Esce il 28 marzo 2025 in streaming su Disney+ Alexander e il terribile, orribile, abominevole ma veramente bruttissimo viaggio, una commedia ispirata al libro di Judith Viorst intitolato Alexander and the Terrible, Horrible, No Good, Very Bad Day.

Alexander (Thom Nemer) è un undicenne convinto di essere funestato da una tremenda sfortuna. Ovunque si trovi, è sicuro che accadranno guai inenarrabili.

Avvilito da questa singolare credenza, Alexander non è molto entusiasta all’idea di seguire la sua famiglia in un avvincente viaggio fino in Messico a bordo di un moderno e ipertecnologico camper.

Sua madre Val (Eva Longoria) è spesso fuori casa per lavoro e ha poco tempo da dedicare ai suoi figli. Proprio per questo motivo, sprona Alexander a partecipare a questa avventura insieme alla sua famiglia, composta anche dal padre Henry (Jesse Garcia) e dalla sorella adolescente Mia (Paulina Chávez).

Val e Henry riescono a convincere Alexander, ma una nuova minaccia si profila all’orizzonte: il casuale ritrovamento in casa di un sinistro idolo messicano maledetto, che sembra appartenere a un loro lontano parente.

Alla sfortuna del piccolo Alex si aggiunge ora anche il malefico potere di questa statuetta, che sembra non volersi allontanare in alcun modo da loro.

UNA COMMEDIA POCO DIVERTENTE

Sebbene l’incipit del film Disney+, adatto a tutta la famiglia e dal titolo chilometrico, promettesse bene, dopo meno di mezz’ora la pellicola diretta da Marvin Lemus inizia a scricchiolare sotto il profilo dell’intrattenimento.

In Alexander e il terribile, orribile, abominevole ma veramente bruttissimo viaggio, il personaggio di Alexander è trattato in maniera troppo superficiale, risultando un bambino sfortunato che, in realtà, provoca alcuni guai semplicemente perché è fin troppo distratto, un comportamento del tutto accettabile alla sua età.

Se il profilo del protagonista è trattato in modo sciatto, lo stesso si può dire della storia dell’idolo messicano portatore di sciagure.

La vicenda legata a questo particolare oggetto, almeno inizialmente, sembrava poter fare presa sul pubblico grazie a una narrazione ispirata a una leggenda misteriosa e affascinante. Tuttavia, il tutto si riduce a poche scene di flashback, e il fantomatico idolo appare sporadicamente senza avere una vera e propria valenza narrativa.

Una scena di Alexander e il terribile, orribile, abominevole ma veramente bruttissimo viaggio.
Alexander e la famiglia al completo si ritrovano a piedi in mezzo alla strada

UN FILM PER FAMIGLIE CHE SI ADDORMENTANO DAVANTI ALLA TV

Accantonando la caratterizzazione di Alexander e la questione dell’idolo messicano, Alexander e il terribile, orribile, abominevole ma veramente bruttissimo viaggio avrebbe potuto intrattenere mostrando scene esilaranti della famiglia intenta a godersi un viaggio on the road, ma così non è stato.

Gli eventi mostrati appaiono banali e poco divertenti. Ciò che vediamo è una serie di decisioni avventate da parte di Henry, che causano grossi problemi alla famiglia, costretta inoltre a rinunciare a molti dei comfort che il super camper avrebbe dovuto garantire.

Jesse Garcia ed Eva Longoria nel film Alexander e il terribile, orribile, abominevole ma veramente bruttissimo viaggio.
Un momento di tensione per Henry e Val

Si distinguono in positivo Lidia Garcia (Rose Portillo) e Gil (Cheech Marin), rispettivamente madre di Val e padre di Henry. Sebbene non prendano parte attiva al disastroso viaggio, regalano almeno un paio di siparietti verbali abbastanza divertenti, in cui emerge chiaramente quanto non vadano d’accordo.

Giunti al finale del film, che dura non più di 90 minuti, si comprende tristemente come anche la morale sia trattata con estrema leggerezza.

Dove vedere Alexander e il terribile, orribile, abominevole ma veramente bruttissimo viaggio
COMMENTO
Alexander e il terribile, orribile, abominevole ma veramente bruttissimo viaggio è un film trascurabile, che difficilmente potrà conquistare il pubblico più giovane, a causa di un ritmo complessivamente fiacco e della mancanza di scene particolarmente vivaci o divertenti capaci di catturare l’attenzione di un bambino moderno. Il film Disney+ potrebbe forse interessare solo ai fan sfegatati di Eva Longoria, desiderosi di rivederla in scena. L’attrice americana offre sempre una buona presenza scenica e risulta convincente nel ruolo di una madre fin troppo impegnata nel tentativo di bilanciare carriera e famiglia. Al di là di questo, è difficile trovare altri validi motivi per guardare Alexander e il terribile, orribile, abominevole ma veramente bruttissimo viaggio.
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Luca Spina
Dopo la visione di “Grosso Guaio a Chinatown” a 10 anni, la mia più grande passione è diventata il cinema. Poco dopo gli adorati schiacciapensieri vengono surclassati dall'arrivo di un computer di nome “ZX Spectrum”. Scatta così l’amore per i videogiochi e la tecnologia. E le serie TV? Quelle ci sono sempre state, da "Il mio amico Arnold" fino a "Happy Days".
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