Suburra, la serie 2 presenta il teaser trailer e le foto dei nuovi personaggi

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Debutta il prossimo 22 febbraio 2019 la seconda stagione di Suburra, la serie, il primo crime thriller italiano originale Netflix prodotto da Cattleya in collaborazione con Rai Fiction.

Tornano i protagonisti della serie: Aureliano (Alessandro Borghi), Spadino (Giacomo Ferrara), Lele (Eduardo Valdarnini), Sara Monaschi (Claudia Gerini), Amedeo Cinaglia (Filippo Nigro) e Samurai (Francesco Acquaroli).

Accanto a loro, altri personaggi già presenti nella prima stagione si riveleranno decisivi nelle dinamiche del potere: la sorella di Aureliano, Livia Adami (Barbara Chichiarelli), Adelaide Anacleti (Paola Sotgiu) e Angelica (Carlotta Antonelli), rispettivamente la madre e la moglie di Spadino.

Le vicende dei protagonisti si intrecciano a quelle di nuovi personaggi che entrano a far parte del cast secondario, come Nadia (Federica Sabatini), giovane figlia di un piccolo boss di Ostia la cui vita privata e “professionale” si lega a quella di Aureliano e Cristiana (Cristina Pelliccia), poliziotta schietta e determinata che metterà i bastoni tra le ruote alla carriera di Lele. Accanto a loro anche Adriano (Jacopo Venturiero), speaker radiofonico, nonché “figlioccio” di Samurai, che segue attivamente le vicende del candidato sindaco Cinaglia.

Tratta dall’omonimo romanzo scritto da Giancarlo De Cataldo e Carlo Bonini, Suburra, la serie 2 è ambientata nei quindici giorni che precedono le elezioni del nuovo sindaco di Roma, a tre mesi dalla fine della prima stagione.

La battaglia tra criminalità organizzata, politici corrotti e la Chiesa si fa ancora più intensa e i personaggi diventano sempre più affamati di potere. Quali nuove alleanze stringeranno i protagonisti? E quali nuove strategie metteranno in atto per conquistare il controllo del litorale romano?

La seconda stagione è scritta da Barbara Petronio – che cura anche la supervisione editoriale – Ezio Abbate e Fabrizio Bettelli, e diretta da Andrea Molaioli (Suburra La Serie, La ragazze del lago, Il gioiellino) e da Piero Messina (L’attesa).