Lancashire) è convinta come il carattere volitivo e lo spirito indomito di Helen siano ideali per trasformarla in una donna che ricopre una duplice identità.
Basta un rapido scambio di parole tra queste due donne per intavolare un promettente sodalizio professionale che porterà la ragazza a far parte dell’associazione Black Doves, fondata per offrire svariati servizi spionistici all’offerente che paga di più.
Presto Helen diventerà la compagna di un politico influente inscenando così una vita che non le appartiene, almeno finché dal suo rapporto fittizio non nascono due figli gemelli.
Il frutto del suo amore ufficioso acquisirà una valenza sentimentale che Helen non immaginava potesse essere così potente, facendo vacillare in lei la convinzione di continuare a fare questo oscuro lavoro.
LA STORIA ARTICOLATA DI BLACK DOVES
Quello che cattura l’attenzione di Black Doves è la sua sceneggiatura, che parte mostrando Helen e il suo microcosmo londinese fatto di famiglia, amici e figli, fino ad arrivare a coinvolgere altri personaggi che, uno ad uno, ricopriranno ruoli sempre più importanti che amplieranno la trama della serie Netflix in maniera inaspettata.
Cominciamo dall’inizio: Helen ha una relazione con Jason (Andrew Koji), un uomo che sembra offrirle quello che la donna ancora non aveva mai conosciuto: il vero amore.
L’omicidio di Jason mette in moto tutta una serie di eventi che costringeranno Helen a riprendere in mano la pistola, aiutata dal suo carissimo amico Sam (Ben Whishaw), pronto a proteggerla dalle numerose insidie a cui andrà incontro.
Se pensate a loro due come i protagonisti principali del ricco affresco narrativo dello show Netlix vi sbagliate di grosso, perché anche la prestigiosa posizione politica del marito di Helen, Wallace (Andrew Buchan) avrà un importantissimo ruolo in questa intricata vicenda che, incredibile a dirsi, rischierà addirittura di mettere in pericolo il delicato equilibrio geopolitico tra America, Cina e Inghilterra.
Il canovaccio narrativo di Black Doves è come una serie di cerchi concentrici, che mantengono la posizione centrale sulle vicissitudini di Helen ma che nel frattempo riescono a delineare altre sottotrame da spy thriller che si incastrano perfettamente l’una nell’altra.

INNO ALL’AMORE IN TUTTE LE SUE FORME
Oltre a questa trama così particolareggiata e curata quello che distingue Black Doves da tanti altri thriller di spionaggio più o meno riusciti è il suo racconto profondamente sentimentale.
Tra una sparatoria e un combattimento all’arma bianca, lo show Netflix dedica molto spazio anche alle difficili situazioni sentimentali di Helen e Sam.
La spia madre di due figli è profondamente turbata dalla morte del suo amore Jason ed è intenta a trovare a tutti i costi i colpevoli di questo omicidio.
Il suo caro amico Sam, che tanti anni fa ha dovuto troncare la relazione più importante della sua vita fuggendo a Roma, è costretto a tornare a Londra e rivedere così l’uomo che più di ogni altro ha fatto battere il suo cuore.
La sceneggiatura di Black Doves approfitta di questi due siparietti sentimentali per donare ai personaggi di Sam e Helen una certa umanità, umanità che si scorge soprattutto quando cercano con difficoltà di coniugare il loro particolarissimo lavoro con le complicate questioni amorose di cui fanno parte.
Se il focus narrativo è sicuramente incentrato sui personaggi interpretati da Keira Knightley e Ben Whishaw, c’è spazio anche per delineare il profilo sentimentale di altri partecipanti al corale racconto spionistico di Netflix, che essi siano killer spietati oppure donne solitarie che hanno scelto di vivere la propria vita in totale segretezza.

IL CAST
Sebbene sia credibile e abbia il phisique du role ideale per combattere agilmente a mani nude, non ho trovato sempre convincente la prova attoriale di Keira Knightley, soprattutto quando gigioneggia davanti alla cinepresa e si prodiga in svariate risatine arricciando il naso, gesti che ricordano troppo i tempi in cui recitava nei film I Pirati dei Caraibi accanto a Johnny Depp e Orlando Bloom.
La Knightley spesso sembra indecisa se apparire come una donna tosta degna del più entusiasmante dei revenge movie oppure una madre piena di preoccupazioni per la sua famiglia, e questo rende la sua performance attoriale discontinua e priva di una vera e propria identità.

Discorso diverso per Ben Whishaw: l’attore inglese modella un personaggio emotivamente credibile, che si prodiga in qualche atteggiamento sarcastico ma che riesce a essere sempre fedele alla figura di un uomo perennemente in lotta tra la sua figura di assassino glaciale e quella di un uomo che conserva anche una certa pietas.
Sarah Lancashire è perfetta nei panni di una donna serafica e dallo sguardo tagliente, ma che non riesce del tutto a celare anche una certa coscienza di come il suo lavoro l’abbia resa una persona solitaria e priva di rapporti umani considerevoli.