Show Me The Picture: il documentario sul fotografo delle star musicali arriva al cinema a marzo

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Bob Dylan e Jimi Hendrix, Janis Joplin e Mick Jagger, Johnny Cash e Jim Morrison, e poi ancora i Beatles e i Led Zeppelin, passando per i grandi del blues e del jazz come Nina Simone, Aretha Franklin, Miles Davis, John Coltrane e Thelonious Monk.

Cos’hanno in comune tutti questi personaggi tra loro? Un nome: Jim Marshall, il leggendario fotografo che ha realizzato alcuni fra gli scatti più celebri delle grandi star della musica degli anni ’60 e ’70.

Show Me The Picture: The story of Jim Marshall, disponibile nei cinema  il 2, 3 e 4 marzo 2020, è un vero e proprio viaggio nel decennio che cambiò la storia della musica e del mondo: Marshall infatti sarà il solo fotografo ad avere accesso al backstage dell’ultimo concerto dei Beatles, il 29 agosto 1966 a San Francisco.

Il fotografo riuscì a immortala Jimi Hendrix dar fuoco alla sua chitarra al Monterey International Pop Festival del 1967, nonchè immortalare Johnny Cash nella storica immagine con il dito medio alzato alla prigione di San Quintino nel 1969.

Marshall iniziò a fotografare alla fine degli anni ‘50, entrando nel giro dei jazz club della west coast. Nel ‘62 segue la registrazione di My Favorite Things, il disco che consacra John Coltrane come il più grande sassofonista al mondo. Da allora Jim Marshall sarà l’autore delle immagini di oltre 500 album, alcuni dei quali hanno fatto la storia del jazz e del pop.

Show Me The Picture, grazie anche alla testimonianza di chi lo ha conosciuto bene, riesce a raccontare anche un Jim Marshall diverso, innamorato della strada e di quegli esseri umani che non salgono e non saliranno mai su un palcoscenico: sono gli anni della nascita del movimento dei diritti civili in America e delle manifestazioni contro la guerra in Vietnam.