L’uomo ragno diceva che da grandi poteri derivano grandi responsabilità. Il film Chronicle vuole raccontare proprio ciò che potrebbe succedere se tre ragazzi liceali riuscissero ad acquisire potenzialità che vanno oltre l’umano. E soprattutto se questi poteri fossero in mano ad una personalità frustrata e tendente alla violenza
Siamo abituati a vederli in calzamaglia e a volare in cielo, oppure ad arrampicarsi su grattacieli grazie alle loro particolari ragnatele. Sempre al servizio dell’uomo e per difendere il bene dal male.
Ma adesso le cose sono differenti, perché tre ragazzi liceali, tutt’altro che adulti, fanno un ritrovamento eccezionale: dentro una buca in un terreno c’è un complesso di rocce mai viste prima in natura, che sprigionano una luce intensa che darà loro la capacità di spostare oggetti solo con il potere della mente, in gergo “telecinesi”.
I tre ragazzi, entusiasti, iniziano ad usare i loro poteri per scherzare e divertirsi tra di loro.
Alzare le gonne delle teenager attraenti nella loro scuola sarà un pratica che presto lascerà il posto ad applicazioni ben più importanti, quali per esempio la possibilità di volare.
Avere certi poteri comporta anche un carattere forte, che possa gestirli e non nuocere al prossimo.
I POTERI CHE PORTANO DISGRAZIE
Tutto ciò non sarà semplice per Andrew (Dane DeHaan), che ha gravi problemi familiari, con la madre che sta per morire e il padre che ha l’abitudine di sfogarsi con lui picchiandolo.
Andrew si sfoga con la passione per la telecamera, e vuole così riprendere ogni parte della sua giornata.
Ecco che arriva il pretesto per creare una regia che vuole far sembrare il film girato a mano. Scordatevi però la telecamera tremolante già vista in Blair Witch: Andrew ha la mano abbastanza ferma ed è anche aiutato, occasionalmente, da un utile treppiedi per stabilizzare l’immagine.
Sono così scongiurati i malesseri da “motion sickness”, causati da movimenti repentini della camera su schermo.
Oltre alla camera di Andrew, il film sfrutta anche l’occhio virtuale delle camere fisse per la strada oppure quelle presenti nei negozi.
Una trovata discretamente originale che conferisce alla regia un tono da servizio giornalistico, proprio quello che il regista vuole conferire a tutta la direzione del film.
UNA RIUSCITA NOTA DI REALISMO
Quello che è raccontato in Chronicle vuole apparire come possibilmente reale, ed il film riesce a trasmettere la sensazione di ansia provocata da avvenimenti da cui difficilmente potremmo difenderci.
Il film nei suoi 84 minuti di visione tiene incollato il più delle volte lo spettatore allo schermo, dapprima facendolo divertire osservando come i tre protagonisti gestiscono la telecinesi, per poi dare una virata drammatica a tutto il plot narrativo.
Andrew diventerà, suo malgrado, protagonista di tutta la pericolosità che certi poteri possono causare se usati senza controllo.
Si comincia così a delineare il personaggio cattivo contrapposto a quello buono, suo cugino Matt (Alex Russell).
La dicotomia buono Vs cattivo è puramente involontaria, e non sarà arricchita da alcun eroismo che siamo abituati a vedere su schermo o sulle pagine di romanzi a fumetti.
DRAMMI ED EFFETTI SPECIALI RIUSCITI
Quello che presenta Chronicle è la storia di un dramma di un giovane ragazzo, acuito dagli effetti distruttivi della telecinesi.
Gli effetti speciali del film sono a dir poco riusciti, specialmente quanto i protagonisti riescono a sviluppare altre capacità.
E’ consigliabile sicuramente vedere il film sul grande schermo, per farsi coinvolgere dalle ariose riprese della telecamera in luoghi alquanto inusuali da visitare per un semplice essere umano.
Il film è una rilettura riuscita del mito dei supereroi e mostra in modo efficace come la situazione potrebbe diventare tragica se un uomo non fosse pronto a gestire certe, incredibili, potenzialità.
Sebbene verso la metà del film la narrazione denuncia un calo del ritmo e possa insorgere un po’ di noia, quest’ultima è quasi subito scongiurata con la parte finale piena di spettacolarità, con effetti speciali superbi e mai fini a se stessi.
Chronicle è un film consigliato, se non altro per vedere con i propri occhi che il monito dell’amato Spiderman era tutt’altro che scontato.